TORTOLINI: LA POSIZIONE DS SULLE CENTRALI A BIOMASSE

Riportiamo integralmente la posizione di Matteo Tortolini segretario dei DS piombinesi sulle nuove centrali a Biomasse sul territorio della Val di Cornia.

“Faccio mia la posizione del Presidente del Brasile Lula, come è noto un pericoloso esponente del pensiero neo liberista monetarista”. E’ secca ed ironica la posizione di Tortolini sull’ tema delle Bio Energie che è in corso in Provincia di Livorno e che coinvolge anche l’autorizzazione dell’ impianto alimentato ad olio di palma a Piombino.

“Ecco alcuni stralci delle dichiarazioni di Lula pubblicati da la Repubblica dell’8 di Giugno “sulle fonti nuove e rinnovabili come le agro energie le economie emergenti devono essere più ascoltate…I biocombustibili hanno un´importanza speciale per i paesi in via di sviluppo. Per la loro enorme potenzialità di creare posti di lavoro e reddito, offrono una vera opzione di crescita sostenibile….I bio combustibili sono alternative economiche, sociali e tecnologiche offerte ai paesi economicamente poveri ma ricchi di sole e di terra coltivabile….Stiamo condividendo questa esperienza con i nostri vicini dell´America Latina e dei Caraibi e con i fratelli africani”.

“La mia opinione – commenta il segretario DS – è che non si debba assumere una posizione conservatrice su questo tema. Io la vedo come Bersani e De Castro, attivare una produzione industriale sui bioconbustibili, partendo da una filiera nazionale che coinvolga gli operatori del territorio, ma che si estenda oltre i confini nazionali tramite accordi tra paesi, in grado di governare il processo per evitare effetti distorsivi e per attivare processi di benessere in altre parti del mondo”.

Tortolini non esita a esprimere una posizione critica nei confronti delle posizioni espresse da alcuni gruppi politici della sinistra, in particolare lo SDI e Sinistra Democratica ( i Mussiani usciti dai DS e contrari al Partito Democratico): “C’è una certa sinistra in questo uguale ad una certa destra protezionista e conservatrice, che in nome del nostro benessere pretende di determinare i modelli di sviluppo di tutti i paesi del mondo, fortunatamente le democrazie emergenti decidono e pensano ai loro popoli a prescindere dai soloni di casa nostra”.

In merito al rilascio dell’ autorizzazione per la costruzione della centrale a Bio Masse proposta dalla società SECA, è nato un acceso dibattito in Consiglio Provinciale. Infatti la questione è controversa, in assenza di piani normativi che violino o comunque normino in modo prescrittivo le autorizzazioni di competenza provinciale su questi impianti, la richiesta della SECA dopo l’istruttoria della Provincia è passata dalla Conferenza dei Servizi che l’ ha autorizzata con alcune prescrizioni. La posizione di alunni gruppi consiliari è di una sospensione dell’ autorizzazione in attesa del Piano Provinciale di settore.

“A me interessa più che altro la questione politica, anche se in questa vicenda c’è un problema di rapporti tra atti provinciali e comunali che non va sottovalutata. Se proprio devo dire la mia opinione, è che non vedo motivi per cui l’autorizzazione non debba essere rilasciata, si è già espressa la conferenza dei servizi, il Comune di Piombino con la sua delibera, l’iter amministrativo è concluso. E’ una questione di legalità e di rispetto delle leggi, ma il Presidente Kutufà, che è persona intelligente e saggia credo che se ne renda conto e rimedi tenendo fermo il principio che la legge ha più valore di qualche prurito ideologico”.

Sempre Tortolini sottolinea come la necessità di un atto, seppur di indirizzo, sia necessario per regolamentare i criteri autorizzativi di detti impianti sul territorio della Provincia.
“ Condivido l’idea di costruire un atto di indirizzo del Consiglio Provinciale che posizioni il nostro territorio su questo tema e sulle autorizzazioni di questi impianti nel quadro ,peraltro molto fluido, del dibattito nazionale, se non altro per togliere dall’ imbarazzo la parte tecnica e per assumersi una responsabilità politica, seppur parziale, di fronte a questo tema”
Infine il segretario fa una valutazione sul futuro che questo settore può avere nel nostro paese e anche nel nostro territorio.

“ Credo si debba approfondire, conoscere e poi esprimersi. Penso però che in Val di Cornia avviare un processo di produzione energetica rinnovabile di tipo industriale, con un’ abbattimento di emissioni inequivocabile, che si accompagni ad una progressiva e contestuale diminuzione della produzione da fonti tradizionali, sia un terreno di confronto su cui misurarsi. Questo è un grande tema mondiale, ma anche della riconversione ecologica di un territorio che ricerca maggiore qualità delle produzioni e un minore inquinamento”.

Scritto da il 11.6.2007. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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