ALIMENTI E BEVANDE, APPROVATI I CRITERI DI SOMMINISTRAZIONE

PIOMBINO – La giunta del Circondario della Val di Cornia, formata dai sindaci dei Comuni di Campiglia M.ma, Piombino, San Vincenzo, Sassetta e Suvereto, ha approvato i criteri e le procedure da applicare per le nuove aperture delle attività di somministrazione di alimenti e bevande utilizzando criteri qualitativi strutturali e gestionali.

E’ la prima volta che i Comuni adottano una regolamentazione unica che è stata discussa all’interno del “tavolo di coordinamento” istituito per omogeneizzare la programmazione e le procedure nelle materie delle attività produttive, nell’ambito dell’attività dello sportello unico per le attività produttive della Val di Cornia.
Alle riunioni del tavolo di coordinamento, oltre alle Amministrazioni Comunali, hanno partecipato anche le Associazioni di Categoria, le Associazioni dei Consumatori e le Associazioni Sindacali maggiormente rappresentative del territorio.

L’elemento principale di questo atto d’indirizzo assunto dai sindaci del Circondario è l’introduzione di “criteri di qualità” che, secondo il tavolo, riescono al meglio a coordinare e gestire le attività di somministrazione di alimenti e bevande dando un maggiore rilievo alla qualità dei servizi all’utenza proprio perché intendono incidere non solo sulla tipologia di offerta che il futuro operatore darà quanto sulle caratteristiche gestionali e strutturali che all’interno del locale saranno garantite.

L’adozione dei nuovi criteri d’indirizzo avviene per rispondere al Decreto Legge 4 luglio 2006 n. 223 denominato “decreto legge Bersani”, convertito in legge con modificazioni dall’articolo 1 della legge 4 agosto 2006 n. 248, nel quale vengono introdotte disposizioni e principi di carattere innovativo, fondate sulla liberalizzazione delle attività economiche mediante l’eliminazione di contingenti numerici, distanze ed atri elementi di ostacolo della libera concorrenza fra imprese, alle disposizioni del D.L. 223/2006 che obbligano i Comuni ad adeguare la propria regolamentazione in materia di attività produttive di beni e servizi, alle disposizioni ed ai nuovi principi derivanti dalla normativa comunitaria come recepiti dal legislatore nazionale.

Nelle riunioni del tavolo di coordinamento, le Amministrazioni Comunali della Val di Cornia per garantire il possesso, da parte di chi vuol imprendere in questo settore, di professionalità e competenza hanno individuato criteri qualitativi per l’esercizio dell’attività di somministrazione alimenti e bevande , il più possibile omogenei tra i territori comunali, nel rispetto delle caratteristiche peculiari delle aree ed a tutela della qualità del servizio erogato ed hanno predisposto un documento contenente i criteri e le procedure da applicare per l’esercizio delle attività di somministrazione alimenti e bevande.

Si ricorda che, oltre alle Amministrazioni Comunali, hanno partecipato anche le Associazioni di Categoria, le Associazioni dei Consumatori e le Associazioni Sindacali maggiormente rappresentative del territorio.
Lo scopo che i Comuni della Val di Cornia si sono posti durante la stesura di questo documento è una programmazione seria e coerente che preveda precisi requisiti professionali a carico di chi vuol intraprendere la professione del ristoratore in un territorio come il nostro che cerca la valorizzazione e la promozione dei suoi punti di eccellenza e che tenda a “scoraggiare” l’improvvisazione e un troppo facile accesso, come poteva succedere con i semplici criteri numerici, ad un settore così strategico e delicato.
Piombino , per esempio , fa dell’offerta enogastronomica, una delle punte di diamante della propria promozione Turistica.

Scritto da il 20.6.2007. Registrato sotto Economia. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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