CAMPIGLIA: PROROGA DI 10 ANNI PER LE CAVE?
Riportiamo integralmente un comunicato del coordinamento di Sinistra Democratica Piombino-Val di Cornia che, alla luce del recente consiglio comunale di Campiglia che aveva come tema le cave, vedono le prime avvisaglie di una proroga di 10 anni nei piani di coltivazione delle cave e, per questo, chiedono al Sindaco di Campiglia e deputato Silvia Velo di confermare pubblicamente la chiusura delle stesse entro il 2018.
«Dopo le dichiarazioni del Sindaco Velo e del Presidente della Parchi Sbrilli durante il Consiglio Comunale aperto di Campiglia sulle cave – inizia il comunicato di SD – sorge una domanda : “quanto sono credibili?”
Il presidente Luca Sbrilli , infatti , non è stato chiamato dal Sindaco a riferire sui problemi che ha il parco di San Silvestro per la vicinanza con la cava, ma in qualità di membro consulente del Comune,sui controlli effettuati sulle cave, compresa quella di Monte Calvi; la stessa cava che da anni è oggetto di controlli della commissione tecnica comunale di cui Sbrilli fa parte, cava che ha provocato i gravissimi episodi che hanno messo a rischio la sicurezza dei visitatori del parco , e che sta producendo devastanti impatti ambientali.
La cosa è cosi anomala che lo stesso Sbrilli in un primo momento ammette l’ esistenza di un conflitto di interessi al punto tale da dare le dimissioni da membro della commissione di controllo, attribuite successivamente con una smentita , ai molteplici impegni personali. Decisione tardiva dal momento che Sbrilli è presidente della Società Parchi dall’ Aprile 2007, e perché, aggravando la sua posizione, dichiara che è stato il Sindaco Velo a chiedergli di rimanere in quella posizione insostenibile.Avrebbe fatto bene a fare di testa propria.
Ma quello che più colpisce è l’ affermazione di Sbrilli ,sempre fatta nel Consiglio Comunale aperto, secondo la quale, se nel 2018 il piano di coltivazione e di ripristino della cava di Monte Calvi non fosse stato completato, si potrebbe addivenire ad un prolungamento sia della coltivazione che delle bonifiche, prefigurando, con 10 anni di anticipo, uno scenario molto diverso rispetto a quello che emerge dall’ ordine del giorno approvato alla unanimità nel Consiglio Comunale di Piombino del 04/02/2008.
Tale affermazione contrasta totalmente con le posizioni espresse dal Sindaco Velo, ribadite appunto nel Consiglio Comunale di Piombino del 04/02/2008 dove con ordine del giorno votato all’ unanimità, per la cava di Monte Calvi si escludono tassativamente prolungamenti delle coltivazioni oltre il 2018 e si richiede di vigilare con la massima attenzione sui ripristini e si invita a valutare la possibilità di ridurre le attività di cava per salvaguardare il parco.
Questa posizione doveva essere riaffermata dal Sindaco Velo nel proprio consiglio Comunale,non solo per evidenti ragioni di coerenza politica ma perché dal Sindaco di Campiglia deve partire anche un chiaro invito alle imprese ad effettuare i ripristini dei fronti di cava entro i termini previsti dalle convenzioni e, soprattutto, a prevedere con congruo anticipo programmi di reimpiego dei lavoratori. Ci sono i tempi e le condizioni per farlo, purchè lo si voglia, ed è inaccettabile che si attenda la scadenza delle autorizzazioni per forzare e ricattare le istituzioni per costringerle a concedere proroghe.
Se il Sindaco non assume con chiarezza questa posizione – conclude il comunicato – legittima il comportamento di quanti spingono verso questo epilogo, lasciando lavoratori ed organizzazioni sindacali nella morsa del ricatto occupazionale ( LICENZIAMENTI). A Piombino lo ha fatto ma non risulta che lo stesso sia accaduto a Campiglia. Invitiamo il Sindaco Velo a farlo pubblicamente e senza equivoci. Gli consigliamo anche di informare di ciò anche il Presidente della Parchi».