PIOMBINO: COMMOZIONE ED ENTUSIAMO PER «MADRE CORAGGIO»

Uno spettacolo di grande qualità, accolto dal pubblico piombinese con molto favore e partecipazione. L’opera teatrale di Bertold Brecht, “Madre Coraggio”, messa in scena al Metropolitan martedì sera, è una denuncia forte contro la guerra, scritta dal drammaturgo tedesco nel 1939 alla vigilia della 2° guerra mondiale, dopo il suo esilio in Danimarca, come ammonimento nei confronti dei paesi nordici che si preparavano a trarre profitti dalle imprese belliche della Germania nazista.

Un’opera impreziosita dall’interpretazione intensa e coinvolgente di Isa Danieli, in scena per ben 3 ore con altri 17 attori.
Sulla scena le vicende verificatesi tra il 1624 e il 1636 nel corso della guerra dei Trent’Anni e il conflitto tra Cattolici e Protestante. Un testo che, nella rielaborazione operata da Antonio Tarantino, assume un’immediata attualità espressiva e un grande coinvolgimento emotivo da parte del pubblico, richiamato all’attenzione dei passaggi storici che sconvolgono gli eventi dei personaggi, con voci in campo e accordi musicali.
Molto efficaci anche le scene che spostano l’azione sulla platea, con il cadavere della giovane Kattrin, figlia della protagonista, accasciato tra le poltrone della sala, che sarà riportato sul palco, pietosamente, da uno spettatore.

La protagonista del dramma è Anna Fierling, vivandiera e commerciante detta Madre Coraggio per aver sfidato le cannonate, durante l’assedio per portare a termine il suo commercio di pagnotte ammuffite.
Gli affari vengono prima di tutto e, pur essendo bravissima nel suo lavoro, ciò non toglie che esso si basi prevalentemente sulla miseria e sulla sventura degli altri. Padrona di un carro, che utilizza sempre nei vari spostamenti, è accompagnata nel suo viaggio di lavoro dai tre figli che hanno tre cognomi diversi considerato che Madre Coraggio non ricorda nemmeno i nomi dei padri con certezza.

Madre Coraggio, nonostante la perdita dei figli, non capisce che la guerra è un affare solo per potenti e pensa di poterne fare un affare personale al seguito degli eserciti in lotta. Durante le sue peregrinazioni per l’Europa, incontra soldati e reclutatori senza scrupoli, una prostituta e un generale, un cuoco, un cappellano ecc… una umanità piena di miserie, dolori e cinismi a cui si è costretti ad assistere in guerra.

Scritto da il 21.3.2008. Registrato sotto cultura. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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