SUVERETO: NASCE L’ENTE DI GESTIONE DEL PARCO DI MONTIONI
Con l’approvazione del Consiglio comunale di Suvereto nella seduta del 27 settembre scorso – che segue di qualche settimana l’analoga delibera del Comune di Follonica – e del Consiglio comunale di Campiglia M.ma del 2 ottobre (il Comune di Piombino e la Provincia di Livorno porteranno la delibera all’approvazione dei rispettivi Consigli in ottobre) è iniziato l’iter di costituzione del Consorzio di gestione del parco Interprovinciale di Montioni.
“Si tratta di un passaggio fondamentale, ha dichiarato il sindaco di Suvereto Giampaolo Pioli, perché sancisce finalmente, dopo tanti anni di attesa e di incertezze su Montioni, di quell’Ente Parco che potrà, una volta diventato operativo, gestire una delle aree protette più importanti della costa toscana”. Con la delibera si approvano infatti lo Statuto del Consorzio e la Convenzione che legherà tra loro le sette amministrazioni coinvolte: Province di Livorno e Grosseto e Comuni di Campiglia M.ma, Piombino e Suvereto per la parte livornese, Comuni di Follonica e Massa M.ma per la parte grossetana.
Si tratta di un’esperienza importante in quanto Montioni è il primo parco interprovinciale della Toscana. Oltre 8.890 ettari di bosco, di cui 3.239 nel comune di Suvereto, 2.188 nel comune di Piombino e 224 nel comune di Campiglia M.ma, mentre in provincia di Grosseto 3.048 appartengono a Follonica e 194 a Massa Marittima. Gli accordi sanciti prevedono che a ciascuna delle due Province vadano i 250, 50 millesimi della loro parte mentre i restanti 249 millesimi siano ripartiti tra i comuni delle due zone secondo l’estensione di territorio del parco di loro competenza. Risultato: Al comune di Suvereto (57,32 % della parte livornese) spettano 143 quote, a Piombino (38,72% della parte livornese) 96,6 quote, a Campiglia (3,96%) 9,88 millesimi.
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Quali le prossime tappe? Intanto l’approvazione da parte di tutti gli enti, inclusi Comune di massa M.ma e provincia di Grosseto, dopodiché si procederà all’insediamento dell’Ente Parco, il cui statuto prevede un’Assemblea consortile, un Comitato di gestione composto da tre o da cinque membri, due dei quali espressi dalle due province e gli altri dai comuni, un Presidente espresso dai comuni facenti parte del Consorzio. “Uno dei primi atti che il nuovo Ente dovrà compiere sarà quello di compiere uno studio sulla economia del parco, ha dichiarato Pioli, un vero e proprio ‘business plan’, che dovrà tenere conto delle entrate possibili, sia in termini di finanziamenti esterni sia in termini di messa a reddito delle strutture ricettive interne al parco, e in base ad esse determinare un piano d’azione economicamente sostenibile”.
Intanto continuano il loro iter da un lato il Piano del Parco, elebaorato dal Prof. Pizziolo e ora in attesa di vaglio definitivo da parte della Regione, e dall’altro il Piano Forestale, anch’esso all’esame degli organi competenti. Si tratta degli atti di pianificazione fondamentali ai quali dovrà rapportarsi l’azione dell’Ente Parco negli anni a venire.
E’ innegabile che il problema del Parco di Montioni si riproponga anche alla luce del venir meno delle province e il rischio che le politiche fondamentali per il governo del territorio come appunto le aree protette si sfarinino e risultino accentrate sul piano regionale. E’ chiaro che occore una gestione unitaria che permetta a tutti i comuni grandi o piccoli di fare insieme le cose. Non dimenticando che stiamo discutendo la nuova legge regionale sulle aree protette che non può limitarsi ai tre parchi regionali esistenti.
Renzo Moschini