AN: NON CI CONVINCE IL DIRETORE DELL’ASL 6
Il capogruppo di Alleanza Nazionale a Piombino Giampiero Amerini non è convinto di come l’ASL 6 operi sul territorio della bassa provincia livornese (Val di Cornia ed Elba). Leggiamo i suoi commenti dopo l’incontro recentemente avvenuto in consiglio comunale con il direttore dell’ASL 6, dott. Mariotti.
«Le risposte del direttore dell’ASL 6, dott. Mariotti, alle richieste e alle critiche, formulate dai consiglieri nella riunione monotematica sulla sanità – inizia Amerini – non ci hanno per niente soddisfatto. La grave carenza dei servizi sanitari della nostra zona, che i cittadini conoscono bene, molti purtroppo per esperienza diretta, non può essere liquidata con alcuni dati non adattabili alla realtà locale, né tanto meno con velate promesse, regolarmente non mantenute.
L’esperienza, infatti, c’insegna che il dott. Mariotti, ottimo “politico”, è molto più portato a promettere che a mantenere: lo dimostrano le promesse, non mantenute, che ha fatto nel suo primo incontro (marzo 2006) col consiglio comunale.
Nella riunione del consiglio monotematico si è parlato anche dell’eventuale costruzione di un nuovo ospedale. Forse (è la mia impressione) è stato l’unico argomento che ha interessato il dott. Mariotti: ha dato, infatti, la sua disponibilità “a sedersi dietro un tavolo”, e considerato l’interlocutore non è cosa da poco. Non sono stato l’unico a “parlare” di un nuovo ospedale: ne hanno parlato, in modo positivo, anche il sindaco Anselmi, il presidente della società della salute Pioli e il capogruppo del partito democratico. Hanno affrontato il problema in modo diverso, cercando di non urtare nessuno, ma questo è normale, loro svolgono un ruolo diverso e si devono adeguare. Ne hanno parlato anche altri, in modo critico, i soliti rematori contrari, che però hanno ormai …un peso limitato.
In merito all’ubicazione nella zona di Riotorto, voglio precisare che non c’è nessun campanilismo in questa proposta. La scelta è basata sulle esigenze fondamentali di un moderno ospedale: la necessità di avere ampi spazi a disposizione, la posizione in zona centrale rispetto al bacino d’utenza e la presenza di una viabilità che permetta un agevole accesso alla struttura. La costruzione di un nuovo ospedale, inoltre, rientra in quella logica, che noi non condividiamo, su cui è imperniata la politica sanitaria della regione Toscana: risparmiare ad ogni costo senza pensare alle necessità degli utenti. Villamarina, per la sua ubicazione, è un ospedale costoso, sia per i servizi, sia per le manutenzioni, sul quale non è più economico investire. La vendita di quella struttura e delle altre, non più utilizzate, di proprietà dell’ASL, attraverso un’operazione di valorizzazione della quale il Consiglio Comunale dovrà farsi carico, può portare un notevole contributo finanziario per la realizzazione del nuovo presidio.
Infine – conclude Amerini – la prospettiva di allargare verso i paesi delle Colline Metallifere il bacino d’utenza, non è per distaccarsi dalla provincia di Livorno, che non sarebbe male a mio giudizio, ma per venire incontro alle esigenze dei cittadini di una vasta zona e per il solito problema economico. Un ospedale con più utenti, infatti, oltre ad essere più economico nella gestione, può offrire qualche attività specialistica in più. Ci sarà presto una riunione dei capigruppo consiliari con i dirigenti dell’ASL 6, compreso il dott. Mariotti, in quell’occasione approfondiremo tutti questi aspetti».