FANGHI, FIRMATO L’ACCORDO BAGNOLI-PIOMBINO
E’ stato firmato oggi 21 dicembre a Roma nella sede del Ministero dell’Ambiente l’accordo di programma quadro per gli interventi di bonifica nei siti di Piombino e Napoli. Complessivamente nell’area piombinese sono stati individuati interventi che, tra pubblico e privato, muovono un valore di 681 milioni di euro.
Presenti alla firma i ministri Alfonso Pecoraro Scanio (ambiente), Luigi Bersani (sviluppo economico), Fabio Mussi (Università e Ricerca), e i rappresentanti delegati alla firma del ministero delle Infrastrutture (arch. Gaetano Fontana) e della presidenza del Consiglio dei Ministri. Per la regione Toscana l’assessore all’ambiente Annarita Bramerini e poi i Comuni interessati con il sindaco di Napoli Rosa Russo Iervolino e il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, Giampaolo Pioli per il Circondario della Val di Cornia, le province di Napoli e di Livorno, i presidenti delle Autorità portuali di Piombino e di Napoli, di Bagnolifutura spa. Un accordo di grande rilievo nazionale quindi, condiviso da 17 soggetti, che, nella sua versione definitiva, ha accolto “in toto” gli emendamenti richiesti dalla giunta regionale nella seduta di mercoledì scorso.
L’intesa firmata, oltre ad evitare il trattamento e lo stoccaggio della colmata di Bagnoli, prevede che il trasferimento inizi solo dopo che l’Autorità portuale di Piombino avrà definito ed adottato il nuovo piano regolatore. Questo sia per rispettare la legge regionale n.1 sulla pianificazione territoriale, sia per avere garanzie sulla tutela della costa fino al Golfo di Follonica.
Il porto di Piombino, al termine delle tre fasi di lavori, sarà ampliato di circa 36 ettari, con la realizzazione di vasche contenitive per un volume totale di 6 milioni e 800 mila metri cubi. Queste serviranno sia per i materiali risultanti dal dragaggio di Piombino, sia per quelli che derivano dal dragaggio e dalla colata di Bagnoli, tuttavia l’accordo garantisce la priorità ai materiali provenienti dall’area livornese. Altro aspetto importante collegato all’ampliamento sarà l’allontanamento dalla città dei depositi di carbone e della cokeria Lucchini, spostati in una delle aree oggi da bonificare. Come la Regione aveva chiesto, ogni intervento seguirà il normale iter procedurale e non vi saranno autorizzazioni in deroga ad eccezione di quella per la realizzazione della strada statale n.398, che collegherà l’Aurelia con la nuova area portuale.
«La Toscana non si è tirata indietro – ha detto l’assessore regionale alla tutela ambientale Anna Rita Bramerini, delegata dal presidente Martini a firmare l’atto – ma ha ottenuto le garanzie necessarie per tutelare il suo territorio ed i suoi cittadini. Le modifiche apportate al testo garantiscono alla città di Piombino ed alla Provincia di Livorno importanti strumenti di sviluppo. Adesso si apre una nuova fase, che tutti i soggetti coinvolti devono continuare a gestire con coerenza, impegno e spirito di collaborazione per ‘dare le gambe’ a questo accordo».
«Piombino torna a inscrivere il proprio nome tra le vicende del paese – ha detto il sindaco di Piombino Anselmi– e lo fa con un’intesa portuale che apre la strada a ulteriori sviluppi di grande importanza per il territorio. Negli interventi dei ministri è stata evidenziata la positività di un’operazione basata sulla buona pratica del riuso di materiali, tutt’altro che dannosa dal punto di vista ambientale. Bersani in particolare ha parlato di Piombino e della necessità di procedere alla realizzazione del secondo accordo, sul quale inizieremo a lavorare già da gennaio. Soddisfazione anche da parte del ministro Fabio Mussi, che ha definito positivamente la partecipazione ai progetti di sperimentazione e di ricerca in materia di disinquinamento».
Secondo quanto firmato oggi, quindi, da gennaio inizieranno le prime operazioni che porteranno al completamento degli interventi previsti nella prima fase entro l’aprile 2012. Per quella data, salvo imprevisti, saranno arrivate a Piombino risorse per 272,5 milioni di euro e i 2 milioni di metri cubi di materiali da Bagnoli, derivanti dalla rimozione della colmata (1,3 milioni di mc) e dai sedimenti non pericolosi della bonifica dei fondali antistanti (720 mila mc). Inoltre sarà realizzato il rimarginamento delle vasche di raccolta 1 e 2, che sono già in corso di realizzazione e il loro retromarginamento, insieme al molo di protezione foranea. Per quella data è prevista la realizzazione del prolungamento della 398 da Montegemoli fino al porto, a cura del Comune di Piombino. Sempre il Comune si farà carico della bonifica delle are pubbliche di Città Futura e dell’ex discarica Poggio ai Venti, per la quale potrebbe rendersi necessario l’uso di un impianto di vagliatura e lavaggio dei materiali.
Il testo firmato oggi prevede altri aspetti fondamentali per garantire la trasparenza nelle procedure e con essa una maggiore sicurezza per i cittadini: è stato garantito il rispetto delle normative ambientali nel trasferimento della colmata di Bagnoli, inoltre entro quattro mesi dovrà essere firmato un accordo tra Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell’ambiente, enti locali ed aziende obbligate alla bonifica del sito di Piombino per la riqualificazione industriale dell’area e per utilizzare i 60 milioni di euro già messi a disposizione dal Ministero dello sviluppo economico. Entro lo stesso termine si dovrà poi stabilire un protocollo di gestione per i rifiuti speciali prodotti dalle aziende locali, che saranno trattati secondo quanto previsto dalla legge regionale del 1999 e cioè utilizzati come materiali inerti.
Infine la garanzia sulla copertura finanziaria degli interventi: i 272 milioni di euro necessari per coprire la prima fase sono già stati individuati, mentre il Ministero per l’ambiente si impegnato a garantire finanziamenti nel caso in cui le aziende private obbligate alla bonifica (e quindi chiamate a coprire una parte dei costi) non paghino ed avviino procedimenti legali.