PIOMBINO: IN ARRIVO UN REFERENDUM SUI FANGHI DI BAGNOLI?

In arrivo l’allegato tecnico, che sarà scaricabile da domani mattina dal nostro giornale, indicante le modalità con cui sarà trattata tutta l’operazione «Fanghi di Bagnoli».

Vediamo di chiarire intanto le novità sull’argomento.


Secondo il sindaco di Piombino Gianni Anselmi «a Piombino non arriveranno sedimenti pericolosi da Bagnoli. Non arriverà nulla che il Ministero certifica come pericoloso; noi tratteremo solo i 230mila metri cubi di pericolosi che verranno dall’escavo del nostro porto, e comunque in una seconda fase. Da Bagnoli arriveranno 760mila metri cubi di sedimenti non pericolosi che andranno subito in vasca, sedimenti accompagnati da certificazione dell’Arpa Campania in partenza e dall’Arpa Toscana in arrivo. A seguire – prosegue Anselmi – arriveranno 1,3 milioni di m² della colmata di Bagnoli: 200mila andranno subito in vasca, altri 200mila sotto la prosecuzione della 398 e i restanti 900mila saranno trattati da un impianto nuovo che sarà allestito sul porto».

Inoltre è previsto anche lo stoccaggio di parte dei fanghi in arrivo, in attesa del loro impiego per il riempimento delle successive vasche di colmata e per fare da sottofondo alla nuova strada 398; in tutto circa 700mila metri cubi che, d’accordo con la Lucchini, andranno in una zona industriale in località Colmata (Fiorentina) adiacente alle discariche della Lucchini, definite abusive dalla magistratura e attualmente sotto indagine, e vicina anche alle vecchie discariche delle acciaierie chiuse anni or sono, e quindi già compromessa a livello ambientale.


Quindi tutto bene, possiamo stare tranquilli. Peccato che ieri su «Il Mattino» di Napoli quello che la stampa partenopea racconta sia “leggermente” diverso…

«Bianca, finissima, e soprattutto pulita. Arrivano dal Salento, (…) destinazione Napoli le prime tonnelate di sabbia, nuova sabbia, per far rinascere la spiaggia di Bagnoli.
Arriva a metà della stagione balneare, e per ora rimane accumulata sul cemento della banchina che a sua volta aspetta di essere rimossa. Il viaggio della sabbia verso il mare dell’ex Italsider continua tra le ennesime tortuosità burocratiche. Prima
di essere «distribuita» ai lidi, occorre definire gli ultimi dettagli del contratto tra la ditta che ha vinto l’appalto per il ripascimento (De Vizia) e la società commissionaria (nel caso specifico Sviluppo Italia). Lunedì, al massimo martedì, potrebbe cominciare l’operazione spiagge. Almeno per tentare di non perdere l’intera stagione balneare.


Il mare di Bagnoli rimane intanto, anche per questo weekend, non balneabile. Spiagge off-limits perché inquinate dagli «ipa», acronimo che sta per idrocarburi policromici aromatici. Questo nonostante l’Italsider sia stata chiusa 14 anni fa, nel 1993 l’ultima storica colata.
Da allora una lenta agonia per il quartiere che vorrebbe cambiare vocazione e diventare turistico. Il mare e le spiagge dovevano essere il simbolo del rilancio, ma anche quest’anno gli stabilimenti balneari hanno atteso e attendono la bonifica dell’arenile. Ieri sera i primi camion in arrivo dalla Puglia hanno scaricato, dal lato della colmata, il carico “preziosissimo” che verrà poi distribuito ai gestori degli stabilimenti che da due anni sono stati costretti a chiudere oppure a coprire la sabbia “ammalata”, agli idrocarburi, con pedane che evitassero ogni tipo di contatto con le persone.

Gli «ipa» rilevati dall’Icram (Istituto di ricerca che lavora per l’Istituto superiore della sanità) rivelano che la concentrazione di veleni è da 4 a 7 volte superiore ai limiti compatibili con la salute. La pericolosità consiste nell ‘effetto cancerogeno delle sostanze che sono il prodotto della combustione di carbone e petrolio. Il ministero dell’Ambiente, attraverso Sviluppo Italia, ha redatto il progetto di bonifica già finanziato con 122 milioni di euro che prevede anche la rimozione della colmata a mare per ripristinare la linea di costa e restituire finalmente mare e spiaggia ai napoletani.


Per la colmata, entro la prossima settimana dovrebbe essere firmato il secondo accordo di programma. Rimane in piedi la destinazione di Piombino per parte dei materiali da rimuovere, ma proprio nel Comune toscano è stato organizzato un referendum per impedire di ricevere i fanghi. ma l’operazione dovrebbe comunque andare in porto, anche perché fortemente voluta dal ministero stesso.

L’obiettivo finale rimane il ripristino della linea di costa, secondo quanto previsto dal Piano urbanistico del Comune. I camion carichi di sabbia arrivati ieri a Bagnoli sembrano aver aperto il varco giusto. Mai come stavolta, agosto sembra il mese decisivo».

Paolo Russo – «Il Mattino» del 28-7-07

Scritto da il 29.7.2007. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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