FANGHI DI BAGNOLI: NUOVA ASSEMBLEA IL 15 FEBBRAIO
Il Comitato No fanghi organizza un’assemblea aperta a cui parteciperanno esponenti dell’Assise Cittadina per Bagnoli venerdì 15 febbraio alle ore 21 presso la sala del Perticale a Piombino.
«Nonostante la preoccupazione e l’opposizione di tanti cittadini (4500 firme in una settimana a ferragosto) – commenta il comunicato – nonostante la mobilitazione popolare espressa dal Comitato No fanghi, nonostante le stesse preoccupazioni e richieste di maggiori garanzie espresse dalla Regione Toscana, il Sindaco di Piombino ha prima respinto la richiesta di referendum consultivo negando la partecipazione dei cittadini a scelte fondamentali per il futuro del territorio e poi, a fine dicembre, firmato l’ennesimo Accordo di programma quadro che sostanzialmente nulla cambia rispetto ai precedenti e, di fatto, smentisce le stesse proposte di modifica richieste dalla Regione. Per far digerire meglio ai piombinesi l’amaro boccone si ipotizza la firma di un altro Accordo relativo alla bonifica di Piombino, ma di fatto per ora siamo solo nel campo delle buone intenzioni.
Dunque restano immutate le ragioni del Comitato contrarie al previsto traffico delle montagne di rifiuti industriali inquinati da Bagnoli a Piombino (400 km, due navi al giorno per diversi anni) con il conseguente inutile spreco di soldi pubblici, le incerte garanzie ambientali (mancano valutazioni ambientali tecniche e strategiche), nebulose prospettive di sviluppo per il nostro territorio legate a scarse garanzie finanziarie e quindi ai tempi di realizzazione di quanto previsto.
Resta anche la ferita prodotta dal no al referendum del Sindaco e del PD locale che, con arroganza e formalismi del tutto astrusi, vogliono impedire ai cittadini di esercitare un loro diritto fondamentale.
Per questo il comitato è ricorso alla magistratura, perché il referendum è un diritto dei cittadini non uno strumento che può essere gentilmente concesso da chi governa la città e perché la materia ha evidenti ricadute locali di cui anche un bimbo potrebbe essere consapevole (ma evidentemente non chi amministra Piombino).
Allora continua la mobilitazione contro un’operazione che, se attuata, avrà conseguenze solo negative per il nostro territorio impedendone fra l’altro, la necessaria bonifica. Perché infatti i rifiuti industriali da Bagnoli quando ne abbiamo più che a sufficienza qui a Piombino ?
Resta quindi la nostra proposta – conclude il comunicato – affinché ogni sito inquinato operi le sue bonifiche in loco e per questo abbiamo invitato a Piombino chi a Napoli si oppone a questa sciagurata operazione per un confronto di idee e proposte».