IL POPOLO «NO TAV» FA TAPPA A PIOMBINO E FOLLONICA
Si è costituito in questi giorni il “Comitato del Golfo – benvenuti Popoli NO TAV” di Follonica, Piombino, Colline Metallifere e Val di Cornia, nato per offrire ospitalità e supporto logistico ai manifestanti che sono partiti dalla Val di Susa con la marcia del Comitato No Tav, iniziativa denominata “A velocità d’uomo”, e che transiteranno dal nostro territorio nei giorni 9 e 10 luglio per poi lanciare il loro messaggio al Presidente del consiglio Romano Prodi a Roma il giorno 15 luglio 2006.
Lungo questo tragitto, farà sosta a Cecina presso l’annuale Forum mondiale antirazzista e nel pomeriggio dello stesso giorno una delegazione giungerà nella nostra città dove parteciperà, alle ore 18 in piazza Cappelletti a un incontro pubblico. Per preparare l’evento il Comitato del Golfoha organizzato una conferenza stampa alla quale hanno partecipato Vittorio Pineschi, Milvio Bottai, Claudio Gentili e Mario Gottini, in rappresentanza dell’Arci di Piombino e Ado Grilli e Rosetta Placido (rispettivamente per Attivarci, Rete Radie Resch di Venturina e Legambiente di San Vincenzo), esponenti del Comitato “No autostrada” che si oppone alla realizzazione del cosiddetto “Corridoio tirrenico”. Era presente anche il capogruppo di Rifondazione Comunista nel consiglio comunale di Piombino Torrino Checcoli.
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Gli esponenti dell’Arci hanno precisato di non voler schierarsi apertamente a favore o contro la realizzazione della Tav o dell’autostrada, ma chiedono la possibilità di partecipare al dibattito che si dovrà aprire quanto prima, su un tema “caldo” come è quello delle grandi opere, argomento particolarmente sentito a livello nazionale che ha già scatenato molte polemiche e contrasti anche all’interno delle diverse coalizioni politiche.
Per quanto riguarda la conclusione dell’evento nella Val di Cornia, nella mattina di lunedì 10 luglio i manifestanti si recheranno a piedi dalla stazione di Vignale Riotorto, passando da Torre Mozza, Prato Ranieri arrivando alla Pineta del Golfo di Follonica. In conclusione di serata è prevista un’esibizione del guppo musicale Zastava (musica balcanica) sulla spiaggia.
IL COMUNICATO DI “QUELLI DELLA VAL SUSA”
Questa iniziativa nasce da un gruppo di cittadini della Valle di Susa che intendono con essa dare visibilità e voce ai movimenti di opposizione alle grandi opere. Questi movimenti popolari vengono accusati di essere retrogradi, e di opporsi allo sviluppo e agli interessi generali per gretto egoismo e miopia.
Noi siamo ben consapevoli che non è così e che le grandi opere prospettate per rilanciare l’economia italiana, sono in realtà devastanti da un punto di vista tanto ambientale quanto economico. Chi si oppone a tale scempio di una ricchezza collettiva finita e non rinnovabile
espone motivazioni chiare, serie e supportate da un’ampia gamma di studi e di documenti, messi insieme con fatica ed impegno nel corso del tempo. Tuttavia, tali motivazioni non trovano spazio su giornali e televisioni. Il discorso sull’opposizione alle grandi opere non può essere separato da quello relativo alla legge obiettivo, lo strumento legale che ha sottratto alle comunità
locali ogni possibilità di difendere i propri territori.
Spostandoci per l’Italia a bassa velocità e organizzando incontri e dibattiti lungo il percorso, noi speriamo di riuscire a comunicare le nostre ragioni a una parte consistente della società civile, ovviando, con la nostra presenza fisica sul territorio, alla difficoltà di accedere ai mezzi di comunicazione di massa. Il titolo dell’iniziativa e la sua stessa natura, vogliono anche essere un invito a riflettere su un nuovo possibile modello di sviluppo più “a misura d’uomo”,
tenendo conto del fatto che ci troviamo attualmente al picco massimo nell’estrazione del petrolio e che quindi nei prossimi decenni ci troveremo molto probabilmente a dover affrontare una crisi energetica.
Spostandosi a bassa velocità si ha inoltre il tempo di osservare le ferite che già abbiamo
inferto al territorio, un bene necessario prima di tutto per viverci: ci sono beni che non devono essere mercificati!!! Ma la gita a velocità d’uomo ha anche un altro significato: vuole essere un
invito alla società civile a non delegare ai politici di mestiere scelte importanti che riguardano tutti; vuole essere un invito a informarsi e a cercare di comprendere in prima persona, a riscoprire il piacere di essere cittadini a tutti gli effetti, con il diritto e il dovere di occuparsi delle decisioni che riguardano noi tutti.