PIOMBINO: INAUGURATA LA MOSTRA SU «GARIBALDI INNAMORATO»
Sabato 13 agosto alle ore 18 ha avuto luogo, presso il Castello di Piombino, l’inaugurazione della mostra “Garibaldi innamorato. Le donne, la natura e gli animali”. Erano presenti all’iniziativa Gianni Anselmi, Sindaco di Piombino, Ovidio Dell’Omodarme, Assessore alla Cultura del Comune di Piombino, il professor Zeffiro Ciuffoletti, docente ordinario di Storia contemporanea presso l’Università di Firenze e Andrea Marcucci, Sottosegretario di Stato ai Beni e alle Attività Culturali e Presidente Nazionale del Comitato per le celebrazioni del bicentenario garibaldino.
Il Sindaco Anselmi, visibilmente soddisfatto per il risultato conseguito dalla mostra ha parlato di “evento culturale importantissimo per la città, una città peraltro scarsamente coinvolta nell’epopea garibaldina e risorgimentale dove, però, c’è sempre stata una grande considerazione per l’idea nazionale e dove la Resistenza – ha sottolineato Anselmi – è da sempre considerata come un secondo Risorgimento.
Non dimentichiamo l’importanza di figure come Garibaldi che uniscono e non dividono gli italiani. Nel suo rapporto con la natura, cosa importante e poco analizzata, Garibaldi esplica delle idee prettamente illuministiche appoggiandosi a Rousseau e a Voltaire e – conclude il Sindaco di Piombino, non senza qualche azzardo – dimostra che la sua vita non fu soltanto azione e che anche lui fu un pensatore di spessore”.
Il professor Ciuffoletti, che collabora da qualche anno con l’amministrazione piombinese, ha pubblicamente plaudito alla volontà di riqualificazione culturale di Piombino che è anche volontà di riscoperta della Maremma. “Piombino – ha affermato Ciuffoletti – è alla ricerca di un nuovo ruolo nella comunità nazionale. Questa ricerca porta questa città a dare un impulso nel settore storiografico verso la riscoperta e la necessità di una identità e una memoria storica condivisa. Garibaldi è un elemento fondante di questa unità di memorie a livello nazionale.”
Successivamente, durante il suo lungo intervento, Ciuffoletti ha precisato gli elementi “naturalisti” della personalità di Giuseppe Garibaldi. “Era un uomo esemplare per semplicità d’animo e per amore per la vita e per la natura. Una fede naturale, evangelica che si contrappone alla visione stereotipata del condottiero ateo. Garibaldi era anticlericale ma intriso di profonda religiosità. Era un eroe vero, coraggioso e semplice oltre che altruista.”
Infine l’intervento del Sottosegretario Marcucci (arrivato con un buona ora di ritardo a causa del traffico) è stato teso ad evidenziare un altro ritardo, questa volta incomprensibile, nell’insediamento del Comitato da lui presieduto, che è stato operativo solo dalla seconda metà del 2006. Nonostante questi ritardi “il Comitato ha dato vita, grazie al lavoro di esperti come il professor Ciuffoletti, a una grande mole di eventi, dibattiti e convegni oltre che di sponsorizzazioni sportive, impressionati come numero e come qualità. Garibaldi – ha proseguito Mencacci – è l’eroe di tutti gli italiani e non vorremmo davvero più assistere a scene mortificanti di personaggi che, come in passato, vorrebbero strattonarlo per la giacchetta.”
Al termine della cerimonia Stefania Stefanini, editore de La Bancarella editrice, ha donato al professor Ciuffoletti e al Sottosegretario Marcucci alcune copie di supplementi della rivista “Il libro volante” pubblicate in occasioni del bicentenario e che riproducono alcuni elementi dello sconfinato archivio di Ezio Bartalini sulla figura di Garibaldi. La mostra rimarrà aperta fino al 26 agosto, tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 10 alle 12 e dalle ore 18 alle 23. Il biglietto costa 1,50 euro, con un euro aggiuntivo per la visita all’intero Castello.