RIFONDAZIONE: «BUGIE E CHIAREZZA SUL PIANO STRUTTURALE»
Piombino – Il Comitato Esecutivo Val di Cornia-Elba del Partito della Rifondazione Comunista commenta la recente intervista all’architetto Vezio de Lucia apparsa sulla stampa locale.
«Ora è chiaro – commenta Rifondazione Comunista – perché non si è voluto fare un piano strutturale partecipato, aperto al confronto vero con i cittadini: la luce del sole avrebbe dissolto la nebbia che è stata versata intorno a questa complessa vicenda per coprire corposi interessi immobiliari.
L’intervista all’architetto Vezio De Lucia – continua Rifondazione – pubblicata dal Tirreno, colma molte reticenze degli amministratori comunali, che hanno nascosto la verità perfino ai loro Consigli comunali. Ora sappiamo che il rapporto tra i Comuni e De Lucia è stato interrotto per dissensi sulle scelte di fondo del piano (portualità, aree industriali, strada Fiorentina-Ghiaccioni) e che lo stesso urbanista non è stato neanche interpellato sulle osservazioni e sulle controdeduzioni.
L’intervista consente quindi di arrivare ad alcune conclusioni:
1. Il sindaco Anselmi ha nascosto la verità e ha raccontato bugie al Consiglio comunale e ai cittadini. Questo costituisce un grave comportamento per un sindaco.
2. Il rapporto qualificante con l’architetto De Lucia (che è uno dei più noti e competenti urbanisti) è stato interrotto dai sindaci perché volevano un piano strutturale più gli interessi immobiliari che per lo sviluppo sostenibile.
3. Caso unico e anomalo nella pratica urbanistica, le osservazioni al piano strutturale non sono state neanche fatte vedere all’autore del piano. A noi questo sembra gravissimo e lo abbiamo già denunciato in Consiglio.
4. Emerge ormai chiaramente la discontinuità con le scelte urbanistiche di tutela del territorio. Invece di arginare l’invadente presenza industriale, togliendo aree all’industria, si preferisce occupare altro suolo rurale in direzione della collina.
Per tutti questi motivi – continua il comunicato di Rifondazione – il nostro partito è passato da un voto favorevole al momento dell’adozione del piano di De Lucia ad un voto contrario ad un piano riscritto essenzialmente negli uffici comunali, accogliendo osservazioni (come quella della strada sul promontorio e dello spostamento del limite urbano) che ne hanno snaturato lo spirito e i contenuti. Ora che i fatti sono più chiari, presenteremo un ordine del giorno al Consiglio comunale di Piombino e chiederemo al sindaco che il professor De Lucia venga subito formalmente interpellato sui cambiamenti apportati al piano strutturale di cui è stato l’estensore. La stessa chiarezza – conclude il comunicato – la chiederemo anche agli altri Comuni coinvolti nel processo di pianificazione».