PS: CASONE A BARATTI, ALBERGO, SERVIZI E PARCHI
Riportiamo una interessante riflessione di Luigi Faggiani Responsabile Urbanistica Partito Socialista-Piombino riguardo i possibili usi alternativi all’albergo per quanto riguarda il casone di Baratti.
«Esercitare o non esercitare il diritto di prelazione su un immobile come il Casone di Baratti e , pare, su una non ben precisata porzione di terreni sempre a Baratti non è decisione da poco sia per i beni di cui si parla sia per la loro ubicazione. Il Comune di Piombino ha deciso di non esercitare tale diritto senza coinvolgere nessuno. La popolazione l’ha appreso da un articolo di giornale. Le forze politiche anche.
Eppure recentemente, durante una verifica di maggioranza vi furono promesse di cambiamento di metodo e di maggiore coinvolgimento dei soggetti interessati a temi d’interesse pubblico.
Ma ciò che ritengo più preoccupante è che si vuole imporre una discussione su un’idea di utilizzazione dell’immobile (ed i terreni) per fini alberghieri, atteso che non si hanno idee e denari per una scelta diversa. Io credo che si può procedere diversamente nel tentativo di governare bene il territorio . La questione infatti non è essere a favore o contro l’albergo, perché se così fosse i socialisti sarebbero semplicemente a favore. Bisogna invece discutere su una pianificazione più vasta che interessi non solo Baratti ma Baratti, il sistema dei parchi, la costa e le sue compatibilità, la ricettività turistica e le sue necessità e solo dopo vedere se e dove collocare ricettività e servizi e così via.
In questa discussione, poi, non si può non tenere di conto di ciò che è stato deciso e realizzato in lunghi anni ed anche recentemente e di ciò che è in corso, così come non si può dimenticare che si parla di zone di altissimo pregio naturalistico ed archeologico salvaguardate e valorizzate con l’impegno decisivo del Comune stesso. Poi si devono assumere le decisioni conseguenti senza forzature.
E non c’entra proprio niente il rapporto tra pubblico e privato così come dimostrano proprio le scelte fatte dal Comune di Piombino in materia di turismo, beni culturali, beni ambientali in un quadro coerente di assetto del territorio.
E per dare un contributo a questa necessità di elaborazione complessiva ricordo che nel passato il Comune di Piombino ha partecipato ad una discussione proprio sul Casone di Baratti perché fosse destinato a museo contenente la nave romana attualmente nelle acque dello stesso golfo di Baratti. Non c’è dubbio che sarebbe un bell’arricchimento del sistema dei parchi della val di Cornia.
Il non aver esercitato il diritto di prelazione non chiude ogni possibilità di iniziativa pubblica. Si può riaprire un dibattito serio su questo? Speriamo di si. Il Comune di Piombino proprio a Baratti ha realizzato il sistema dei parchi oltretutto utilizzando fonti di finanziamento che sono tuttora esistenti, anzi proprio recentemente rinnovate.
E’ del tutto palese, riaffermo, che quanto ho detto non dimostra una contrarietà agli alberghi che anzi la storia di Poggio all’Agnello testimonia l’esatto contrario.
Con sincera umiltà, ringraziando dell’attenzione»
Luigi Faggiani
Responsabile Urbanistica Partito Socialista-Piombino