SAN VINCENZO: SALTA IL CONSIGLIO SUL PIANO STRUTTURALE
Il Consiglio comunale di San Vincenzo, che si sarebbe dovuto tenere mercoledì 28 giugno alle 21, non si è svolto per mancanza del numero legale. Nella tarda serata di ieri, infatti, il gruppo consiliare di maggioranza ha dovuto constatare l’assenza di alcuni consiglieri tra le proprie fila, fatto che non consentiva di garantire il voto dei rilevanti provvedimenti in discussione, variante al regolamento urbanistico e bilancio consuntivo. Il gruppo consiliare di maggioranza ha dunque preferito non tenere il consiglio.
Erano quindi presenti in sala solo Bertini e Bersotti (Forum del centrosinistra), Camerini e Giannellini del gruppo della margherita. Il sindaco, che è arrivato in aula con un’ora di ritardo netta, dopo l’appello, vista la mancanza del numero legale, è uscito tra la costernazione dei tanti cittadini presenti che avrebbero voluto ascoltare il dibattito sul Regolamento Urbanistico.
Il Gruppo consiliare forum del centrosinistra, presente sin dall’inizio alla seduta ci ha inviato un suo commento in proposito.
«Le gravi ed insanabili difformità e le evidenti incongruenze del nuovo Regolamento Urbanistico rispetto al Piano Strutturale – esordisce il Forum – hanno determinato posizioni assai diverse (conflittuali) all’interno di una già instabile maggioranza. Il risultato dei ripensamenti e dei contrasti anche aspri, è stata la mancata partecipazione al Consiglio comunale di gran parte dei consiglieri della maggioranza che hanno fatto mancare il numero legale».
Premi su: Leggi Tutto…
«Decisiva a rendere nulla la seduta la decisione del gruppo Nannelli, Michelotti e Benvenuti che, pur presenti fino a poco prima, si sono dileguati al momento dell’appello, permettendo alla maggioranza di evitare il confronto democratico e di manifestare davanti ai cittadini la propria evanescenza. Le problematiche contraddizioni della variante non potevano passare inosservate a chiunque segua con intelligenza ed attenzione l’azione amministrativa, per esempio ad alcuni amministratori, e ciò ha impedito, per il momento, che l’interesse pubblico venisse sacrificato.
Ovvio che si tratta di una questione etica: chi governa – continua il forum – ha il dovere di rispettare le regole per primo e deve anteporre questo principio in ogni situazione. Ovvio che si tratta di una questione tecnica: non è ammissibile, per legge, svincolare il regolamento urbanistico dal Piano Strutturale, mai. In questa occasione, così grave, il Sindaco ha dimostrato di non poter più esercitare la sua essenziale funzione di filtro e di sintesi di una maggioranza ormai scomposta, non riuscendo a raccogliere neppure il consenso dei suoi. Da queste ragioni – conclude il Forum del centrosinistra – riteniamo che debba trarre la decisione di rinunciare al mandato e di dimettersi dalla carica».