SAN VINCENZO: «MICHELE SALVA IL NOSTRO PAESE»
Era questo il grido che traspariva dai cartelli dei numerosi concittadini del comitato contro il porto di San Vincenzo che sabato 18 febbraio 2006 hanno sfilato per le vie della città per far vedere anche agli altri Sanvincenzini che loro hanno forti dubbi su un porto che, tra la diga (che partirà da via Costa e arriverà in via Capraia, circa 900 metri) e l’erosione circostante, toglierà al paese la sua principale ricchezza, la sua spiaggia.
La manifestazione del Comitato contro il Porto di San Vincenzo
La manifestazione indetta dal comitato contro il porto ha visto una nutrita partecipazione di cittadini: giovani, coppie con i figli, persone mature e qualche anziano. Il corteo, pacifico, colorato, con tanti cartelli e con tante bandiere è partito da piazza Gramsci e ha sfilato rumorosamente, con suoni di fischietti, cembali e trombe, per le vie cittadine fino a via Capraia per poi terminare sul piazzale del porto. Alla testa del corteo Rosetta Placido, che con un megafono per tutto il percorso ha lanciato slogan contro il porto e appelli al sindaco e ai cittadini perché ne fermino la costruzione, al motto “Un porto piccolo, bello e pubblico”.
Diversi partecipanti portavano cartelli, alcuni anche spiritosi, come quello che raffigurava l’ex sindaco con una feluca in testa: “Roventini capitano di fregata” o quello che, rifacendosi a Celentano, recitava: “La spiaggia è rock, il porto è lento”. Un altro romanticamente diceva: “Diga sul mare, addio tramonti”, un pensionato: “Ho dovuto vendere la barca perché la boa costa troppo” e un giovane: “Michele salva il nostro paese”.
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Rifondazione Comunista nel frattempo ha presentato un nuovo comunicato che riconferma tutti i suoi dubbi sulla legittimità e sulla correttezza delle procedure seguite. Questo perché vi sarebbe una «palese difformità fra le previsioni di erosione del litorale sottoposte a valutazione ambientale e le stime che la Sales fa nel progetto esecutivo». Infatti la Regione ha rilasciato il Via sulla base di una previsione una erosione massima di 5mila mc. mentre il costruttore ne stima il doppio. Quella valutazione di impatto ambientale non è dunque ritenuta realistica. «Da questo nasce la domanda: siamo di fronte a cantieri illegali e opere abusive? Il Comune, la Provincia e la Regione non possono continuare a far finta di niente», conclude Rifondazione.
Il sindaco Michele Biagi invece ha così commentato la notizia dell’esposto alla procura da parte del Forum di centrosinistra sui lavori del porto: «Quando una parte politica sceglie di condurre le sue battaglie attraverso i tribunali significa che non ha più niente di politico da dire», polemizza poi con gli assessori regionale e provinciale intervenuti recentemente e ricorda che, nel prossimo Consiglio, sarà proposta la costituzione di una commissione aperta alle minoranze per controllare le opere. E si rammarica che il Forum abbia preferito scegliere la strada della procura, piuttosto che quella dell’esercizio di un potere di controllo attraverso le istituzioni.
Per quanto riguarda la manifestazione di ieri, il Biagi invece sottolinea. «Per la presenza delle bandiere di Rifondazione e dei Verdi nel corteo è chiara la caratterizzazione politica di un comitato che vuole proporsi come comitato di cittadini, ma nei fatti è un comitato capeggiato da esponenti di Rifondazione e dei Verdi. Rispetto l’opinione di chi non condivide la scelta del porto – conclude il sindaco – ma rispetto anche il volere degli elettori che con il 67% dei voti hanno dato mandato a questa amministrazione di portare avanti il programma di governo. Per questo andremo avanti, nel rispetto delle regole e con la massima attenzione a ridurre i disagi».
Rossano Pazzagli Coordinatore regionale delle Rete del Nuovo Municipio (l’associazione di enti locali che promuove la democrazia partecipativa) ha invece così commentato: «La manifestazione di ieri rappresenta un fatto significativo per San Vincenzo, il sintomo di un disagio reale per un progetto che va a modificare il contesto ambientale, ma anche un segno utile per l’Amministrazione comunale rafforzando l’idea espressa dal sindaco Biagi che è sempre necessaria la partecipazione dei cittadini alle scelte fondamentali riguardanti le risorse territoriali e la qualità della vita, ribadendo il primato dell’interesse pubblico».