PIOMBINO ESCLUSO DAL PIANO DI SVILUPPO DEI PORTI?
E’ questa la domanda che si fanno Riccardo Marzucchi e Stefano Ferrini del Coordinamento Insieme per lo Sviluppo – Rosa nel Pugno dopo l’uscita del Dpef (Documento di programmazione economico e finanziaria) del governo che esclude il porto piombinese dagli scenari di sviluppo nazionali.
«È un fatto gravissimo – commentano i due esponenti della Rosa nel Pugno – che il porto di Piombino sia escluso nel Dpef (Documento di programmazione economico e finanziaria) del governo dagli scenari di sviluppo delle reti logistiche nazionali perché questo comporterà l’esclusione dalla ripartizione delle risorse presenti e future, nonché dalle grandi arterie di collegamento internazionali.
E’ pertanto necessario – continua la Rosa nel Pugno – che tutte le istituzioni, a cominciare da quelle locali con il Sindaco in testa, per arrivare sino al Presidente della Provincia ed a quello della Regione, si mobilitino per far modificare questo testo che esclude il sito piombinese dallo sviluppo delle reti di collegamento e di interconnessione via terra e via mare per il prossimo futuro.
Per parte nostra – conclude il comunicato – abbiamo già attivato il parlamentare eletto con la Rosa nel Pugno in Toscana Lanfranco Turci perché si affronti al più presto la questione nelle opportune sedi romane. Rivolgiamo un appello perché tutte le forze politiche, le associazioni di categoria ed i soggetti privati che hanno a cuore lo sviluppo del porto di Piombino facciano la loro parte per modificare questo documento del governo nazionale. In questo senso, bene ha fatto il Presidente della Autorità Portuale Luciano Guerrieri a scrivere al Ministro Di Pietro affinché si corregga il provvedimento».