PIOMBINO: ELETTRICITA’ DAI RIFIUTI PRODOTTA DA ASIU
E’ stata presentato dal presidente dell’Asiu Lorenzo Banti e dal direttore della Tap Irio Pierozzi l’impianto, che estrae metano dai rifiuti per trasformarlo in energia elettrica attivato presso la discarica di Ischia di Crociano. L’impianto sfrutta il processo di fermentazione dei rifiuti della discarica che, in assenza d’aria, sviluppano biogas, costituito per il 60% da metano, responsabile dei cattivi odori caratteristici delle discariche.
La Tap, dunque, da un lato risparmierà a regime fino al 70% della corrente elettrica utilizzata, autoproducendo parte dell’energia necessaria ad alimentare i propri impianti di trattamento dei rifiuti, mentre dall’altra potrà limitare i cattivi odori sgraditi ai cittadini residenti nella zona più vicina alla discarica.
In questa prima fase del progetto, la Tap ha perforato 14 pozzi nei primi moduli della discarica già riempiti di rifiuti, dai quali vengono aspirati i gas di fermentazione che poi vengono inviati ad un impianto di lavaggio del metano. Il gas è quindi destinato ad alimentare due motori elettrici, uno già in funzione da 150 kw/h, l’altro da 500 kw/h che entrerà in esercizio una volta completata la perforazione dei restanti 20 pozzi ancora da trivellare che a regime produrranno circa 300 mc cubi di biogas l’ora in grado di produrre 350-400 kw/h.
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La Tap ha investito nell’impianto di biogas un milione e 200mila euro e potrà sfruttare il biogas prodotto dalla discarica per circa 15 anni con un risparmio di 80mila euro l’anno di energia elettrica che si raddoppieranno grazie ai “certificati verdi”, un riconoscimento che viene concesso dallo stato a chi produce energia da tutte le fonti rinnovabili. Il biogas è infatti inserito fra le cosiddette «fonti rinnovabili» per la produzione energetica, insieme all’eolico, al solare, al fotovoltaico e all’idroelettrico. Per incoraggiarne il recupero energetico, sono previsti incentivi che prevedono il rilascio dei cosiddetti «certificati verdi» per gli impianti che producono energia elettrica da fonte rinnovabile. Anche all’impianto Tap sono stati assegnati i certificati verdi, che sostanzialmente riconoscono circa 90 euro per MW/h di energia prodotto.
Tra le varie domande è stato chiesto se si costruirà un termovalorizzatore anche ad Ischia di Crociano, alla quale domanda il presidente dell’Asiu Banti ha chiarito che, pur dichiarandosi non pregiudizialmente contrario, «Stiamo lavorando con altre aziende della provincia per utilizzare il termovalorizzatore di Livorno. Se si trovano accordi e tecnologie adatte, oltre a condizioni economiche vantaggiose, questa sarà la strada. L’Asiu ha la necessità di non mettere a discarica la parte secca, è stiamo vagliando tutte le possibilità».
Poi per quanto riguarda gli aumenti effettuati dall’Asiu nello smaltimento di “Terra e rocce” portate in discarica dalle imprese, il presidente dell’Asiu ha chiarito che «abbiamo rivalutato i costi di conferimento delle terre da scavo, lasciando per ora invariata quella dei calcinacci a 1, 5 euro la tonnellata, uno dei prezzi più bassi, visto che altre imprese del comprensorio li smaltiscono a 8 €, o all’Elba che è di 40 euro. Probabilmente li aumenteremo il prossimo anno, avendo già rinnovato quest’anno tutte le convenzioni con le imprese del territorio.
Abbiamo – continua Banti – aumentato il prezzo delle terre da scavo in quanto le imprese fino ad oggi hanno portato in discarica come rifiuti prodotti che possono essere facilmente riutilizzati. Le imprese sicure di quello che hanno scavato potrebbero recuperare il materiale risparmiando sugli oneri di discarica. Fino a quando il prezzo era di 1,5 euro conveniva portare la terra direttamente in discarica come rifiuto prima che spendere per le analisi del terreno per riutilizzarlo abbreviando così ulteriormente la vita della discarica».