LEGAMBIENTE: BANDIERA NERA A SAN VINCENZO ANCHE NEL 2007?

Anche il circolo sanvincenzino “Costa Etrusca” di Legambiente vuole commentare i risultati del convegno sul futuro della tenuta di Rimigliano che si è tenuto recentemente a San Vincenzo, e analizzare i rischi a cui possono portare scelte ambientali sbagliate.

«Il convegno sul futuro della tenuta di Rimigliano della scorsa settimana – commenta il comunicato – ha evidenziato che progetti di tale portata devono avere ben definito come obiettivo la fruibilità della tenuta ad interessi collettivi e compatibili con il territorio circostante (sistema integrato dei Parchi, spiagge libere fruibili da tutti, bellezze artistiche e naturali, produzioni agricole di qualità). Inoltre l’annunciato “riallineamento” della politica urbanistica del comune di San Vincenzo al Piano Strutturale d’Area, a partire da Rimigliano, non può non tener conto delle linee guida di quel Piano che non consentono la progettazione di nuove RTA e limitano la concessione di nuove licenze alberghiere all’interno dei centri urbani.


Legambiente – continua il comunicato – ritiene che il recupero dei 45.000 metri cubi di fabbricati esistenti nella tenuta sia sufficiente a compensare la proprietà per l’investimento effettuato, senza alcun bisogno dei 54.000 mc di nuove edificazioni.
Vorremmo ricordare che la Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici ed Ambientali di Pisa a suo tempo diede parere negativo a nuove edificazioni in quell’area ritenuta di grande pregio e la proprietà, acquistando la tenuta dalla Parmalat, ha acquisito anche quel vincolo. Ogni impresa, del resto, rischia i propri capitali quando intraprende una qualsiasi attività. L’amministrazione comunale di san Vincenzo dovrebbe quindi preoccuparsi della sostenibilità ambientale del progetto più che dell’investimento della società Poggettino srl. Non è passato molto tempo, del resto, dal crollo delle azioni Parmalat e dei bond argentini: non ci risulta che, sebbene siano stati coinvolti parecchi cittadini, le pubbliche amministrazioni abbiano preso a cuore il problema. Sulla base di un recupero del patrimonio edilizio esistente nella tenuta di Rimigliano, e solo su quello Legambiente è disposta a dare il suo contributo di idee e progettualità per portare avanti l’idea della tenuta come centro di un nuovo modello di sviluppo sostenibile.

Al Sindaco Biagi – conclude il comunicato – vorremmo ricordare che la “Bandiera Nera” ottenuta dall’Amministrazione Comunale di San Vincenzo la scorsa estate, unica in Toscana, non deve essere vista come un incidente di percorso, ma la diretta conseguenza di scelte politiche sbagliate che si ripercuoteranno sulle generazioni future. Tra l’altro non è che quel riconoscimento viene dato “una tantum”: si può ottenere anche per più anni e San Vincenzo, purtroppo, è in “pole position” anche per il 2007.

Scritto da il 4.12.2006. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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