CAMPIGLIA: BORGO NOVO DOPO IL CONVEGNO DI GROSSETO
A gentile richiesta pubblichiamo un comunicato del Comitato per Campiglia riguardante i risultati del recente convegno grossetano dal titolo “L’albergo non è una casa. Nuove forme di speculazione edilizia”.
«Il Convegno di Grosseto del 19 gennaio 2008 “L’albergo non è una casa. Nuove forme di speculazione edilizia”, ha messo a punto un ampio e ben documentato quadro conoscitivo delle R.T.A. (Residenze Turistiche Alberghiere) e C.A.V. fasulle, cioè non strutture turistiche ma abitazioni private.
Dalle relazioni della Guardia di Finanza è emersa la vastità del fenomeno. Si tratta di vere e proprie speculazioni edilizie che per soddisfare bisogni immediati determinano, nella distruzione del paesaggio, un grave reato contravvenendo all’articolo 9 della Costituzione che ne impone la tutela.
L’importanza del paesaggio, inteso come testimonianza di civiltà e memoria di un popolo, è stato uno dei temi centrali del convegno per la difesa del patrimonio naturale, identità stessa di una collettività e, al tempo stesso, una ricchezza insostituibile per sviluppare un turismo di qualità.
Le lottizzazioni di R.T.A. e C.A.V. fasulle comportano danni, truffe e reati che, a differenza di quanto emerso dal Convegno di Campiglia dell’ottobre scorso, possono e devono essere stoppati in una fase preventiva, coinvolgendo tutte le parti in causa: dal notaio al costruttore, dal mediatore all’acquirente, e soprattutto i tecnici del Comune. Si tratta quindi di vigilare in fase preventiva e non, come promesso dal Sindaco di Campiglia, ad operazione conclusa.
E’ apparso chiaro, infatti , che per contrastare eventuali speculazioni edilizie e i problemi che ne seguirebbero, il Comune deve pretendere un piano aziendale che dimostri la reale imprenditorialità dell’attività di ricezione turistica. Piano che nel caso di “Borgo Novo” il Comitato per Campiglia aveva richiesto senza ottenere risposta. In conclusione si deve dimostrare che si tratta di una vera impresa alberghiera che non può essere sostituita dalla ditta costruttrice o da un amministratore di condominio.
Il turismo italiano, e in particolare quello toscano, dovrà basarsi sulla ’bellezza certificata ’, e sulla ‘qualità ‘, per competere con altri paesi che hanno fatto la scelta del turismo di massa a bassi prezzi. L’impresa turistica moderna deve programmare quindi nuove e più interessanti proposte turistiche. In quest’ottica la realizzazione di R.T.A. e C.A.V. fasulle determina un danno notevole non solo al sistema turistico ma anche ambientale in quanto sottrae aree pregiate al turismo.
Il sindaco Silvia Velo, nel corso del Convegno di ottobre, ha ribadito ancora una volta che deve dare certezza del diritto al lottizzante. Dopo il Convegno di Grosseto c’è da chiedersi: chi si interessa della tutela del diritto dei cittadini, della tutela del paesaggio e della tutela delle casse del Comune ?
Il Comune di Campiglia ha tutte le carte in regola per un’offerta turistica moderna ed estesa per tutto l’anno, visto che il territorio è ricco di boschi, scavi archeologici, rocche medievali, monumenti, un tessuto agricolo produttivo, terme oltre che il mare a due passi.
Il Comitato ritiene che questa nuova offerta turistica si potrà realizzare solo abbandonando scelte urbanistiche di gran lunga superate a livello culturale, ambientale e paesaggistico, come è il caso della presunta R.T.A. ‘Borgo Novo’ e riducendo la distruzione del paesaggio effettuata da un ciclo economico grossolano come è oggi la coltivazione di cave destinate per la maggior parte a ricavare inerti. Solo così si potrà avviare quella innovazione turistica che per tutto il Convegno è stata individuata come unica alternativa all’abbassamento qualitativo, in atto da anni, nei Comuni di Campiglia, Piombino e San Vincenzo».
Comitato per Campiglia
MARTINI: «SUL PAESAGGIO OCCORRE UN’ALLEANZA ISTITUZIONALE»
Firenze. “Un’efficace tutela del paesaggio ha bisogno di un’alleanza
istituzionale, dal governo centrale alle Regioni, ai Comuni. Da soli né lo Stato,
né le Regioni, né i Comuni possono farcela”. Lo ha detto Claudio Martini,
presidente della regione Toscana, nel corso del suo intervento al convegno
“Ambientalismo del fare” promosso dal Pd a Firenze.
“Sul tema del paesaggio assistiamo ad un dibattito nazionale non documentato
e privo di rigore. Per questo ho proposto al Pd di organizzare una sede di
confronto nazionale seria, rigorosa, scientifica per fare il punto sulle politiche di
tutela e di valorizzazione in corso, per valutare ciò ! che funziona e ciò che invece
deve essere modificato.
In proposito il presidente della Regione Toscana ha avanzato tre proposte.
La prima: “L’urgenza di un dibattito nazionale diverso, basato su un reale quadro
conoscitivo e non sui talkshow e sulle campagne mediatiche – ha detto – La
Toscana è diventata un caso nazionale a partire dalla vicenda Monticchiello, ma
nessuno si ricorda, per esempio, che la Toscana è stata in prima linea contro i
condoni di Berlusconi o che siamo stati i primi a firmare l’intesa sul Codice del
paesaggio”.
La seconda proposta di Martini: non affrontare il tema del paesaggio in maniera
isolata dal governo del territorio. “Il nodo di questo Paese è la sua arretratezza e
lo scarso dinamismo. Credo che ogni settore debba dare il proprio contributo:
dalla sanità al turismo, ma anche il paesaggio deve contribuire in maniera
corretta e sostenibile allo sviluppo. Dobbiamo certo comba! ttere la speculazione
ma anche superare ogni visone statica e conservativa del paesaggio”.
La terza proposta è centrata sull’alleanza tra i diversi livelli istituzionali. “Su
questa partita si vince solo se c’è un alleanza tra Governo, Regioni, Comuni e
non una rigida gerarchizzazione. Lo Stato da solo non può garantire la tutela del
paesaggio perché non ha le risorse né la copertura su tutto il territorio e gli
manca l’apporto della società civile. Le Regioni non possono farcela perché non
hanno una visione complessiva. Solo con un alleanza forte vera senza gerarchie
e senza conflitti si può attivare un efficace politica sia di tutela che di sviluppo”.
Remo Fattorini