FEDELI: L’IDV E LE GRANDI MANOVRE IN VAL DI CORNIA
Abbiamo intervistato il coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Giuliano Fedeli sui recenti risultati elettorali e sul futuro del partito qui in Val di Cornia. Leggiamo insieme l’intervista.
Come ha visto la recente tornata elettorale e quali i risvolti da noi in Val di Cornia?
Se partiamo da un analisi nazionale del risultato elettorale non ha vinto Berlusconi, ma ha perso voti il centro sinistra. E se andiamo a vedere il risultato più eclatante, quello di Roma, era inevitabile che continuasse la stessa linea. Se il centro sinistra non ascolta la gente e non da risposte alle esigenze delle persone, continuerà a perdere alle elezioni.
Ad esempio, condivisibile o meno, è stata secondo me più incisiva e più concreta la risposta di Alemanno al problema della sicurezza “fuori i Clandestini dall’Italia”, che non la risposta di Rutelli, offensiva per le donne, del Braccialetto, e così via.
In Val di Cornia non so per quanto tempo possa ancora reggere una risposta dell’elettore al voto al centro sinistra, dato ancora per “pseudo” ideali. Se il centro destra crea una situazione credibile di persone le cose si complicheranno anche in Val di Cornia, basta solo fare due conti con i recenti risultati politici di Campiglia e San Vincenzo, e con i risultati dell’Isola d’Elba per farsene un idea. Per quanto ci riguarda come “Italia dei Valori” non possiamo che essere soddisfatti avendo triplicato, seppur nel nostro piccolo, i nostri risultati sul territorio.
Recentemente sulla stampa abbiamo letto una sua dichiarazione che dava una sorta di “Alto la” all’attuale gestione PD a Piombino, vuole chiarirci meglio la situazione?
Anche qui dobbiamo partire dalla situazione nazionale: l’Italia dei Valori ha avuto ed ha difficoltà a livello di visibilità mediatica, forse come difficile accettazione del partito, anche da parte degli stessi alleati del Centro sinistra. Veltroni ha fatto con noi una scelta coraggiosa, facendoci essere una sorta di “bollino blu” della legalità al tandem PD-IDV, questo però non vuol dire che siamo stati accettati in toto da tutta la nomenclatura del partito, basta leggere la dichiarazione di D’Alema del 28 aprile che avrebbe preferito a noi perfino l’UDC.
La stessa situazione di difficoltà nei rapporti con il Centro sinistra si manifesta a livello regionale, nonostante la rigorosa lealtà e il rispetto degli impegni che il nostro partito prende a tutti gli impegni politici.
A livello locale idem, gli fa piacere che ci siamo anche noi in coalizione, “ma guai a disturbare il manovratore”, senza mai considerare che l’apporto dell’IDV potrebbe essere un bel valore aggiunto, anche in termini di idee alla coalizione.
Guardiamo il futuro, come vedete le prossime elezioni amministrative 2009? E’ in vista una coalizione pro Anselmi, o navigherete da soli?
Se guardo il risultato politico, dovuto indubbiamente al lavoro capillare di visibilità, non avendola questa avuta fin ad oggi, dal responsabile piombinese dell’IDV Sergio Giorgi, partendo dalla fiducia ottenuta dalle recenti politiche vogliamo ancora aumentarla. Non è un caso che partiremo in questi giorni con la richiesta ai cittadini di Piombino che ci facciano presenti i loro problemi più impellenti per questa città, per poter preparare per la prossima legislatura le risposte più adatte, e possibili, per soddisfare, o alleviare, questi bisogni.
Il nostro ministro Di Pietro ha dimostrato che si può ben operare facendo “poche chiacchere” e più fatti a prescindere dagli ideali politici, perché il bisogno è di tutti i cittadini.
I primi due appuntamenti in città saranno il 10 e il 24 maggio prossimi presso il gazebo in Corso Italia angolo Via Ferrer. Se ci saranno visioni comuni nella risoluzione dei problemi raccolti dalla cittadinanza con il programma del PD, che resta comunque il nostro interlocutore privilegiato, andremo in coalizione, altrimenti non esistono pregiudiziali in merito ad altre scelte.