I FANGHI DI BAGNOLI ARRIVANO ANCHE A CAMPIGLIA
Mercoledì 12 settembre, presso la sala consiliare del comune di Campiglia Marittima, al termine della seduta ordinaria del consiglio comunale, durante una seduta straordinaria in forma aperta,
si è parlato dell’accordo di programma per gli interventi di bonifica marino-costieri presenti all’interno dei siti di bonifica d’interesse nazionale di Piombino e Napoli Bagnoli-Coroglio. Presente anche il sindaco di Piombino Anselmi e il segretario della federazione Ds Val di Cornia-Elba, Tortolini.
Le amministrazioni comunali della Val di Cornia hanno infatti, da alcune settimane promosso una serie di incontri al fine di informare la cittadinanza sulle ragioni che le vedono favorevoli all’accordo tra Piombino e Bagnoli, e per rispondere alle numerose perplessità che hanno portato nei mesi scorsi alla formazione di un comitato no fanghi.
Il sindaco di Campiglia prima di lasciare la parola a quello di Piombino, ha dato inizio alla discussione fornendo una lettura politica dell’operazione, nella quale ha ricordato la grande occasione di sviluppo del territorio che tale accordo comporta, pur riconoscendo che ci sono delicatissime questioni gestionali che impegneranno regione, provincia e comune.
Anselmi si è detto fiero di misurarsi con la collettività e di partecipare a un dibattito maturo su una questione tanto importante. Ha iniziato la sua esposizione ricordando come la posizione geografica dell’Italia renda i porti particolarmente importanti per lo sviluppo del paese e che è quindi inevitabile compiere dei lavori di ampliamento al fine di rendere anche il porto di Piombino un punto strategico per l’economia regionale e nazionale. Tuttavia assicura che le operazioni che ne seguiranno non metteranno in discussione il modello di sviluppo previsto per il territorio e quindi non creeranno una crisi nel settore turistico. Una delle obiezioni all’operazione, riguarda infatti il passaggio di due navi al giorno dal golfo di Follonica, che dovranno trasportare i materiali provenienti da Bagnoli e in molti si dicono preoccupati sulla possibilità che ci possano essere delle perdite. Anselmi ha ricordato che da sempre in tale area marittima transitano navi che trasportano materiali pericolosi per la presenza delle acciaierie, dell’Enel e della Tioxide e che per questo non si può pensare che l’arrivo di due navi in più possa stravolgere il livello di inquinamento della costa est. Circa la qualità dei materiali che dovranno arrivare, il sindaco assicura che i loro livelli di inquinamento sono al di sotto dei parametri previsti dai commi 996 e 997 della legge finanziaria 2007. Riconosce che per il riempimento delle vasche di colmata potrebbe essere utilizzato anche il materiale prodotto dalla Lucchini, ma sottolinea che per il suo effettivo utilizzo dovrebbero passare anni ed inoltre manca la certezza che, in seguito alle dovute analisi, questo risulti effettivamente adatto per tale operazione.
L’altra questione che suscita nella cittadinanza perplessità è quella della copertura finanziaria; c’è il timore che i soldi stanziati dal governo non arriveranno per intero lasciando così Piombino con un’opera infrastrutturale, come la costruzione del porto, a metà. Anselmi ricorda che non si può pretendere che il governo assegni la completa copertura finanziaria dell’operazione (si parla di circa 688ml di euro), ma si dice fiducioso sul completamento del progetto.
Tortolini ha reso merito ai sindaci della val di cornia per la loro scelta di rimandare la firma dell’accordo mentre critica il comitato no fanghi il quale, rifiutando il confronto pubblico in sede di consiglio comunale, punterebbe a una scelta di campo, che a suo dire non sarebbe giusta. In sintonia con Anselmi ribadisce che non si tratta di un’operazione nociva per i cittadini, anche perché dice “è una follia pensare che ministri e sindaci vogliano farci ammalare”.
Di parere diverso il consigliere comunale di Rifondazione comunista Checcoli che chiede per quale motivo, se i fanghi non superano le soglie di inquinamento previste dalla legge, non rimangono a Bagnoli per poi essere usati per il riempimento delle vasche di colmata che anche lì verranno costruite, senza spendere ingenti quantità di denaro per il loro trasporto a piombino. Bruschi di Legambiente rincara la dose sostenendo che i problemi dei rifiuti non si risolvono in questo modo, spendendo milioni di euro per portare dei materiali che sono reperibili in loco. Inoltre si dice dubbioso sull’attendibilità dei dati che certificano il livello d’inquinamento di tali materiali, considerando che tali analisi provengono da un laboratorio nato all’interno di Bagnoli Futura.
Purtroppo, nel corso del dibattito non si è entrati nel merito delle questioni gestionali e tecniche relative all’operazione.
Comunque, la discussione tra amministrazioni pubbliche, cittadini e comitati rimane aperta in vista della chiusura dell’accordo, prevista per ottobre; la prossima settimana, lunedì 17 settembre alle 16,30, il sindaco Anselmi parteciperà ad un assemblea pubblica a San Vincenzo presso gli spazi della Sala Esposizioni “Palazzo della Cultura” in Piazza Mischi.
E. Petrocchi