AN: «FATTURE ASA PER IMPORTI “IMPOSSIBILI”»

Riportiamo un intervento di Giampiero Amerini Capogruppo di A. N. al comune di Piombino sugli importi sproporzionati delle bollette ASA.

«Questa volta, sulle megabollette ASA, non parlo per sentito dire – commenta Amerini – ma per esperienza diretta. Oggi, nella cassetta della posta, ho trovato una fattura dell’ASA per la non indifferente cifra di €. 1.522,55. Per una famiglia di tre persone, che vive con la pensione, dopo avere regolarmente pagato la cifra calcolata in base ai consumi medi degli anni precedenti, vedersi recapitare una fattura, a conguaglio, di un simile importo, è una vera e propria mazzata».

«Dai dati riportati nella fattura il consumo medio della mia famiglia negli anni passati era 113 mc. l’anno: rimane veramente difficile credere che lo stesso sia passato a mc. 430, come risulta dalla bolletta. Inoltre, da una prima verifica effettuata sul contatore risulta che dalla data della lettura (4 febbraio 2008), ad oggi (5 aprile) il consumo è esattamente mc. 20: vale a dire una media annua di 120 metri».

«A tutto questo si deve aggiungere che la scadenza della fattura è per lunedì 7 aprile, quindi, con la domiciliazione bancaria, forse non c’è neppure il tempo di bloccare il pagamento, col rischio di trovarsi anche uno scoperto di conto con le relative conseguenze. Tutto questo è semplicemente assurdo e deve essere modificato: i cittadini non possono, e non devono, continuare a pagare per l’incapacità degli amministratori della società».

«Inutile dire che non ho alcuna intenzione di pagare la somma richiesta: credo che così debbano fare tutti coloro che si trovano in simili situazioni. Ammesso, ma non concesso, che i conti siano giusti, non si può stare degli anni senza leggere il contatore, o leggerlo in modo errato, per poi chiedere gli arretrati mettendo in difficoltà una famiglia. E non solo, perchè nel caso di una perdita di acqua dopo il contatore, una lettura fatta a distanza di 760 giorni, come in questo caso, non permette di poter accertare tempestivamente l’eventuale presenza di un guasto. Quello che io sto denunciando non è un caso isolato, bollette di questo tipo stanno arrivando in tutti i comuni dove opera ASA. Il comportamento di questa società, come ho avuto modo di denunciare pubblicamente in più occasioni, è inaccettabile da qualunque parte si esamina».

«L’unica cosa che ASA sa fare bene è accumulare debiti» – Conclude il rappresentante di Alleanza Nazionale. «Secondo alcune notizie, che circolano a Livorno, ammonterebbero a qualche decina di milioni di euro, c’è chi parla addirittura di oltre cinquanta: corre anche voce che ASA non è più in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti. E non si può certo affermare che fornisce l’acqua a un prezzo buono! Il comune di Piombino, che detiene azioni per oltre 1.880.000 euro di valore nominale, pari al 7,50% del capitale, se le voci sono confermate, dovrà contribuire a ripianare il debito … e non sono bazzecole. Ritengo che si debba pensare seriamente ad uscire da ASA. Ora è necessario intervenire tempestivamente presso i vertici della società per porre fine a questi atti».

Scritto da il 6.4.2008. Registrato sotto Economia. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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