PIOMBINO: ANSELMI OTTIMISTA SUL PIANO INDUSTRIALE LUCCHINI

“Una promettente ripartenza”. Il sindaco Gianni Anselmi, al termine di una giunta di approfondimento sul nuovo piano industriale del Gruppo Lucchini, esprime alcune considerazioni sul documento, che evidenziano un sostanziale apprezzamento delle sue linee generali con qualche perplessità legata ad alcuni passaggi giudicati troppo generici.

“C’è una Lucchini che torna ad immaginarsi nel mondo e che incardina il piano industriale dentro una lettura delle dinamiche globali dell’acciaio – dice Anselmi – L’impianto analitico di questo nuovo piano è molto più robusto del precedente, avvalendosi anche di una ritrovata solidità finanziaria. La Lucchini fa parte oggi dell’undicesimo gruppo siderurgico mondiale (Severstal) che ambisce ad essere tra i protagonisti dei processi di concentrazione, con un tentativo di inserirsi nel mercato globale. Apprezzabile il richiamo forte ad alcuni elementi di modernizzazione sul terreno della sicurezza del lavoro e delle prestazioni ambientali, e un forte orientamento alla qualità del mix produttivo. Rispetto a quest’ultimo aspetto, in particolare, bisogna aspettarsi ancora di più sul piano della ricerca e delle verticalizzazioni, fra le quali l’annunciato approfondimento sulla produzione di coils.”

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Sono due in particolare gli elementi da sottolineare secondo il sindaco: la forte accentuazione sulla qualificazione delle risorse umane, dove si fa riferimento a robusti corsi di formazione rivolti a tutti i livelli di competenza, dai più bassi ai più alti, e finalizzati anche a valorizzare i giovani e i quadri a più forte scolarizzazione. Nel piano si parla infatti della volontà di coinvolgere e motivare i laureati che già lavorano all’interno dell’azienda e di attrarre nuovi giovani con il master che sarà attivato in ingegneria siderurgica. Tutto questo si collega ad una maggiore attenzione al contesto sociale, ai rappresentanti del territorio e alla cittadinanza in generale. Nel piano si parla infatti di un nuovo patto sociale. Positivo anche l’impatto sull’occupazione: si cerca l’efficienza senza tagliare, ma proponendosi di assumere.

A differenza di quello presentato nel 2004 che si configurava essenzialmente come un piano di manutenzione, il nuovo Piano contiene delle strategie importanti di sviluppo impiantistico e affronta le questioni ambientali proponendosi il conseguimento della certificazione ISO 14000 ed EMAS, che prima non erano contemplate.
“C’è poi una disponibilità a non essere reticenti sui problemi – dice il sindaco – con la previsione di interventi fondamentali come l’impianto di aspirazione in acciaieria, e, soprattutto, la previsione di una nuova cokeria lontano dall’abitato del Cotone, oltre la Chiusa in area Vertek. Questa è una grande conquista che viene dopo la chiusura della 27 Forni. Per quanto riguarda la 45 Forni, inoltre, il Piano Strutturale prevederà che, una volta arrivata a fine corsa, e sempre che nel frattempo funzioni bene, la batteria non venga revampata e quindi si provveda alla sua chiusura.”

Anche sul fronte della logistica ci sono elementi positivi. Il potenziamento degli impianti di scarico e movimentazione dei materiali fa pensare ad un forte interesse per le infrastrutture portuali. Per questo dovrà essere avviata una discussione molto seria con l’Autorità Portuale sul recupero delle aree.
Se il giudizio complessivo è dunque positivo, Anselmi evidenzia comunque alcune criticità.
“In particolare – afferma il sindaco, -non ci sono scadenze definite sugli impegni ambientali e le risorse destinate a risolvere i problemi ambientali, 85 milioni di euro complessivi tra Piombino e Servola, non vengono dettagliati in maniera specifica. Se è apprezzabile quindi la volontà di intervenire sui nodi, è necessario comunque anche passare ai fatti con maggiore determinazione. Dopo mesi di lavoro abbiamo bisogno di segnali concreti. Ci sono dei nodi che si trascinano da anni e sono ancora irrisolti, tra questi lo spostamento dei carbonili e della Siderco. Su quest’ultimo aspetto abbiamo chiesto all’azienda la presentazione di un progetto esecutivo entro due mesi. “

Infine le considerazioni politiche.
“Siamo arrivati a questo Piano – dice il sindaco – dopo una fase molto delicata. Avevamo di fronte una Lucchini in stato di decomposizione, ora siamo di fronte ad un rilancio strategico che si è concretizzato nel giro di un anno con una fase di tensione anche molto acuta. Quel conflitto non ha intaccato la credibilità del territorio; il rapporto tra istituzioni, contesto sociale e azienda ne esce rafforzato. L’Italia ha discusso di Piombino e della sua industria, nel convegno dell’aprile scorso al Metropolitan e l’attenzione del governo nazionale e regionale è un elemento incoraggiante anche perché dentro questo piano Piombino ha un ruolo strategico. Noi abbiamo alzato il livello del conflitto in nome di un industrialismo di nuova generazione che difendesse l’industria. Questa impostazione, che a Piombino in alcuni momenti ha suscitato disorientamento, oggi risulta vincente: il piano Lucchini-Severstal accetta quella sfida.

“Tutto questo – conclude il sindaco – non è né in contraddizione con i processi di diversificazione, né ci induce ad allentare l’impegno e la tensione su questo fronte. Modernizzare la grande industria significa, da un lato, ricercare maggiori garanzie per la sua tenuta, dall’altro ricercare maggiori compatibilità. Qualificare l’industria significa anzitutto migliorare la qualità di vita dei cittadini ma anche ampliare le possibilità per crescere in modo serio nel turismo, nella piccola e media impresa, nell’agricoltura e nella logistica.”

Scritto da il 23.7.2006. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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