BAGNOLI: NO AI PREGIUDIZI, PRIORITÀ ALLA SALUTE PUBBLICA

Nelle prossime settimane la città di Piombino sarà chiamata ad assumere una decisione di portata storica per tutta la Val di Cornia: l’operazione “Fanghi di Bagnoli” è la scelta più rilevante per il nostro territorio, probabilmente dal dopoguerra ad oggi. Si tratta principalmente di una imponente operazione di bonifica ambientale, sia per la città partenopea che per Piombino. Riportiamo a seguire un intervento dell’onorevole Silvia Velo sull’argomento ed un esempio concreto di quanto questa vuole dire tratto da un comunicato della “lista civica per la tua città” che chiede garanzie per la salute di tutti e non politicizza l’operazione.

«Il nostro porto – commenta l’Onorevole Silvia Velo – è situato in un SIN (sito inquinato di interesse nazionale) che necessita delle relative opere di bonifica, attraverso la realizzazione di vasche di colmata che debbono essere riempite per trasformarle in piazzali di stoccaggio. Per il riempimento delle vasche non è sufficiente il materiale che risulterà dagli escavi dei nostri fondali; sarà invece necessario reperire altro materiale che comunque dovrebbe essere costituito da sedimenti derivanti da altri porti. L’operazione Bagnoli non è altro quindi che l’anticipazione di un intervento che avremmo dovuto comunque affrontare. A Piombino non arriveranno sedimenti pericolosi; i materiali saranno controllati dagli enti preposti sia in partenza che in arrivo e in parte confluiranno direttamente in vasca, in parte saranno pretrattati da un impianto, che realizzerà la TAP, prima di esser conferiti in vasca ed utilizzati per il sottofondo stradale della SS 398. Si può affermare quindi che, grazie anche alla costituzione di una Task Force tecnica che si occuperà della gestione di tutta l’operazione in ambito locale, ci sono le massime garanzie.

Sono comprensibili le preoccupazioni della popolazione sui rischi ambientali e i dubbi dei residenti di quelle zone che vivono già ora una condizione di disagio per la presenza della discarica. A questi timori, alle molte perplessità emerse dovranno essere date risposte chiare e certe. Tuttavia – contina Silvia Velo – mi sento di affermare che le sorti di questo territorio stanno a cuore soprattutto al Sindaco Anselmi che si sta facendo carico con grande senso di responsabilità di una decisione così impegnativa. È bene inoltre sottolineare che avere a cuore le sorti del territorio significa lavorare con determinazione perché si realizzino le condizioni per uno sviluppo duraturo che possa dare ai giovani, alle imprese, ai lavoratori nuove opportunità. Per questo è determinante la crescita del porto. L’operazione Bagnoli consente una straordinaria accelerazione alla realizzazione di questo obiettivo, con tempi enormemente più brevi di quelli che avremmo potuto immaginare fino a pochi mesi fa. Si completeranno infatti le vasche necessarie per la bonifica, si realizzeranno piazzali per lo stoccaggio delle merci con una superficie di 4 volte maggiore di quella attuale e infine si completerà la SS 398.

Spero quindi – conclude il deputato – che si svolga un dibattito serrato in cui le istituzioni siano incalzate a fornire tutte le garanzie necessarie, ma anche un dibattito in cui le forze politiche, economiche e sociali, i cittadini singoli e associati affrontino la questione liberi da pregiudiziali contrapposizioni di parte. In una fase in cui gli italiani sentono crescere sempre più il loro distacco dalla politica, il segnale di serietà che arriverebbe da una discussione non ideologica ma concentrata sul merito sarebbe apprezzato da tutti come prova di maturità politica».


Un esempio di cosa vuole esprimere l’Onorevole Velo pensiamo che si possa riassumere in un comunicato della Lista civica “Per la tua città” che partecipando, in modo propositivo alla IV Commissione consiliare allargata di mercoledì primo agosto, ha chiesto l’immediata discussione e la messa a verbale di un documento sulle “garanzie” per l’operazione “fanghi di Bagnoli”.

«La Commissione – ha commentato la signora Graziella Guglielmi – ha ritenuto di non accogliere la nostra richiesta e di spostare la discussione alla prossima riunione che si terrà presumibilmente entro i primi 10 giorni di agosto. Da parte nostra siamo invece convinti della necessità di impegnare Istituzioni, Associazioni e Cittadini ad un esame stringente nei tempi più brevi il tema più importante che la Città è chiamata ad affrontare da molti decenni».

I punti che la lista civica ha chiesto di discutere, e che sono stati condivisi anche da molti piombinesi, sono i seguenti:

1. immediata costituzione di un tavolo di confronto permanente, presieduto dal Presidente della IV Commissione e composto dai Gruppi Consiliari, dalle Associazioni Ambientaliste, dai Partiti Politici e dalle Associazioni di Categoria, integrato dai tecnici comunali, regionali e ministeriali che il tavolo riterrà opportuno sentire;

2. il tavolo permanente riferirà al Consiglio Comunale in plenaria con cadenza mensile
3. niente fanghi e/o rifiuti e/o materiale di colmata di provenienza non locale prima che le vasche di colmata in area portuale siano costruite e collaudate,
4. nessun arrivo di materiale, comunque qualificato, prima che la piattaforma TAP o altro tipo di impianto sia costruito, collaudato e giudicato idoneo a trattarli,
5. nessun stoccaggio temporaneo di fanghi e rifiuti; fanghi e i rifiuti non devono essere stoccati nelle aree industriali in concessione alle Acciaierie,
6. i fanghi e i rifiuti non devono essere stoccati nelle aree protette con provvedimento regionale nella zona di Pontedoro,
7. le analisi devono essere effettuate da una autorità indipendente e non solo da parte dall’ICRAM, organo del Ministero dell’Ambiente, già deciso a mandarci i rifiuti; il tavolo individuerà entro 30 giorni l’autorità indipendente di controllo dei materiali,
8. eventuale costruzione di un pontile dedicato allo sbarco del materiale di provenienza Bagnoli solo dopo l’esito positivo degli studi delle correnti e dei movimenti delle sabbie, con tutela totale della costa,
9. no ai rifiuti già caratterizzati come pericolosi, (punto che si intende non cancellare dal verbale)
10. indennizzi notevolmente più congrui di quelli ipotizzati nell’accordo quadro (quello ad oggi conosciuto) assolutamente certi e gestiti in autonomia dal Consiglio Comunale di Piombino secondo i reali bisogni della città,
11. tutela integrale delle iniziative e delle strutture turistiche da tempo presenti sulla Costa Est,
12. individuazione di una task force formata da tecnici del Comune e/o contrattati ad hoc dal Comune che accompagni costantemente i lavori del tavolo stesso,
13. assunzione delle decisioni da parte del tavolo solo su progetti esecutivi per tutti i singoli interventi, a qualunque fase riferibili e non su pre-progetti, progetti di massima o qualunque altro documento genericamente definibile come “tecnico”.

Scritto da il 3.8.2007. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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