PIOMBINO: LE CARTOLINE DI VALERIO GUERRIERI AL RIVELLINO
Vedute di piazza Bovio con i ruderi del medioevale fortilizio della Rocchetta, della indimenticabile spiaggia di Ponte d’Oro e foto della Lega Navale dove si svolgevano memorabili serate danzanti. Venerdì 27 giugno alle ore 21 al Rivellino si svolgerà una manifestazione dedicata all’importante collezione di cartoline e immagini storiche di Piombino raccolte da Valerio Guerrieri, acquisite recentemente dal Comune e conservate presso l’archivio storico comunale.
All’iniziativa interverranno il sindaco Gianni Anselmi, l’assessore alla cultura Ovidio Dell’Omodarme, Luigi Tomassini dell’università di Bologna e Alessandro Belmonte della circoscrizione Porta a Terra Desco.
Nell’occasione, Mauro Carrara ed Emanuela Malvezzi dell’archivio storico presenteranno un video nel quale alle suggestive immagini della Cittadella fatta edificare da Iacopo III Appiani con il palazzo dei principi distrutto nel dicembre del 1959, si affiancano le foto della moderna città in via di sviluppo, quelle degli impianti industriali dell’Ilva e della Magona prima e dopo le ricostruzioni postbelliche. Ed è a Luigi Giovannardi, allievo degli Alinari e sindaco di Piombino nel primo dopoguerra che si devono le più significative “riprese” anche se non mancano le “foto industriali”di Lando Civilini.
La collezione che Valerio Guerrieri (1956-1998) raccolse in 20 anni di ricerca costituisce un fondo di considerevole importanza, non solo per il numero – circa 4000 pezzi – ma anche perché vi sono le più antiche cartoline illustrate di Piombino, alcune sono infatti datate 1899 e una consistente parte si riferisce ai primi anni Venti del Novecento, il periodo in cui la città subì profonde trasformazioni diventando un centro siderurgico di primaria importanza.
Una parte della collezione fu pubblicata da Valerio Guerrieri in Ricordo di Piombino 1899-1940, Firenze 1988 e Ricordo di Piombino 1944-1980, Pontedera 1994.
Dopo l’acquisizione da parte dell’archivio storico, la straordinaria raccolta è stata in gran parte digitalizzata e schedata e tremila immagini sono ora consultabili in Internet sul portale del Comune di Piombino alla voce Archivio Storico-Collezione Guerrieri.
In questo nostro tempo in cui si parla sempre più spesso di globalizzazione il localismo, inteso non come chiusura provinciale ma come conoscenza e valorizzazione del proprio passato, può servire per riscoprire le identità locali e per riflettere sulle differenze da affermare.