EX MACELLI PUBBLICI IN VENDITA, MA MANCA IL NUOVO CANILE
Gli EX Macelli pubblici a Piombino, attuale sede del canile e gattile municipale, sono in vendita, ma ancora non si sa che fine faranno le decine di cani e anche di gatti che sono in questo momento ospitati nella struttura.
L’Enpa di Piombino è molto preoccupata: «L’attuale assessore Francardi, col quale abbiamo avuto a seguito di nostre insistenze un incontro molti mesi or sono, ci disse che saremmo stati interessati a tempo debito… ci viene da pensare che il tempo debito per lui sia quello della consegna delle chiavi del nuovo canile a non si sa chi, visto che l’attuale struttura è già in vendita e l’architetto ha già ricevuto un incarico per uno studio di fattibilità. Chiediamo incontri, per discutere e collaborare, ma nessuno pare che si voglia incontrare con noi. A noi interessa solo una soluzione ragionevole che tenga conto delle esigenze da noi fatte presenti, che sono le esigenze dei cani e dei gatti dei Macelli. Loro non parlano e non votano e quindi possono essere ignorati, ma noi no.» concludono all’Enpa.
L’amministrazione comunale di Piombino infatti, ha commissionato di recente uno studio di fattibilità per verificare la costruzione di un nuovo canile municipale in un’area diversa rispetto alla collocazione attuale, dove il piano della costa individua previsioni e interventi di tipo ricettivo e turistico. L’obiettivo è quello di realizzare una struttura completamente nuova, funzionale e più adeguata anche in termini di ricettività, capienza e servizi, non localizzata però nel centro abitato.
“A dimostrazione dell’importanza assegnata a questo tema, – dice l’assessore Francardi – nella delibera di vendita dei terreni degli ex Macelli abbiamo inserito una clausola specifica secondo la quale il trasferimento del canile è una condizione indispensabile per dare corso alla vendita dei terreni e alla realizzazione degli interventi previsti dal piano della costa. La costruzione del nuovo canile è quindi prioritaria rispetto a tutto il resto.
In questa fase abbiamo affidato l’incarico per la realizzazione di uno studio di fattibilità da cui possano emergere le possibili ubicazioni, compatibilmente con le previsioni urbanistiche e nella ricerca di un giusto equilibrio con la presenza di abitazioni. Al più presto, non appena il quadro sarà più chiaro, inizieremo un confronto con le associazioni animaliste per verificare con loro i pro e i contro e trovare una soluzione comune.”
“Riteniamo che tutto questo – conclude Francardi – rappresenti un dovere civico nei confronti di tutta la città, e un supporto pubblico all’attività dei volontari e delle associazioni che quotidianamente si occupano della protezione e della cura degli animali.”
Per il 2007 l’amministrazione comunale ha previsto un budget di circa 32.000 euro per la gestione del canile, altri 16 mila euro sono previsti per le spese di accalappiatura cani vaganti e prevenzione del randagismo e 14 mila euro per le colonie feline, per la loro manutenzione, contenimento e acquisto alimenti.