RIFLESSIONI DEL WWF SULLA FERROVIA TORINO-LIONE
Martedì 27 giugno presentazione della prima ricerca monografica sulla Legge
Obiettivo , presso la facoltà di Architettura dell’Università di Roma 3.
E’ certamente positivo che il ministro delle Infrastrutture Antonio Di
Pietro, richiamando oggi il rispetto della procedura VIA sulla linea
ferroviaria ad AV Torino-Lione, abbia ammesso, di fatto, l’archiviazione
della procedura derivante della Legge Obiettivo.
Nel dicembre del 2005, la
procedura aveva prodotto un giudizio di compatibilità ambientale positivo
solo sul progetto preliminare e la forzatura sul foro pilota di Venaus.
Come sostenuto dagli ambientalisti c’è bisogno della redazione di un
progetto definitivo, che consenta di valutare tutte le alternative e del
coinvolgimento pieno della popolazione e degli enti locali.
Le priorità di investimento nell’area metropolitana torinese e in Val Susa
delineate dal WWF Italia, ricordiamo al Ministro non si identificano con il
progetto di una linea ad AV passeggeri ma si incentrano su: la costruzione
della cintura merci per collegare il terminal intermodale di Orbassano a
Settimo-Torinese, consentendo di instradare subito i treni merci dal Frejus
verso Milano, bypassando il nodo di Torino, e utilizzando il passante
ferroviario come linea metropolitana per i passeggeri e le opere di
potenziamento sulle tratte della media valle (Bussoleno-Avigliana) e della
bassa valle (Avigliana-Torino).
Per l’Italia il programma dell’AV non è il rilancio della ferrovia. La sola
realizzazione della Torino-Lione, prevede un onere che il WWF calcola
prudenzialmente ad oggi in 9 miliardi di euro, sui 15,2 miliardi di euro del
collegamento transalpino.
La Torino-Lione al momento è parte della linea trasversale ad AV che,
attualmente, verrebbe a costare 29.154 milioni di euro. Complessivamente
questo bilancio sale a circa 60 miliardi di euro: alla trasversale, infatti,
vanno aggiunti gli oltre 30 miliardi di euro della dorsale, che ad oggi si
limita alla linea Torino-Milano-Roma-Napoli, per realizzare 1.500 km di
nuove linee AV in un Paese in cui su 15.923 km di rete ferroviaria
ordinaria, solo 5.603 sono a doppio binario ed elettrificati (si pensi che
Francia e Germania hanno uno sviluppo della rete a doppio binario
equivalente a tutta la rete italiana).
Premi su: Leggi Tutto…
Il WWF Italia ricorda che il progetto preliminare di collegamento
ferroviario transalpino Torino-Lione, messo in discussione dal Ministro, è
un collegamento ad Alta Velocità (e ad Alta Capacità) di 72 km circa di
lunghezza, di cui circa 53 km di tunnel di base. L’obiettivo sarebbe quello
di far percorrere a treni passeggeri, con velocità di punta di 300 km all’
ora, in 1 ora e 30′ la distanza tra Torino e Lione che oggi viene percorsa
in 4 ore, e in 3 ore (oggi ce ne vogliono 5 e 30′) la distanza tra Parigi e
Torino. Il risparmio di tempo reale, però, non sarà mai superiore ai 50
minuti.
Ciò senza che vengano risolti i problemi di instradamento delle merci (7,8
milioni di tonnellate l’anno), che non si identificano con il valico
ferroviario, l’attuale, che ha un’ampia capacità (pari a 20 milioni di t/a),
ma si concentrano nell’area metropolitana torinese.
Su questi temi martedì 27 giugno a Roma il WWF Italia con l’Università Roma
3, Dip. Studi Urbani presenta il volume “La cattiva strada”, la prima
ricerca monografica sulla Legge Obiettivo redatta da docenti di sette
diversi atenei italiani. A seguire la tavola rotonda sul tema: superamento
della Legge Obiettivo.