PIOMBINO: «SOLIDARIETA’ ALLE OPPOSIZIONI IN CONSIGLIO COMUNALE»
Riportiamo due dichiarazioni, la prima del Coordinatore del Prc Zona Piombino-Elba-Val di Cornia Alessandro Favilli e la seconda del Segretario dell’UDC Luigi Coppola sulle motivazione espresse dalla maggioranza per la mancanza del numero legale nello scorso consiglio comunale a Piombino.
«Respingo nettamente qualsiasi accusa di intromissione nel dibattito interno al Partito dei DS – inizia Alessandro Favilli – il nostro interesse è la soluzione della crisi democratica del territorio e istituzionale al Comune di Piombino che è lo specchio della crisi politica della maggioranza.
Il primo problema è la maggioranza, 21 consiglieri su 30, ha il dovere di garantire il funzionamento delle istituzioni che non è nella stessa misura responsabilità delle opposizioni.
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Vorrei ricordare – continua Favilli – che abbiamo garantito il voto di Delibere verso le quali ci siamo espressi negativamente. Il Secondo problema è il metodo con il quale le istituzioni si governano e non lo si può fare mortificando i Consiglieri Comunali con l’esclusione dal processo di formazione degli atti e considerando il Consiglio solo la sede ratificatrice di decisioni prese chissà dove.
Il terzo problema è il merito delle questioni che non può essere in alcun modo disgiunto dalle precedenti.
Se la democrazia non funziona dentro e fuori le istituzioni – conclude Favilli – si corrompono anche gli atti di governo di un territorio e si rischia di vanificare anche il voto favorevole espresso da Rifondazione sul Piano strutturale».
«Non saremmo voluti intervenire – inizia invece Luigi Coppola dell’UDC – in merito alle polemiche per lo scioglimento del Consiglio Comunale del 20 novembre causato dalla mancanza del numero legale per l’assenza di molti consiglieri di maggioranza, ma dopo gli attacchi gratuiti alle minoranze avanzati dai capigruppo dei partiti che governano la città, non possiamo esimerci dal dimostrare la nostra solidarietà alle opposizioni.
Riteniamo, che la scelta dei gruppi di minoranza di non entrare in aula rimandando la responsabilità del numero legale alla maggioranza, sia un atto politico doveroso, chi governa ha il dovere di garantire la governabilità dimostrando la solidità della sua coalizione ed il pieno funzionamento delle istituzioni democratiche.
Non accettiamo – continua Coppola – che si possa imputare alle opposizioni la ricerca della notorietà giornalistica cercando di nascondere gli evidenti malumori che affliggono la maggioranza, abbiano il coraggio di ammettere il loro momento di crisi e facciano una verifica al loro interno. E’ inaudito che chiedano alle minoranze di garantire il numero legale per poi approvare in consiglio comunale quello che la maggioranza ritiene opportuno, la giunta fino ad oggi ha dimostrato ben poche aperture, ha proseguito il suo cammino con atteggiamento ostracista e con scelte fortemente autoritarie.
Non vogliamo entrare nel merito dei loro problemi interni – conclude Coppola – non ci interessano, certamente siamo coscienti che comunque questa legislatura durerà fino al termine naturale, il collante del potere alla fine ricuce tutte le ferite aperte».