NOTIZIE DALLA VAL DI CORNIA DELL’11 MARZO 2008
Vediamo insieme le notizie di oggi dalla Val di Cornia.
CIRCONDARIO: LAVORA LO SPORTELLO UNICO PER LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE
A un anno di distanza dall’avvio del Suap, lo Sportello unico per le attività produttive del Circondario della Val di Cornia, sono oltre 60 (n. 57 nel 2007 e n. 7 nel 2008) le pratiche presentate dai privati che vogliono investire nei Comuni della Val di Cornia.
Tra le attività per cui è stata avviata la domanda figurano gli investimenti delle grandi imprese come Lucchini Piombino S.p.A. ed Arcelor-Mittal. In campo commerciale c’è stato l’ampliamento del supermercato Unicoop del Tirreno a Salivoli, mentre nel settore artigianale, con il raddoppio del pip di San Vincenzo, sono molte le domande presentate all’ufficio per chiedere l’apertura di nuove attività professionali, con annessa costruzione dei capannoni. Dal punto di vista turistico, sono numerose le richieste che riguardano le attività di agricampeggio.
Allo sportello Suap viene presentata la “domanda unica”, perché spetta all’ufficio del Circondario valutare la documentazione e richiedere i permessi necessari agli Enti terzi (Vigili del Fuoco, Arpat, Provincia. Soprintenda per i beni paesaggistici, Asl, uffici edilizia dei Comuni etc.). Per gli utenti significa un importante risparmio di tempo, dal momento che non bisogna più richiedere i singoli pareri, e di denaro (ad esempio, servono soltanto 2 marche da bollo, una da apporre sulla domanda l’altra sull’autorizzazione rilasciata dall’ufficio). Non solo: l’utente ha soltanto un ufficio di riferimento al quale poter chiedere informazioni sullo stato dei singoli procedimenti.
Per accorciare i tempi e ridurre al minimo gli spostamenti, è stato attivato il “Portale Aida”: http://aida.circondariovaldicornia.it/servizi/ lo sportello telematico unico per le imprese della Val di Cornia nel quale seguire lo svolgimento della pratica e scaricare ed inviare la documentazione richiesta senza recarsi fisicamente allo sportello a Piombino.
L’attivazione dello sportello Suap quindi, non solo permette alle imprese di avere un unico referente territoriale, ma consente anche alle amministrazioni comunali di poter definire regolamenti e linee d’indirizzo a livello di Circondario, attraverso un coordinamento politico unitario che ha come unico obiettivo quello di consolidare lo sviluppo dell’imprenditorialità e dell’economia locale.
AGENDA 21: PRESENTAZIONE PROGETTO VAS VAS
Martedì 18 marzo 2008, ore 15.30 presso la Sala del Consiglio Comunale presso la Torre di San Vincenzo (LI), sarà Presentato il Progetto l’Avvio della contabilità ambientale nei Comuni
della Val di Cornia (VAS VAS) a cura del FORUM Agenda 21 Locale Val di Cornia.
Interverranno all’incontro il Dott. Luca Sbrilli Coordinatore A21L Val di Cornia, la Dott.ssa Elisa Cecchini in qualità di Assessore Comune di San Vincenz, il Dott. Simone Pierozzi Consulente Comune di San Vincenzo, il Dott. Riccardo Pozzi Rete A21L della Toscana, l’Arch. Pietro Novelli
Regione Toscana, concluderà il Dott.Gianni Anselmi Presidente del Circondario della Val di Cornia.
AN: POSSIBILE VALUTARE UN ALTERNATIVA A VILLA MARINA?
A gentile richiesta pubblichiamo un comunicato del capogruppo piombinese di Alleanza Nazionale Giampiero Amerini.
«Non passa settimana senza che sulla stampa locale si parli dell’ospedale di Villamarina. C’è sempre qualcosa che non va bene. Ora, oltre che del personale, delle liste d’attesa, dei reparti che rischiano di essere chiusi, dei parcheggi insufficienti e dell’eliporto che non esiste, si parla anche del Pronto Soccorso, che non riesce a garantire il servizio richiesto. In questo momento, infatti, è proprio il Pronto Soccorso il reparto più in difficoltà. Non è più un’eccezione trovare la sala d’attesa piena di pazienti che aspettano molte ore prima di essere visitati, come non è più un’eccezione vedere quel misero spazio davanti all’ingresso, definito parcheggio, ingorgato dalle ambulanze e dalle auto private.
Un vero caos, insomma, che rischia sempre di più di finire in tragedia, perché non si può stabilire la gravità di un caso dall’apparenza o dall’ordine d’arrivo. Non è un problema di personale, almeno in questo caso, né tanto meno di capacità o d’impegno dello stesso. Si tratta di un vero e proprio “assalto” di pazienti, e il numero è in continua crescita. Il motivo principale? Sicuramente il mal funzionamento degli altri reparti. I lunghi tempi d’attesa spingono i cittadini a passare attraverso il Pronto Soccorso, per ottenere velocemente le prestazioni. Come si può dargli torto? La salute è il bene più importante, una cura fatta in ritardo la può pregiudicare seriamente.
Ora si parla di spostare il Pronto Soccorso al piano terra, ma si risolve veramente il problema? O si spendono inutilmente altri soldi? E per il parcheggio dove si trova lo spazio necessario? Non sarebbe forse più pratico, e più economico, pensare seriamente a costruire un nuovo l’ospedale in un luogo più adatto e più accessibile? Lo scopo di questa mia mozione è, appunto, quello di discutere di questo importante problema nel prossimo consiglio comunale. L’argomento non è dei più semplici, lo so benissimo. La proposta di costruire un nuovo ospedale che può servire, non solo la Val di Cornia, ma anche la parte nord della provincia di Grosseto e l’Elba, oltre ad un’ampia discussione, richiede anche la collaborazione di tutte le forze politiche locali e della Provincia di Livorno e Grosseto».
TRASPORTI: IL FORUM NON GRADISCE LA FUSIONE ATM-RAMA
La recente conferenza stampa dell’azienda di trasporti grassetana RAMA per una fusione tra questa ed ATM ha smosso un po’ di commenti. Il primo è quello del Forum della democrazia che riportiamo integralmente.
«La notizia della fusione dell’ATM con la Rama di Grosseto arriva come un fulmine che annuncia il temporale. La apprendiamo da una conferenza stampa fatta a Grosseto, perché come al solito i nostri amministratori, sia i vertici dell’Atm che del Comune d Piombino, l’hanno tenuta nascosta. Ci pare sconcertante nel metodo e nella sostanza.
Ancora una volta siamo in presenza d un’operazione che si annuncia come già decisa, senza chiarezza né trasparenza. E preoccupano ancor più le incerte e imbarazzate dichiarazioni del sindaco di Piombino, del presidente dell’Atm e del segretario del Partito democratico, tutti d’accordo. Anselmi parla di ‘economie di scala’ e di ‘sostenibilità delle tariffe’; il segretario Tortolini la butta sull’oscuro e dice di preferire “sinergie industriali ad architetture societarie”… ma che linguaggio parlano? si sono accorti che finora i processi di fusione, di aggregazione e di privatizzazione dei servizi hanno portato sempre ad un aumento dei costi e delle tariffe? I cittadini pagano sempre di più per avere servizi sempre più lontani e scadenti (si pensi all’acqua). Non si può continuare su questa linea di smantellamento dei servizi nel nostro territorio, anche se esiste certamente un problema di dimensioni aziendali.
Va a finire che – conclude il Forum della democrazia – dopo la sanità (usl), l’acqua (cigri), la formazione (siderfor), l’informatica (etruscan net), la Val di Cornia perderà anche i trasporti. L’Atm è in difficoltà? Ce lo dicano e individuino le responsabilità, invece di pensare a fusioni e operazioni finanziarie. Sarebbe meglio potenziare il trasporto locale per gli operai, gli studenti e i cittadini tutti, piuttosto che imbarcarsi in complesse e costose operazioni aziendali che niente hanno a che vedere con i bisogni della gente, che vuole un trasporto pubblico più efficiente e a costi accettabili».
NO FANGHI: «TRAPPOLETTA MEDIATICA» L’OFFERTA DI ANSELMI
A gentile richiesta pubblichiamo la risposta del comitato No Fanghi alla proposta del sindaco di un posto nell’osservatorio per l’arrivo dei fanghi di Bagnoli.
«Un posto per il Comitato “No Fanghi” nell’Osservatorio sull’attuazione dell’accordo Piombino-Bagnoli è una proposta demagogica e provocatoria, una trappoletta mediatica. Serve all’opinione pubblica, nella probabile ipotesi di un nostro rifiuto: “Vedete, io li invito a discutere! Come al solito sono loro a rifiutare il dialogo”.
Il sindaco vorrebbe vendere come sua una proposta che in realtà deriva solo da una sollecitazione della Regione (lettera dell’assessore Fragai a seguito di una nostra) che lo ha invitato ad aprire qualche percorso partecipativo, almeno per salvare la faccia. Ma la faccia non la salva perché così esprime quello che pensa debba essere la partecipazione e la democrazia, cioè solo la possibilità di
partecipare ad un organismo che ha il compito di osservazione per l’attuazione di un accordo che non condividiamo.
Quindi nessuna possibilità di partecipare alle scelte, solo quella di lavorare perché siano attuate, anche se non siamo d’accordo. Tante grazie, troppo buono… Noi chiediamo altro, chiediamo che su questa vicenda si apra un confronto serio con la possibilità di confrontare ipotesi diverse,
vederne i risvolti positivi e negativi, confrontare i costi finanziari, i benefici per la comunità locale e nazionale, confrontare tecnologie e metodi, quantità stoccate e prodotte sul nostro
territorio, spazi, possibilità di smaltimento ecc..
Fino ad ora questa possibilità non c’è stata e non è accettabile che si continui a redarre accordi, come si sta facendo anche con quello sulle bonifiche, presentarli poi già confezionati ad un cosiddetto confronto pubblico inteso come sfogatoio delle masse e poi andare all’approvazione. Fino ad ora le modifiche ai testi dell’accordo quadro sono avvenute per le forti proteste popolari o per l’intervento della Regione Toscana ma il nocciolo dell’accordo non si è mai voluto veramente discutere. Sono caduti tutti i presupposti che hanno fatto da base all’ipotesi di trasporto dei fanghi di Bagnoli, si diceva che i rifiuti industriali di Piombino non possono essere messi nelle vasche in quanto rifiuti, mentre quelli di Bagnoli non lo erano e si è dimostrato che non è vero, si è parlato di tempi ma poi il tutto si è ridotto in forse sei mesi, ma probabilmente i tempi per il trasferimento a Piombino saranno più lunghi del trasferimento a Napoli.
Insomma – conclude il comitato – non ci sono motivi plausibili per questa migrazione di rifiuti e inoltre questa viene ad aggravare l’emergenza rifiuti industriali che c’è sul nostro territorio. Gli amici di Bagnoli lo hanno detto con chiarezza: se questa roba è buona, allora è una risorsa e perché dovremmo regalarla a Piombino? Se invece è pericolosa perché dovremmo scaricare su Piombino un nostro problema? Questo è buonsenso, questa è serietà, cose che da tempo non albergano più nella politica italiana. Per questo abbiamo chiesto all’assessore Fragai l’applicazione della legge regionale sulla partecipazione e se anche questa non è pienamente attivata, la si attivi o comunque si faccia un percorso partecipativo che abbia quei presupposti».
«MADRE CORAGGIO» MARTEDI’ AL METROPOLITAN
Martedì 18 marzo ore 21,00, Teatro Metropolitan di Piombino, andrà in scena Madre Coraggio tratto dal celebre dramma di Bertolt Brecht, con Isa Danieli nelle vesti della protagonista, Anna Fierling.
Realizzato dalla compagnia Gli Ipocriti, lo spettacolo, ambientato durante la Guerra dei Trent’Anni, rappresenta un’opera di grande attualità, in un momento come quello presente in cui la maggior parte delle guerre si combattono per motivi economici.
“La guerra è solo la continuazione degli affari con altri mezzi, ma i grandi affari non li fanno la povera gente, e nella guerra le virtù umani diventano mortali” (Bertolt Brecht).
Madre Coraggio, padrona di un carro che serve da posto di ristoro per le truppe, perde i suoi due figli arruolati nell’esercito protestante: vincono i cattolici ed essa muta di campo, ma uno dei suoi figli viene catturato e ucciso. L’altro è invece fucilato dai protestanti per aver compiuto un saccheggio durante un breve periodo di tregua. La figlia Kattrin, che è muta dalla nascita, perde la vita nel tentativo di avvertire le sentinelle che i cattolici stanno per sferrare un attacco di sorpresa.
Attraverso tutte queste tragedie, che peraltro sente profondamente, la principale preoccupazione di Madre Coraggio è di conservare il suo commercio; e nello sfondo di grandi avvenimenti storici continua a esporre le sue teorie prosaiche e materialistiche sulla guerra. Alla fine, rimane sola col suo carro, vecchia e miserabile, ma sempre decisa a “tirare avanti”.
Lo spettacolo, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Piombino e da Fondazione Toscana Spettacolo, con lo sponsor di Enel, andrà in scena martedì 18 marzo ore 21,00, presso il Teatro Metropolitan di Piombino.
LIBRI, MUSICA E SAPORI ALL’INTERNO DELLA FORTEZZA PIOMBINESE
Proseguono gli appuntamenti delle Domeniche al Castello, il prossimo 16 marzo, ore 16,30, con un concerto di violino e pianoforte eseguito dal duo Marco Fornaciari e Alessandra Dezzi.
Verranno eseguite la sonata op. 108 di J. BRAHMS, il valse-scherzo op. 34 di P. CHAIKOVSKY, la sonata XIII in si minore di G. TARTINI, inoltre N. PAGANINI Nel cor più non mi sento, F. KREISLER (Rondino su un tema di Beethoven, Schon Rosmarin, Syncopation) ed infine la sonata op. 100 di A. DVORAK.
Il concerto, per il quale è previsto un biglietto di € 5,00, sarà seguito da una piccola degustazione di prodotti biologici allestita dalla Sezione Soci Piombino Unicoop Tirreno.
UDC: I CITTADINI-AZIONISTI SEMPRE GLI ULTIMI A SAPERE
Anche l’UDC di Piombino non ha apprezzato la notizia della fusione ATM-RAMA. Leggiamone insieme integralmente le motivazioni.
«Abbiamo appreso dalla stampa – inizia il comunicato dell’Udc di Piombino – della possibile fusione della Rama di Grosseto con l’Atm, è la prima volta che sentiamo parlare di questa ipotesi.
E’ strano che i cittadini di Piombino, azionisti di maggioranza della locale azienda di trasporti, debbano venire a conoscenza di questi stravolgimenti societari da informazioni, che non arrivano direttamente da chi li dovrebbe rappresentare nelle istituzioni.
Non vogliamo entrare nel merito della questione poiché non abbiamo notizie precise, eventualmente dopo successivi approfondimenti se ci sarà reso possibile potremo esprimerci, chiaramente vogliamo sottolineare che ancora una volta nella nostra città manca un minimo di chiarezza su temi che dovrebbero essere di dominio pubblico.
La gestione delle società partecipate non è certamente il fiore all’occhiello dell’amministrazione di Piombino, ci sono stati troppi problemi e presumiamo che lo stillicidio non sia ancora arrivato alla fine. E’ evidente che si cerca ancora di nascondere all’opinione pubblica decisioni che dovrebbero essere vissute da tutti in modo più armonico ed affrontate con chiarezza e trasparenza, purtroppo a Piombino tutto ciò non avviene, i cittadini e i loro rappresentati nelle istituzioni vengono messi al corrente delle scelte, solo dopo che sono state prese.
Questo metodo di fare politica – conclude il comunicato – non ci piace, vorremmo che ci fosse una maggiore capacità di coinvolgimento di tutta la società civile da parte di chi amministra la nostra città, in modo che non debbano successivamente nascere movimenti o comitati autonomi legittimati a chiedere garanzie alle istituzioni. E’ evidente che finchè ci sarà questo atteggiamento di chiusura nei confronti della pubblica informazione su temi fondamentali per la qualità della vita dei cittadini, ci sarà un ricorso fisiologico a metodi di protesta civica attraverso manifestazioni di piazza».