PIOMBINO: INTERVISTA A ENRICO BENI DELLA BANCARELLA EDITRICE
Pubblichiamo un intervista a Enrico Beni de «La Bancarella» Editrice per capire quali sono i motivi che lo hanno portato a diventare da libraio a Piombino a editore di libri. Inoltre ricordiamo ai nostri lettori che sul sito www.bancarellaweb.it chiunque può trovare il catalogo completo dell’editrice La Bancarella e può anche effettuare ordini.
Come Le è venuta l’idea di fondare l’editrice La Bancarella?
Certo in un mondo editoriale con ben tremila e più editori , sembra velleitario iniziare tale attività ma ogni libro è, come gli uomini, unico e insostituibile e perciò ha il diritto di esistere e di portare il suo messaggio a chi gli sta intorno. Non importa se a uno o a tanti, l’ importante è essere presenti e cercare di comunicare pensieri parole ed emozioni. Sono queste che fanno il mondo e creano la cultura.
L’esperienza pluridecennale della Sua libreria ha influito sulle scelte editoriali della casa editrice?
Certamente influisce e solletica nuovi modi di fare libri e per chi farli. Per esempio non cercare di fare il best sellers ma produrre libri che sono il frutto di esperienze sentimenti e idee nate dal bisogno dello scrittore, dalle sue aspettative e dalla ricerca del confronto con il lettore.
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Come è organizzato il lavoro?
L’ editore deve saper ascoltare il mondo circostante, come faceva una volta, essere attento ai segnali e aiutare gli autori a rendere possibile il loro sogno di pubblicare. Naturalmente ci sono scelte da fare e anche, purtroppo, da parte degli autori, contributi economici per la stampa che verranno ripagati dal successo del libro, è un rischio che gli autori devono correre. In tutte le nostre azioni ci sono investimenti che non sempre ottengono i risultati sperati ma non per questo dobbiamo rinunciare.
Quale libro è stato fiero di aver pubblicato fino a questo momento?
I libri sono come i figli, tutti uguali nella loro diversità e ognuno può dare le sue soddisfazioni a tempo debito. In ogni caso, fin ad ora, il libro che ci ha dato una grossa soddisfazione editoriale, in quanto a richieste e a professionalità, è stato quello di Giuseppe Mazzini “L’Italia l’Austria e il Papa” curato da Andrea Panerini (che dirige nella nostra casa editrice la saggistica universitaria) e con la prefazione del prof. Zeffiro Ciuffolletti.
Cosa Le ha dato e le potrà dare – sia in senso umano che professionale – il mondo del libro?
Il mondo del libro è il mondo delle persone, tra le pagine di ogni libro ci sono persone, sentimenti e cultura. Perciò vivere tra i libri è come vivere nel mondo. E’ contribuire a costruire il mondo. Il libro è sapere. Sant’Agostino diceva: Io esisto, so e voglio; esisto sapendo e volendo, so di esistere e volere, voglio esistere e sapere. (Confess. 13, 11, 12).
Ci dia qualche anticipazione sulle novità editoriali…
Tra poco saranno pronti altri due libri. Il primo è di una “giovane ottantenne” che ha scritto con una calligrafia impeccabile ben 12 libri su un grande quaderno formato protocollo. Questo è l’opera prima intitolata “Avevano la stessa età” (Osada, pag. 49 euro 5,00). Una storia drammatica d’ amore di altri tempi dove il sentimento viene portato agli estremi, una sorta di Giulietta e Romeo moderni. Il secondo è il diario di una casalinga come ama definirsi l’autrice, moglie di un medico di provincia che in questo suo diario “Il ventaglio (Appunti da un sottoscala)” (Flora Banchetti Marchi, pag. 156, euro 10,00) riporta le sue aspirazioni per una vita al di sopra delle banalità quotidiane e al rimpianto di non aver potuto incontrare altri che piccoli intellettuali e borghesi di provincia senza altra meta che quella del pettegolezzo e dello sfoggiare il benessere.