A PIOMBINO L’UNICA SUPER CENTRALE A BIOMASSE
Il consiglio regionale della Toscana ha approvato la mozione presentata da Mario Lupi capogruppo dei Verdi nei confronti dell’opportunità della nuova centrale a Biomasse. Con il motto « meglio 100 centrali a biomasse da un megawatt che una da 100» la regione di fatto da lo stop ai numerosi progetti di centrali a biomasse ancora da approvare in Toscana. Di fatto l’unica ad oggi in costruzione è quella di Piombino “frettolosamente” autorizzata dalla Provincia di Livorno e dal Comune. E da più parti ci sono pressioni perchè anche questo progetto venga ridiscusso.
A giugno quindi, a meno di passi indietro dell’ultim’ora, l’elettricità dall’olio vegetale grazie alla costruzione della centrale elettrica a biomasse liquide da 22 megawatt, targata Seca Srl (zona industriale di Montegemoli) come sempre a Piombino. Sarà la prima, e probabilmente l’unica, in Toscana di queste dimensioni, tra le poche in Italia: una da 22 MW è in funzione a Monopoli, in Puglia, e un’altra lo sarà, a breve, in terra marchigiana, in provincia di Ancona, con una potenza di 100 MW. Un investimento di 27 milioni di euro che è riconducibile a Sider Piombino, l’azienda dell’imprenditore piombinese Bruno Pietrini, che dalle costruzioni meccaniche si apre al business dell’energia.
Mario Lupi che ha presentato la mozione contro le grandi centrali a biomasse ha così commentato: «Esprimiamo grande soddisfazione per l’approvazione stamani in Consiglio Regionale della mozione da noi presentata sulla centrale elettrica alimentata a olio di palma prevista a Piombino – ha dichiarato Mario Lupi capogruppo VERDI per l’Unione in Regione Toscana . Visto che siamo proprio nella fase di discussione del PIER (Piano Energetico Regionale), ora in Sesta Commissione e poi in aula, è molto importante che questo indirizzo votato oggi venga recepito nel Piano ed è quanto mai attuale anche per altre possibili centrali in previsione su tutta la nostra costa tirrenica.
Ricordo – ha concluso Lupi – che il dispositivo finale della mozione chiede di:
– applicare una moratoria sull’avvio delle autorizzazioni o dei lavori per la costruzione di impianti energetici ad oli vegetali da filiera lunga nel territorio toscano, in prospettiva della definizione di un piano energetico, sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, nonché in salvaguardia delle grandi foreste pluviali e delle loro popolazioni,
– promuovere verso il governo nazionale iniziative che vadano nella direzione di disincentivare il ricorso agli oli vegetali da deforestazione sollecitando anche la riforma delle incentivazioni all’energia prodotta per mezzo delle biomasse a favore delle filiere cosiddette “corte”,
– promuovere azioni di cooperazione internazionale volte ad assicurare competitività economica e sociale ad attività locali sostitutive della deforestazione. – a recepire la direttiva europea n. 42/2001/CE e quindi ad applicare la Valutazione Ambientale Strategica nel quadro delle procedure autorizzative degli impianti alimentati da biomasse non legate a filiere corte».