BIOPOLITICA E MOVIMENTO PER LA VITA A PIOMBINO

Domenica 30 marzo, invitato dall’UDC di Piombino di cui è anche parlamentare europeo, è intervenuto nella cittadina toscana per parlare di “Biopolitica” e ricerca scientifica il presidente del movimento italiano per la vita Carlo Casini.

Carlo Casini (nonostante l’omonimia non è parente dell’attuale segretario dell’UDC) è nato a Firenze nel 1935, e oltre ad essere Presidente del Movimento per la Vita Italiano è anche tra i fondatori e membro del direttivo nazionale del Forum delle Associazioni familiari, e del direttivo del Forum delle associazioni e movimenti di ispirazione cristiana operanti in campo socio-sanitario. Fondatore e presidente del Forum européen de la famille et de droits de l’homme è anche Membro della Pontificia Accademia per la Vita e del Comitato Nazionale di Bioetica.

Docente di bioetica, diritti umani e diritto internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e il Pontificio ateneo Regina Apostolorum è autore di varie pubblicazioni sui temi del diritto alla vita, della famiglia, della giustizia, dei diritti umani.
Nella vita è magistrato (Pretore ad Empoli, Sostituto Procuratore della Repubblica a Firenze, Consigliere presso la Corte di Cassazione), e si è sempre impegnato sui temi della procreazione artificiale umana, dell’adozione internazionale e dello sfruttamento sessuale di minori.

Carlo Casini, che negli ultimi venti anni ha tenuto un intenso scambio di corrispondenza con personalità politiche appartenenti alle diverse aree di sinistra, di centro e di destra, ha proposto durante il suo intervento un analisi che a partire dal passato si colloca nella prospettiva –attualissima – della fondazione del Partito Democratico e del centenario delle Settimane Sociali dei cattolici italiani.

Le tesi fondamentali trattate sono due: la prima é quella della “centralità politica del diritto alla vita”, tesi che si fonda sull’ idea che la “questione antropologica” (cioè la questione del valore dell’ essere umano a partire dal concepimento e del conseguente primario significato sociale del matrimonio e della famiglia), é decisiva nell’ ambito del pensare e dell’ agire politico.
La seconda tesi, alla prima strettamente connessa, colloca la tutela e la promozione del diritto alla vita nel cuore della laicità e del principio di non discriminazione oggi particolarmente in discussione.

La questione del diritto alla vita indica, in definitiva, la pietra di paragone che distingue il vero dal
falso umanesimo ed anche la prima pietra per un possibile rinnovamento morale, civile e politico. «Non si può e non si deve ”mettere il silenziatore sul diritto alla vita”: la biopolitica e’ divenuta e va considerata parte essenziale della politica».

Casini, durante l’incontro ha inoltre affrontato il tema della nascita della legge 194 sull’aborto, del suo rapporto e delle influenze che la morte di Moro (avvenuta pochi giorni prima dell’approvazione definitiva) ha portato sulla stesura finale della legge stessa; e ha proseguito fino ai giorni nostri, illustrando la nascita della legge 40 sulla procreazione assistita.

Poi, con uno sguardo al futuro, Casini ha illustrato l’impegno che sta tenendo in Europa per fare il passaggio dei fondi europei sulla ricerca da quella (distruttiva) sugli embrioni umani di oggi, a quella per l’instradamento di quegli stessi fondi, sullo sviluppo su quella di cellule indivise a partire dalle cellule adulte.

Scritto da il 2.4.2008. Registrato sotto cronaca, politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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