PIOMBINO: NIENTE CARBONE NELLA CENTRALE ENEL
Anche il sindaco di Piombino Gianni Anselmi ha confermato il suo no al carbone nelle centrali elettriche Piombinesi “senza se e senza ma”, e lo ha fatto in una recente intervista ad un quotidiano locale nel giorno della manifestazione di Legambiente che è scesa in in piazza sabato 10 febbraio per dire tre grandi “NO” contro il “via libera” del Governo al carbone nelle centrali termoelettriche, e contro quindi le riconversioni a carbone dei vecchi impianti e i progetti di nuove centrali.
«No, niente carbone a Piombino – ha affermato Anselmi – né a Tor del Sale né alla Lucchini. Capisco che l’Italia ha bisogno di un riequilibrio delle sue fonti energetiche, ma questa città mi pare che abbia già dato troppo in termini ambientali. Bisogna si capisca che Piombino non è più un posto dove si può fare qualsiasi cosa. Io sono per la riconversione a gas di Tor del Sale – ribadisce il sindaco – Altrimenti meglio nulla che il carbone».
Le dichiarazioni del Sindaco Anselmi mettono fine quindi alle ipotesi di utilizzo del carbone nel comune di Piombino, e danno ragione al lavoro dei molti partiti che hanno fatto forti pressioni in proposito alla giunta.
«E’ questa dunque l’occasione – commenta Marco Chiarei dei Verdi Val di Cornia – per rilanciare un’azione volta a dare più incisività alla risoluzione delle altre molte emergenze ambientali della città, prima tra tutte quella del risanamento del comparto siderurgico. Ci attendiamo quindi coerenza di azione dell’Amministrazione continuando, come Verdi, a portare un contributo di idee e di soluzioni nell’interesse della città. La questione energetica è complessa e rimane comunque aperta a partire proprio dal destino della centrale Enel di Tor del Sale. Su questo è necessario lavorare con un impegno comune di istituzioni, forze politiche, sindacati, associazioni e cittadini tutti affinché sia garantita, in un contesto di risanamento ambientale e di innovazione, anche l’occupazione.
I Verdi chiedono – conclude Chiarei – adesso che il Consiglio Comunale approvi un Ordine del Giorno che impegni formalmente al definitivo abbandono di ogni ipotesi di utilizzo del carbone nel nostro territorio e che sostenga la volontà popolare già espressa in passato con il referendum».