SAN VINCENZO: MANIFESTAZIONE ED ESPOSTO CONTRO IL PORTO
Proseguono le azioni del comitato «No al Porto di San VIncenzo» che insieme alla manifestazione di oggi (18 febbraio 2006) per le vie del centro con partenza (alle ore 16) da piazza Gramsci per poi arrivare sul piazzale del porto dove verrà tenuta una breve conferenza stampa, ha anche inviato un esposto alla procura della Repubblica di Livorno, e per conoscenza agli enti ed autorità interessate alle opere portuali, dove denuncia alcune irregolarità che, a suo avviso, rendono di dubbia legalità l’inizio dei lavori di quest’opera.
Il cantiere della Sales sotto la torre di San Vincenzo
Il comitato riporta poi che la Sales ha presentato al comune un progetto esecutivo che gli uffici hanno approvato il 23 dicembre scorso; che la Regione Toscana ha indicato nella Provincia e nell’Arpat i due enti proposti al controllo della congruità del progetto esecutivo. Il documento denuncia il fatto che il comune ha fatto iniziare i lavori in assenza del parere di questi due enti, mentre il comune sostiene che tutto è perfettamente regolare.
Il comitato fa inoltre presente che la viabilità individuata per far transitare gli autocarri non è adeguata a sopportare questo traffico. Per cui in via Capraia, a detta dei residenti, si stanno creando sull’asfalto delle crepe e degli avvallamenti. Per queste ragioni viene chiesto un urgente intervento della magistratura che accerti la legittimità di queste opere.
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Il forum per San Vincenzo aveva nel frattempo indetto un’assemblea alla quale hanno partecipato l’assessore regionale all’ambiente Artusa e l’assessore provinciale al territorio Marrocco. Si doveva parlare di dune e ripascimenti, ma l’argomento principale è diventato il porto. La sala era gremita di cittadini che hanno ascoltato i due rappresentanti ed hanno posto diverse domande che hanno portato i due esponenti politici a prendere l’impegno a verificare, «anche facendo una passeggiata in incognito» ha detto Artusa, che le prescrizioni della Regione siano tutte rispettate.
È stato confermato che l’unico permesso rilasciato dalla provincia è quello che attesta che i materiali proposti possono essere scaricati in mare. La parola verificheremo è stata più volte ripetuta dai due amministratori che rispetto alla domanda se la valutazione di impatto ambientale fatta dalla regione su un progetto definitivo che prevedeva un deficit di sabbia di 3/5.000 mc all’anno sia sempre valida di fronte al fatto che la Sales nel suo progetto esecutivo vede aumentare questa erosione a 5/10.000 mc annui ha detto: «Controlleremo come stanno le cose. Se fossero diverse obbligano a valutazioni diverse. Dobbiamo sanare la contraddizione, perchè non ci può essere contraddizione».
L’assessore ha parlato dell’opportunità di fare un osservatorio locale che deve vedere la presenza di almeno un cittadino del posto.