CAMPIGLIA: 686 SI’ AL BORGO NOVO, MA CON ALCUNI DUBBI
Sono state consegnate al sindaco Silvia Velo 686 firme raccolte da cittadini campigliesi a sostegno del progetto della Residenza turistico alberghiera “Borgo Novo” prevista in località Fonte di Sotto a Campiglia. Ma ci sono alcuni dubbi in proposito…
Le ragioni che spingono la popolazione locale, ma anche turisti, ospiti, e abitanti di centri vicini a difendere il progetto sono la convinzione che esso sia rispettoso del paesaggio e rappresenti una grande opportunità per consolidare lo sviluppo turistico di qualità.
Appartengono ad un panorama sociale del tutto trasversale i firmatari, ce hanno trovato i moduli per le firme nei negozi del centro storico, iniziativa intrapresa da un gruppo che si è definito “comitato spontaneo”. Si leggono i nomi di persone di età, professione e titolo di studio disparati riuniti nell’intento di far proseguire per la sua strada la realizzazione del Borgo Novo.
Nella lettera d’accompagnamento agli autografi arrivata al sindaco Velo, il comitato per il sì auspica che queste firme “arrivino e vengano anch’esse prese in considerazione dal ministro Rutelli insieme ai progetti architettonici valutati e approvati a loro tempo da tutti gli organismi competenti. In questi organismi – scrive il comitato del sì – tutta la popolazione pone la propria fiducia affinché siano rispettate nella loro completezza le caratteristiche del paesaggio”.
“Queste nostre firme – spiegano i cittadini favorevoli alla Rta – intendono difendere un progetto che nel rispetto del paesaggio apporta un contributo importante alla valorizzazione turistica del paese anche in previsione dei flussi che aumenteranno con l’inaugurazione della Rocca”.
BENESPERI: UNA PRECISAZIONE SULLE RTA A CAMPIGLIA
«In merito alla realizzazione a Campiglia M. di una Residenza Turistica Alberghiera – Paolo Benesperi – denominata la Fonte di Sotto la Sindaca di Campiglia M. ha rilasciato il giorno 4 Settembre 2007 la seguente dichiarazione: “…La collocazione della previsione urbanistica è stata scelta e sostenuta da illustri urbanisti, Italo Insolera e Carlo Melograni negli anni Ottanta e nel 1995 da Romano Viviani, che l’ha confermata nel piano regolatore generale approvato quell’anno. Sono pareri che mi confortano…”.
Si afferma dunque che quella previsione fu, prima che in ogni altro strumento, inserita nel PRG di Campiglia M., parte dei Piani Regolatori Coordinati della Val di Cornia elaborati, adottati ed approvati dai Comuni negli ultimi anni ’70, primi anni ’80.
Poiché quei Piani Coordinati furono gestiti politicamente da un Comitato politico che io stesso presiedevo mi permetto rettificare l’informazione:
1. L’arch. Italo Insolera non ha mai assunto alcuna responsabilità nell’elaborazione di quei Piani;
2. Una previsione come quella di cui si parla non è mai stata inserita in quei Piani perché quegli stessi Piani hanno fatto scelte assolutamente differenti;
3. Il Piano di settore del il turismo del maggio 1978 diceva testualmente: “..é opportuno adottare una normativa che consenta la realizzazione di due strutture alberghiere a Campiglia M. e una a Suvereto, aggirantesi ciascuna su una dimensione di 25 camere già prima dell’approvazione dei piani Particolareggiati dei due centri storici…”;
4. Nella Relazione al Piano Regolatore Generale di Campiglia M. si poteva leggere: “…nel territorio del Comune di Campiglia M. si prevede la razionalizzazione delle attrezzature ricettive esistenti (specialmente nel centro storico del capoluogo dove sarà possibile, secondo quanto previsto dal relativo piano particolareggiato recentemente adottato, anche la ristrutturazione ad albergo di alcuni edifici esistenti) e la creazione di un campeggio immediatamente a valle del capoluogo..”;
5. La tipologia Residenze Turistiche Alberghiere allora non esisteva essendo entrata nella legislazione molto dopo.
Ricordo inoltre che il primo atto compiuto in quella stagione di pianificazione urbanistica fu l’approvazione delle Varianti Riduttive, chiamate Varianti Tampone, per mezzo delle quali vennero stralciati dalle previsioni dei Piani vigenti più di due milioni e mezzo di metri cubi soprattutto di edilizia residenziale-turistica. Come si vede si può fare molto, basta avere le idee chiare, assumersi le responsabilità ed essere coerenti.. Dal 1995, insomma, si sarebbe potuto tranquillamente rivedere una previsione che pare, i dubbi sono legittimi, incoerente con gli indirizzi della legislazione regionale ed anche con i contenuti del piano strutturale, in elaborazione per anni, recentemente approvato che si dichiara contrario alla costruzione di nuove residenze turistico alberghiere».