ASIU E TAP: DUBBI DI VERDI E RIFONDAZIONE SU MURZI
Dubbi di Verdi e Rifondazione su come si è giunti alla nomina a nuovo presidente di Asiu e Tap, dopo le dimissioni di Lorenzo Banti, di Fulvio Murzi, 61 anni, laureato in farmacia, iscritto ai Ds, e attualmente direttore della farmacia di piazza della Costituzione e amministratore della Società gestione farmacie comunali.
Fulvio Murzi, padre di Elisa Murzi attuale assessore al turismo e attività produttive del comune di Piombino, è stato presidente dell’Usl e consigliere comunale tra l’85 e il ’90, ed è merito suo la nascità in quegli anni della comunità delle Pianacce. Il suo maggior impegno fu però dedicato alla chiusura dei vecchi ospedali di Piombino e Campiglia e alla realizzazione di Villamarina. Tra il 2003 e il 2005 è stato presidente della Coop l’Ormeggio che gestisce il porto di Salivoli, ed è stato fino ad oggi direttore della farmacia di piazza della Costituzione e amministratore della Società gestione farmacie comunali.
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La nomina di Fulvio Murzi alla presidenza di Tap e Asiu non è stata affatto digerita da Rifondazione e Verdi, che sostengono di non aver niente a ridire sulla persona, ma cha attaccano invece con decisione «metodo, criteri e principi che guidano le scelte di chi è chiamato ad indicare i presidenti delle società partecipate». Rifondazione e Verdi fanno rilevare tuttavia alcune anomalie, che li porta ad esprimere un giudizio negativo sulla designazione. «Non possiamo ignorare il fatto che il neo presidente in pectore ricopre già un importante incarico in un’altra società del Comune di Piombino e rilevare, con un certo stupore e qualche imbarazzo, che una volta nominato presidente di Tap e Asiu, papà Murzi si verrà a trovare nella singolare posizione di avere tra i suoi controllanti la figlia Elisa, assessore alle attività produttive del Comune di Piombino, principale azionista di entrambe le società».
«Possibile – sostengono i due partiti – che questa antipatica anomalia istituzionale sia sfuggita completamente alla valutazione di chi, assumendosi legittimamente la responsabilità di operare le scelte in nome e per conto dei cittadini, dovrebbe essere estremamente prudente e attento a ogni dettaglio?».
Ma ci sono anche aspetti politici, che riguardano l’Unione che, anche se molto faticosamente, sembra stia per nascere anche in Val di Cornia.
Le due forze politiche, a Piombino in questo momento sui banchi dell’opposizione, si dicono infatti amareggiate nel constatare che mentre «si fa appello per richiamare l’impegno comune del centrosinistra nel governo del territorio, non si sia avvertito il bisogno di aprire una consultazione, di avviare un dialogo, ascoltare o semplicemente informare le forze politiche prima di operare una scelta così delicata in una fase molto complessa per alcune società partecipate, e in particolare per Tap e Asiu che rappresentano tra l’altro due temi strategici come rifiuti e bonifica industriale».
«In questi anni le partecipate sono diventate realtà sempre più importanti. Spesso svolgono – ricordano Prc e Verdi – compiti di gestione di servizi essenziali alla vita delle comunità e a volte assumono i connotati di Spa aperte al capitale privato il cui apporto, come nel caso di Tap, può essere prezioso per dare vita e sviluppare esperienze nuove in molti settori imprenditoriali».
La politica, secondo Prc e Verdi, o non può in nessun caso rinunciare a praticare con assoluto scrupolo quei principi di «trasparenza e rigore etico che dovrebbe sempre ispirare l’operato delle amministrazioni di sinistra. Non è certo un problema di incompatibilità – concludono – quanto piuttosto di metodo e di opportunità politica quello che ci obbliga ad esprimere un giudizio negativo su questa designazione».