WWF: UE, SONO 13 I TEMI AMBIENTALI «VIOLATI» DALL’ITALIA
In occasione della Conferenza stampa del Ministero dell’Ambiente a Roma, il WWF presenta un documento che raccoglie la storia nera dello Stivale e le azioni intraprese dall’associazione
“Quarant’anni vissuti da sentinelle per l’Europa affinché l’Italia resti nel ‘solco’ delle norme comunitarie a tutela della natura, dell’ambiente, della salute, del paesaggio e delle risorse dell’Italia” – ha dichiarato Fulco Pratesi, Presidente del WWF Italia.
Il WWF , in occasione della conferenza stampa del Ministro dell’Ambiente ha presentato il suo documento sulle infrazioni da parte del nostro Paese in sede comunitaria. Il dossier analizza in 13 capitoli le violazioni agli obblighi rispetto alle direttive Ue tessendo così la trama di una storia ‘nera’ fatta di mancate attuazioni, ritardi e sanzioni. Acque, animali, appalti, aria, clima, inquinamento atmosferico queste alcune delle aree in cui l’Unione Europee ha intrapreso azioni legali contro il nostro Paese.
Solo nell’ultima legislatura (2001-2006) il WWF ha inoltrato 50 denunce alla Commissione Europea di cui 12 sono state accolte e oltre 30 sono ancora in istruttoria. Di queste le più gravi hanno riguardato la violazione della direttiva habitat nella progettazione sia del Ponte sullo Stretto che del MOSE, la definizione dei rifiuti sulla legge Delega, sulle procedura ‘semplificata’ della VIA nella contenuta nella Legge Obiettivo, la violazione della direttiva uccelli per alcune leggi regionali che prolungavano la stagione di caccia di un mese.
Il WWF Italia in questi anni ha ricoperto un doppio ruolo: è stata fonte di informazione e documentazione nei confronti dell’Unione Europea per ‘svelare’ le numerose violazioni della nostra normativa rispetto a quella comunitaria, ma anche di sensibilizzazione nei confronti di un’opinione pubblica alla quale è stato spesso ‘nascosto’ il fatto che, per colpa di queste violazioni, i cittadini pagano di tasca propria le pesanti multe comminate dall’Unione Europea.