PIOMBINO: L’ARIA NELLA CITTA’ E’ NEI LIMITI DI LEGGE
Dopo la notizia che avevamo dato alcuni giorni fa relativa alla discesa degli IPA sotto 1 nanogrammo nel 2007 il sindaco di Piombino Anselmi e l’assessore all’ambiente Francardi hanno comunicato, con entusiasmo i nuovi dati, che sono ancora migliorati rispetto all’anno scorso . Le Concentrazioni di benzoapirene nell’aria, tramite la statistica elaborata sulla base delle registrazioni giornaliere delle centraline Arpat al Cotone, che erano pari a un valore medio di 2 ng/m3 solo due anni fa sono oggi a 0,61 ng/m3.
Dal 2002, anno di inaugurazione della nuova batteria 45 forni, quando la media annuale degli Ipa aveva fatto registrare un valore di 2,8 ng/m3, le concentrazioni delle sostanze inquinanti nell’aria erano aumentate costantemente fino a giungere al picco di 9,3 ng/m3 nel 2004 quando la giunta Anselmi è salita in carica. Da allora, per effetto degli interventi di manutenzione sugli impianti e dopo la chiusura definitiva della vecchia 27 forni, è iniziato un graduale miglioramento giunto fino al miglior dato del 2008, che ha centrato “con lode” il valore obiettivo di legge.
Il livello di concentrazioni di idrocarburi policiclici aromatici, una delle sostanze più cancerogene emessa dagli impianti siderurgici Lucchini, ha raggiunto il minimo storico nel primo trimestre di quest’anno: 0,61 nanogrammi per metro cubo nella centralina di monitoraggio del Cotone, valori confermati anche dalla centralina di Via Unità d’Italia. La media che era stata registrata nel 2007 è stata di 0,95 nanogrammi, ed il valore di 0,61 è calcolato sui valori registrati tra l’aprile dell’anno scorso e il marzo di quest’anno.
«Questo risultato – ha commentato il sindaco Anselmi – non significa che siamo soddisfatti e che ci culliamo sugli allori, l’aria al Cotone e migliorata 10 volte rispetto a tre anni fa. Ma permangono tre problemi: il rumore, lo spolverino, il cattivo odore.
Per il rumore – ha continuato il sindaco – contiamo molto sul revamping dell’altoforno, e prima ancora sugli interventi che la Lucchini ha in programma per il suo potenziamento. Per il cattivo odore la Lucchini ha staccato un ordine per un importante intervento per il trattamento delle acque della cokeria, che secondo quanto ci ha sempre detto l’Arpat, sono la principale causa del cattivo odore. Per quanto riguarda lo spolverino la Lucchini sta per mettere in funzione l’impianto “Red Iron”, che permetterà di digerire una buona parte delle polveri ferrose».
Alla classica domanda sulla diversificazione Anselmi ha voluto chiarire che «nella nostra idea di territorio non c’è la cancellazione della siderurgia, ma la civilizzazione dello stabilimento. Anzi la sopravvivenza della siderurgia è condizione anche della diversificazione, anche se certo le piccole imprese e il turismo non possono convivere con un territorio polveroso e inquinato. Senza un industria moderna che investe seriamente sul territorio, l’alternativa sarebbe comunque quella di lavorare anni ed anni per le bonifiche».
Il sindaco ha anche accennato alla firma, che avverrà a giorni, dell’accordo sullo spostamento del cantiere Siderco con il con la conseguente liberazione dell’area di Città Futura che la Lucchini si impegna a consegnare nel 2010 e del nuovo impianto per il recupero dei fumi dell’acciaieria, che di qui ad un anno, secondo i tecnici, dovrebbe eliminare definitivamente il problema delle famose “fumate rosse” in città.