IMPEGNO DEL CONSIGLIO REGIONALE SU RIMIGLIANO
Nella seduta di mercoledì 8 novembre il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato una mozione presentata dal Gruppo dei Verdi in merito alla questione inerente i progetti di sviluppo immobiliare della Tenuta di Rimigliano.
Nella mozione n. 108 approvata nella seduta del consiglio regionale dell’8 novembre 2006 viene specificato l’impegno conferito alla Giunta Regionale di : “attivarsi avviando rapidamente un confronto con il Comune di San Vincenzo e con la Provincia di Livorno al fine di individuare percorsi possibili per salvaguardare la qualità storica ed ambientale di quel territorio, parallelamente alla sua valorizzazione anche sul piano produttivo ed economico”. Nell’atto c’è inoltre il riconoscimento dell’unicità di quell’ecosistema costiero e la necessità della conservazione della sua identità al fine anche di sviluppare un turismo naturalistico destagionalizzato in Val di Cornia.
«Il dato politico che emerge da questa iniziativa – commenta Marco Chiarei dei Verdi Val di Cornia – è di assoluto interesse perché riconosce molte delle istanze sollevate negli anni dai Verdi e dalle associazioni ambientaliste. Cogliamo il richiamo a riattivare la discussione pubblica sulla questione che attualmente giace in un imbarazzante silenzio.
Adesso tocca al Comune di San Vincenzo e al Circondario della Val di Cornia far decollare il dibattito sui contenuti che dovrà avere lo strumento di pianificazione urbanistica per la Tenuta di Rimigliano. Ribadiamo – continua Chiarei – ancora una volta il primato della pianificazione a carico delle Amministrazioni che mai come adesso richiede scelte coraggiose e realmente riformiste nel senso di optare per strumenti che inducano i soggetti privati a sviluppare attività veramente imprenditoriali e non meramente speculative prive di ricadute diffuse sul tessuto economico locale.
I Verdi confermano, conclude il rappresentante locale di questo partito- senza ambiguità, ampia disponibilità alla discussione, ma non accetteranno percorsi di confronto basati su scelte preconfezionate pressoché immodificabili. Il vero confronto sta nell’intervenire durante la formazione dei Piani e non a cose fatte».