QUALE FUTURO PER I PARCHI VAL DI CORNIA?
Con la conferenza stampa del 13 aprile, Massimo Zucconi lascia ufficialmente La Parchi Val di Cornia S.p.a., la società dei comuni della Val di Cornia che negli ultimi tre ani non solo ha raggiuunto il pareggio di esercizio, ma chiude anche con un leggero utile, segno di un successo, quello della gestione Zucconi, che lascia in eredità alla Val di Cornia un azienda sana e con grandi aspettative di crescita. E’ partito quindi il toto successioni, per un incarico certo non semplice da sostituire (se ne può discutere sul Forum Etrusco PREMENDO
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Con la prossima Assemblea della Società Parchi, convocata per l’approvazione del bilancio 2006, scade il mandato dell’attuale Consiglio di Amministrazione e il terzo del presidente Massimo Zucconi, eletto nel 1998.
Rilevanti le variazioni che dal 1998 al 2007 hanno interessato il progetto dei parchi che affonda le proprie radici nelle scelte dei Comuni, definite negli anni Ottanta, e nella costituzione, nel 1993, della società Parchi Val di Cornia. Un’evoluzione in termini di composizione societaria, negli investimenti effettuati per la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico e naturalistico, nei risultati di bilancio, e nei flussi turistici che ha attratto nel territorio.
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I consigli di amministrazione che si sono succeduti tra il 1998 ed il 2007 hanno avuto come caratteristica costante di essere composti da consiglieri nominati unitariamente dagli azionisti, senza vincoli di rappresentanza, con esperienze e curricula professionali in grado di rispondere alla complessa missione della società Parchi. Inoltre, hanno potuto contare sulle esperienze e i risultati raggiunti dai precedenti consigli, presieduti dall’architetto Antonio Carmilla, che già nel 1996 avevano aperto al pubblico il parco di San Silvestro e avviato i lavori del primo lotto del parco di Baratti-Populonia.
Oggi la Val di Cornia, con il suo sistema di parchi e musei, ha una maggiore visibilità e caratterizzazione turistica. Anche i recenti dati sui flussi turistici dell’area ne sono una conferma indiretta: nel 2006 si sono registrati 1.480.506 presenze e 240.560 arrivi.
Se nel 1998 il sistema dei parchi era costituito essenzialmente dal parco di San Silvestro oggi si connota per una pluralità di offerte tra loro integrate – archeologiche, naturali e di servizio – tali da consentire a un turista di sostare per più giorni in Val di Cornia. Il parco archeologico di Baratti e Populonia, il museo di Cittadella, il parco della Sterpaia, il parco di Rimigliano, il parco di Montioni, il parco di Poggio Neri (sul quale è stato possibile fare solo minimi interventi) sono oggi beni noti e fruibili dal pubblico e concorrono non poco a caratterizzare il territorio. Questo il progetto strategico che i Comuni avevano ideato e che la Società in larga misura ha realizzato. Un progetto di area vasta che, per la sua peculiarità nel rapporto tra valorizzazione culturale e riconversione economica di un’area, ha potuto contare su ingenti contributi europei, cofinanziati dai Comuni e, in misura non trascurabile, anche dai privati. In particolare, i soci privati sono passati da 11 a 35 con una forte presenza delle imprese turistiche dell’area.
Ammontano a 20.524.000,00 euro gli investimenti effettuati nel periodo 1998-2007, pari all’87% di quelli effettuati dalla Società dalla sua costituzione, e hanno consentito di ottenere importanti variazioni dei flussi di visita ai parchi e dei risultati di gestione. In particolare, i visitatori nei parchi e musei archeologici, nonostante la crisi del turismo che dal 2003 ha investito anche la Val di Cornia, sono passati dai 20.473 del 1997 ai 72.734 del 2006, con punte di 97.000 nel 2002; mentre i frequentatori delle aree costiere del parco della Sterpaia e del golfo Baratti sono saliti a oltre 800.000. nello stesso arco temporale il fatturato della Società è aumentato dai 291.000,00 euro del 1997 al massimo storico di 2.230.000,00 euro del 2006 e i dipendenti, tra fissi e stagionali, sono saliti da 33 unità a 68.
Contemporaneamente è aumentata anche la capacità di autofinanziamento della Società (rapporto ricavi/costi) dal 39% del 1997 al 95% del 2006. E nell’ultimo triennio, grazie a questi risultati, è stato ridotto del 26% il contributo richiesto ai Comuni per la gestione dei parchi e dei musei affidati alla società Parchi. Inoltre, il recupero di edifici storici e la concessione di aree a privati, ha consentito di attivare servizi di accoglienza e di ristoro in tutti i parchi del sistema: servizi che, tramite bandi pubblici, sono affidati a imprese private, passate da 1 a 20, con un numero di occupati stimato in oltre 200 unità.
L’insieme dei dati evidenzia l’evoluzione del progetto territoriale e i positivi risultati raggiunti, anche in periodi di crisi del turismo.
Inoltre, il bilancio 2006 che sarà sottoposto all’approvazione della prossima assemblea dei soci, e soprattutto le tendenze registrate nei primi mesi del 2007, fanno intravedere segnali d’inversione di tendenza e ulteriori margini di crescita. Per la prima volta dopo il 2002, si hanno segni positivi nei flussi di visita nei parchi e musei archeologici: + 6% di visitatori e +7% dei ricavi nel 2006. Con l’adozione di nuovi sistemi di riscossione, a parità di tariffa, è stato possibile incrementare del 52% i ricavi da parcheggi nelle aree naturali protette della costa, riducendo l’evasione e destinando risorse umane al controllo del territorio.
Significative sono anche le tendenze in atto. L’apertura al pubblico della galleria Lanzi – Temperino nel parco archeominerario di San Silvestro, avvenuta nel luglio del 2006, e quella recente dei nuovi siti dell’Acropoli dell’antica città di Populonia e del monastero medioevale di San Quirico nel parco archeologico di Baratti e Populonia, che sono frutto di uno straordinario lavoro di studio e di ricerca, hanno conferito all’intero sistema ulteriori fattori d’attrazione culturale e paesaggistica. Nel primo trimestre del 2007 le presenze nei parchi archeologici sono cresciute del 16%. Sono inoltre cresciute le prenotazioni per le visite scolastiche (+31%) e per i gruppi organizzati (+94%). Dati incoraggianti non solo per la società Parchi, ma per la qualificazione dell’identità e dell’offerta turistica della Val di Cornia.
Il Consiglio, a termine del proprio mandato, ringrazia i soci pubblici – i Comuni della Val di Cornia e la Provincia di Livorno – e quelli privati che hanno sostenuto il progetto dei parchi. Ringrazia inoltre, le oltre 90 imprese turistiche convenzionate che hanno collaborato per lo sviluppo del marketing territoriale e le aziende pubbliche Atm e Asiu con le quali abbiamo collaborato per i servizi di mobilità e di igiene territoriale. Un ringraziamento particolare, infine, va ai dipendenti della Società che, con passione e professionalità, hanno contribuito a ottenere questi risultati e a creare i presupposti per il loro miglioramento.