BARATTI: «LE SCELTE IMPORTANTI NELLE SEGRETE STANZE»
Riportiamo un commento del segretario dell’UDC di Piombino Luigi Coppola che ricorda che, condivise o meno, le scelte importanti “del partito” vengono fatte, ancora oggi, sempre a porte chiuse.
«Continua il dibattito cittadino in merito all’acquisizione dell’immobile “Il Casone” di Baratti, è legittimo che possa esserci qualche perplessità su un’operazione di questo tipo, soprattutto di fronte ad un atteggiamento dell’amministrazione che sicuramente non stimola la chiarezza.
Ancora una volta – continua Coppola – tutto è stato deciso nelle segrete stanze e poi dato in pasto all’opinione pubblica scavalcando i rappresentanti dei cittadini in Consiglio Comunale, è un metodo oramai consolidato, evidentemente la maggioranza è consapevole della propria autosufficienza e pertanto non è interessata a dialogare con nessuno, secondo voci di corridoio neanche con i suoi alleati più stretti.
Non discutiamo sulla scelta del Comune che ha deciso di non far valere il diritto di prelazione per l’acquisto del “Casone”, avremmo preferito però che ci fosse un dibattito in merito che fosse il più trasparente possibile.
La contraddizione principale è la carenza di un Piano particolareggiato per un’area come quella di Baratti, una zona di così alto pregio deve essere tutelata sotto ogni profilo, qualsiasi intervento deve essere pianificato in un ambito progettuale che sia ben definito, in modo da escludere qualsiasi tipo di azione che non sia in sintonia ed in armonia con il patrimonio paesaggistico circostante.
Pertanto affermiamo – prosegue il segretario UDC – senza falsa ipocrisia, pur nel rispetto delle esigenze che potrebbero avere i nuovi proprietari del “Casone”, che non riteniamo quella struttura idonea per poter essere trasformata in un albergo di lusso, anche se ci rendiamo conto che al momento eventuali destinazioni di questo genere, sono solo ipotesi paventate senza che ci sia nulla di concreto.
Le caratteristiche di una struttura ricettiva di quel tipo sono tali da dover garantire una serie di servizi di qualità che fisiologicamente influenzerebbero tutta l’area circostante con un consistente aumento delle volumetrie.
Inoltre le concessioni sulla spiaggia dovrebbero prevedere oltre ad un attrezzato stabilimento balneare, anche servizi di ristoro adeguati alla categoria, senza contare poi l’esigenza di dotare la struttura di piscina e servizi annessi (Idromassaggio, Sauna, beauty-center, campi da tennis, etc.) per garantire un certo standard qualitativo.
Riteniamo che se debba esserci uno sfruttamento turistico ricettivo di quella struttura, si devono mettere fin da subito dei paletti, altrimenti si rischia di incorrere in allarmismi su possibili speculazioni, che renderebbe strumentalizzabile qualsiasi tipo di intervento».
Il Segretario UDC
Luigi Coppola