PIOMBINO AL CENTRO DELLA FUSIONE SEVERSTAL-ARCELOR
Piombino è al centro della fusione tra Severstal e Arcelor: qui infatti sono presenti entrambi i due colossi con il gruppo Lucchini e la ex Magona. L’opa di Mittal su Arcelor sembra quindi destinata a fallire dopo l’annuncio del consorzio europeo di una prossima fusione con i russi di Severstal. L’operazione e’ un vero e proprio colpo contro il colosso indiano dell’acciaio che aveva da poco aumentato l’offerta per Arcelor di oltre il 30% a quasi 26 miliardi di euro e si era detto disponibile ad una governance del nuovo gruppo con gli ex azionisti Arcelor oltre il 50%.
La fusione con Severstal dovrebbe completarsi entro luglio e dara’ vita al primo produttore mondiale dell’acciaio con un giro d’affari da 46 miliardi di euro. L’operazione valuta Arcelor 44 euro per azione contro i 37,74 dell’opa Mittal. La borsa di Parigi, pero’, non premia le intenzioni di Arcelor: il titolo in apertura ha perso l’1,47%. Bene invece Mittal che guadagna il 4%. Al Micex di Mosca Severstal balza del 17% a 15 dollari per azione. Riflessi importanti a livello di titoli anche per Thyssenkrupp che guadagna il 3,5%.
Dalla Russia arrivano le conferme del presidente Severstal, Alexei Mordashov, che precisa: la fusione riguarda tutte le attivita’ Severstal nel settore dell’acciaio, compresa Severstal Esource che ha una partecipazione del 62% nel gruppo Lucchini. L’Italia, dunque, non e’ indifferente alle grandi manovre di fusione sulla siderurgia: a Piombino, infatti, Arcelor possiede un asset storico dell’industria pesante italiana, la ex-Magona d’Italia, una fabbrica con mille dipendenti specializzata nella laminazione e nel rivestimento di laminati piani in acciaio.
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Anche il gruppo italiano Lucchini partecipera’ all’operazione di fusione fra Arcelor e Severstal che portera’ alla creazione del primo gruppo mondiale dell’acciaio. Lo ha confermato il presidente del gruppo bresciano, Giuseppe Lucchini, al suo arrivo presso la sede di Mediobanca dove e’ in programma una riunione del patto di sindacato. “E’ un’operazione importantissima – ha detto Lucchini – di cui siamo stati resi partecipi. Abbiamo condiviso fin dall’inizio il piano strategico e industriale di grandissimo respiro. Apporteremo le azioni della Lucchini e faremo parte del 32 o 33 o 34% che sara’ la quota degli azionisti di riferimento”.
L’imprenditore italiano, la cui societa’ e’ controllata dai russi di Severstal con circa il 70%, ha ricordato che “Mordashov diventera’ azionista di riferimento ma e’ ancora presto per entrare nei particolari: mi hanno telefonato ieri sera alle 11 e le trattative erano appena finite. Mi devo incontrare nei prossimi giorni con gli amici russi”. Lucchini ha pero’ assicurato che “la situazione della governance terra’ conto della situazione, va messa a punto”.
Il sindaco di Piombino Gianni Anselmi esprime una valutazione complessivamente positiva sull’accordo che Arcelor-Severstal hanno siglato oggi per impedire la scalata del magnate indiano Mittal.
“A seguito di questo accordo Piombino potrebbe diventare protagonista di un passaggio importante nei fenomeni di concentrazione societaria globale del comparto siderurgico – afferma Anselmi – Se l’operazione andasse a termine la nostra città diventerebbe infatti una delle capitali dell’acciaio, con un soggetto forte, numero uno planetario, in grado di garantire una migliore programmazione e gestione delle questioni strategiche, come la logistica e il porto.
Il porto, infatti, assumerebbe in questo scenario un ruolo ancora più determinante, come settore fondamentale per i traffici industriali, commerciali e per lo sviluppo delle infrastrutture.
Dal punto di vista produttivo, inoltre, si assisterebbe ad un’integrazione significativa che permetterebbe di associare la produzione dei coils a quella dell’acciaio realizzato con il ciclo integrale. Un passaggio importante dunque anche perché si verifica alla vigilia della presentazione del piano industriale, che potrebbe essere influenzato dal cambiamento del quadro strategico.
“Da quanto mi risulta il Gruppo Lucchini conserverà poi una forte autonomia nel nuovo grande soggetto che si verrà a costituire, sia dal punto di vista manageriale che dal punto di vista strategico. Tutto questo renderà ancora più forte e solida la Lucchini stessa, e Piombino potrà essere messa in condizioni di giocare un ruolo strategico, in un quadro di consolidamento competitivo dell’industria europea.
Il fatto che Arcelor abbia scelto un partner europeo per difendersi da Mittal – aggiunge il sindaco – determina infatti un rafforzamento dell’Europa nel comparto siderurgico.
Sul piano della sicurezza e del rispetto dell’ambiente, poi, auspichiamo una forma di contaminazione positiva tra un gruppo come Arcelor, impegnato da tempo su questi temi con l’acquisizione di buoni risultati, e le criticità più evidenti che può presentare uno stabilimento a ciclo integrale come quello Lucchini.
Detto questo, confermiamo la nostra visione strategica sia sul piano urbanistico, sia sul piano delle compatibilità ambientali e del rapporto con la città, una visione sostenuta convintamente nel corso degli ultimi anni”.