CONVEGNO DELLA MASSONERIA. UN’INIZIATIVA ALLA LUCE DEL SOLE?

A proposito del convegno “Lavoro, cultura e progresso nella Piombino degli anni Cinquanta”, organizzato dalla Provincia massonica di Piombino con il patrocinio del comune, ci è giunto un comunicato dell’amministrazione comunale che vuole chiarire e spiegare bene la vicenda, per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni. Lo riportiamo integralmente poi sia il lettore a trarre le sue conclusioni.

«L’iniziativa è stata promossa e organizzata dalla Provincia Massonica di Piombino, che ha chiesto – come succede per altre associazioni ed organizzazioni – il patrocinio del comune. Trattandosi di un convegno di indubbio valore dal punto di vista storico e scientifico, e vista la qualità dei relatori invitati a partecipare, l’amministrazione comunale ha dato il proprio patrocinio, tra l’altro senza sostenere alcuna spesa.

Il convegno era aperto al pubblico, come pubblicizzato più volte dagli organi di stampa locali e attraverso l’affissione di manifesti.
Non si capisce quindi perché si stigmatizzi l’iniziativa per mancanza di trasparenza, citando oltretutto a sproposito lo Statuto comunale, a meno che non si pensi che il comune avrebbe dovuto discriminare un’associazione, rispetto alle altre, solo per il fatto di non riscuotere il consenso di una parte politica.
Gli argomenti sollevati appaiono quindi pretestuosi e fuori luogo per un convegno di studi, il cui significato e la cui impostazione sono stati esclusivamente di tipo storico-culturale, con la presentazione e l’approfondimento di ricerche storiche originali e approfondite su un periodo storico molto importante per l’identità della nostra città.

Un’adesione che non poteva essere rifiutata, anche per il rispetto di un comportamento appropriato dal punto di vista istituzionale, e ispirandosi proprio a quei concetti di trasparenza e laicità che non possono essere usati a fasi alterne, a seconda delle convenienze.

Altrimenti dovremmo pensare che, per garantire maggiore trasparenza, non basti informare correttamente la popolazione, ma sia necessario dare conto al consiglio comunale su ogni richiesta di patrocinio che perviene al Comune, contrariamente anche a quanto prevede la legge».

Scritto da il 27.5.2008. Registrato sotto politica. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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