RNP: «SIDERFOR, UNA PERDITA PER IL NOSTRO TERRITORIO»
Riccardo Marzucchi e Stefano Ferrini del Coordinamento «Insieme per lo Sviluppo-SDI – Rosa nel Pugno» di Piombino commentano la fine di Siderfor ed il danno che il fallimento dell’agenzia di formazione porterà nel territorio della Val di Cornia.
«Dunque Siderfor è stata portata al fallimento in una vicenda, comunque la si pensi, tra le più brutte nella storia del nostro territorio. Abbiamo più volte fatto rilevare che la strada che si stava percorrendo non era quella giusta e che non si compivano gli atti necessari a salvare un’esperienza ed a rilanciarla nella sua importante funzione di fattore di sviluppo.
Sono invece stati cercati presunti colpevoli – continuano i due rappresentanti della Rosa nel Pugno – addossando responsabilità su chi non c’era più, sono stati individuati improbabili percorsi di salvataggio che si sono dimostrati non percorribili ed altrettanto improbabili nomi di salvatori; sono state lanciate e subito dopo abbandonate nel silenzio idee pur valide come quella di una nuova Agenzia per lo sviluppo, peraltro copiate da quelle già deliberate fin dal 2004 e chissà perché mai attuate dal nuovo CdA; non si è mai fatto chiarezza sulla reale situazione dei progetti e delle loro spese ancora rendicontabili in Regione per ridurre il presunto buco ed addirittura si è deciso di partecipare solo a bandi provinciali, quando il precedente CdA andava a cercare bandi ben oltre i confini regionali; si sono aumentate le spese invece di razionalizzare e ristrutturare».
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«Oggi la nostra zona – commentano Mazzucchi e Ferrini – si trova senza uno strumento indispensabile per uno sviluppo qualificato ancora da costruire. Uno strumento che già c’era e che aveva dato, pur con tutti i limiti però di tutte le agenzie formative, risultati assai positivi, come può essere attestato dai vari competenti livelli provinciali, regionali, nazionali ed europei; uno strumento che poteva ulteriormente portare innovazione e mantenere la nostra zona in linea con le più aggiornate politiche europee per la valorizzazione del capitale umano, l’apprendimento e per i servizi alle imprese.
Basta vedere cosa dice la Regione Toscana in materia per capire quanto Siderfor sarebbe stata coerente con tali politiche. Per non dire poi delle occasioni mancate proprio oggi quando più che nel passato si aprono le opportunità della formazione continua dei Fondi Interprofessionali, in particolare nell’industria.
Una brutta vicenda, insomma, della quale non vogliamo portare la responsabilità. Vogliamo invece – concludono – riprendere il tema delle politiche dell’apprendimento e dello sviluppo qualificato della nostra zona e ne faremo, pertanto, oggetto di discussione con la popolazione occupata e disoccupata, giovane e adulta, con le forze imprenditoriali, le associazioni di categoria ed i sindacati che hanno bisogno di collaborazioni, di rapporti, di concertazione e di politiche chiare ed innovative proprio in un campo delicato quale è quello della formazione».