NASCE LA SINISTRA ARCOBALENO IN VAL DI CORNIA
Con il motto «Pace, lavoro, ambiente e diritti» è stato approvato il documento dall’Assemblea Costituente della Sinistra Arcobaleno, che si è tenuto venerdì 22 febbraio 2008 presso l’auditorium del Centro Giovani di Piombino, con la quale prende avvio la campagna elettorale per le elezioni politiche del 13 e 14 aprile 2008.
Per l’Arcobaleno di Piombino e della Val di Cornia, è stato costituito un Coordinamento di cui fanno parte Vania Bianchi, Gregorio Moretti, Beatrice ferrante, Marco Chiarei, Nicoletta Bracci, Rossano Pazzagli, Roberta Fabiani, Mario Gottini, Ilio Benifei.
Leggiamo insieme le argomentazioni del documento.
PACE, LAVORO, AMBIENTE E DIRITTI
«La sfiducia al governo Prodi da parte dei centristi Dini e Mastella sommata all’effetto destabilizzzante generato dal Partito Democratico, ha posto fine all’esperienza dell’attuale governo che, pur in mezzo a mille difficoltà, ha cercato di avviare un processo di risanamento e di rilancio del nostro Paese. Il PD ha unilateralmente deciso di porre fine anche alla stagione dell’Unione, al grande sforzo di congiunzione di culture e sensibilità diverse culminate in un programma ambizioso di governo che oggi è stato negato e rinnegato.
Noi dovremo dispiegare un’azione capillare per illustrare il nostro programma che sarà basato sui principì di uguaglianza, giustizia, libertà; sulla pace ed il dialogo di civiltà. L’Italia moderna, nata dalla Costituzione repubblicana, democratica ed antifascista, ha bisogno di una sinistra politica rinnovata, forte ed unita. Il mondo chiama a nuove culture critiche che conservano la memoria del passato e tengono lo sguardo al futuro. Dobbiamo mettere al centro della nostra proposta, con grande chiarezza, il valore del lavoro e del sapere; la centralità dell’ambiente; la laicità dello Stato; la grande attenzione verso i giovani e le donne, con una critica serrata ai modelli patriarcali e maschilisti. La globalizzazione liberista ha prodotto una doppia svalorizzazione: del lavoro umano e delle risorse naturali.
Mettere al centro della Sinistra/l’Arcobaleno l’ambiente e il lavoro rappresenta il cuore di un pensiero nuovo, innato nella storia dei quattro partiti che si uniscono, che consente di dare una speranza; di coltivare in questo mondo la speranza umana; di dare risposte innovative e centrate sul principio della solidarietà, della responsabilità, della cultura civile, alle sfide ed emergenze che viviamo. Ciò comporta innanzitutto alzare la qualità del lavoro, combattere senza ambiguità il precariato abolendo la legge 30 come era scritto nel programma dell’Unione. La sinistra rinnovata riconosce nei cambiamenti climatici una priorità assoluta nell’azione di ogni governo, nazionale e del territorio, in quanto elemento su cui basare scelte sull’economia, sul futuro industriale produttivo e sugli stili di vita dei cittadini.
Per questa semplice ragione la Sinistra Arcobaleno considera negativamente ogni tentativo di offuscare questa priorità dietro slogan che evocano un distorto concetto di modernizzazione. Riteniamo importante la difesa e il rinnovamento dello Stato sociale, la lotta alle aggressioni del territorio per scelte urbanistiche dissennate, la progettazione di una società attenta al consumo delle risorse, con un’economia non dissipativa ed ecologica ed una tecnologia più evoluta. E’ necessario riaffermare, con forza, che i beni comuni dell’umanità – con particolare riguardo all’acqua ed alla salute – devono avere una gestione pubblica e non possono essere privatizzati. La conoscenza deve crescere ed essere distribuita: impossibile senza la libertà della cultura, dell’informazione, della scienza e della ricerca.
La Sinistra/l’Arcobaleno che vogliamo è della pace. Lo spirito della guerra minaccia l’umanità. Riappare di nuovo la corsa al riarmo: cresce vertiginosamente – anche nel nostro Paese – la spesa per armamenti convenzionali, chimici, batteriologici, nucleari. La pace che ha visto scendere in campo il più grande movimento di massa del dopoguerra, particolarmente in occasione della guerra irakena, è possibile in un mondo multipolare. Dobbiamo fare emergere – a differenza di chi non vuole che di questi temi si parli in campagna elettorale, mentre è in atto un vergognoso attacco alla L.194 – che la laicità dello Stato non è un bene negoziabile.
Uno Stato laico è l’unica garanzia al riconoscimento delle libertà individuali soprattutto in materia di sessualità e credo religioso; crea le condizioni sociali ed istituzionali per rendere effettivi i diritti e le scelte libere di tutte e di tutti. Mentre i temi all’ordine del giorno sembrano essere “ autorità, governabilità,decisione” noi, al contrario, dobbiamo contribuire al rinnovamento del sistema politico e delle forme della partecipazione democratica. Rilanciare la questione morale, riformare la democrazia e la politica vuol dire nutrire di valori un progetto di società. Tutto ciò deve dispiegarsi attraverso un’attenta scelta delle liste aperte alla società civile, ai giovani, alle donne; una larga partecipazione, come metodo.
Sul nostro territorio è presente un largo tessuto democratico e partecipativo che trova accoglienza in associazioni e movimenti verso i quali occorre rivolgersi chiedendo apertamente se vogliono partecipare attivamente al rafforzamento ed alla costruzione di una Sinistra/Arcobaleno unita, attraverso una discussione aperta e libera sulle idee, gli obiettivi, i programmi, le forme di organizzazione e di rappresentanza. Il percorso di unità della Sinistra Arcobaleno si è trovato a fare i conti con tempi ridottissimi scanditi dall’appuntamento elettorale. Il nostro è un progetto politico, propositivo e di governo.
Questo di stasera è un contributo per una campagna elettorale difficile schiacciata tra un’informazione superficiale ed una comunicazione ormai bipolarizzata. Lo spazio che la Sinistra saprà ritagliarsi dovrà fare i conti con questa realtà avendo infine ben presente che l’Italia ha bisogno proprio di una Sinistra forte capace di dare equilibrio e spinta innovatrice ad un paese ancora incerto sul proprio futuro».