PERPLESSITA DEI CITTADINI SUL NUOVO PIANO LUCCHINI
Il Comitato contro l’inquinamento e Legambiente pongono forti perplessità sul nuovo piano Lucchini, e chiedono, nel rispetto degli impegni elettorali di questa giunta una fascia di rispetto da Città futura al Gagno e più vincoli per la cokeria. Leggiamo insieme.
«Negli ultimi due anni la Lucchini – inizia il comunicato congiunto di Legambiente e comitato anci inquinamento – ha elaborato un suo piano industriale senza tener conto degli impegni elettorali del sindaco che accoglievano la richiesta di tutta la cittadinanza per l’allontanamento della fabbrica dalla città.
Per contrastare questo piano, le chiacchiere non bastano.
Anche se ormai gran parte del mondo politico e sindacale si affanna a chiedere all’azienda di trovare una soluzione alternativa al parco rottami davanti al quartiere Poggetto, nessun atto concreto è stato avviato per evitare questo.
Da tempo e più volte abbiamo chiesto, formalmente, all’amministrazione comunale e all’ufficio di piano che deve varare il regolamento urbanistico, di fare degli studi per verificare le affermazioni tecniche dell’azienda, la disponibilità delle aree, i reali ingombri degli impianti, la logistica ecc.
Nessuna risposta formale ci è mai arrivata, ci è stato riferito informalmente dal sindaco che tali studi non servono. Torniamo a ribadire che questo sarebbe il modo di operare più corretto per consentire una discussione politica con delle basi di valutazione tecnica non di parte e con chiari ruoli.
Se non si vuol percorrere questa strada, esiste comunque la possibilità di fare una scelta di programmazione urbanistica dell’amministrazione pubblica che decide di istituire una fascia di rispetto inedificabile che va da Città Futura al Gagno, comprendendo le aree che sono previste per nuovi insediamenti. Si chiede di prevedere una collina che protegga l’abitato dai rumori dello stabilimento, più alta di quella proposta, più profonda e soprattutto continua fino al Gagno.
Questi sono atti concreti, una pubblica amministrazione parla per atti formali, non con le chiacchiere sulla stampa e sulle richieste più o meno pietistiche all’azienda.
Noi crediamo comunque, anche se non siamo tecnici, che il parco rottami possa essere collocato vicino alle aree portuali, visto che la stragrande maggioranza del rottame arriva via mare e un piccolo parco possa essere collocato nell’area ex afo 1 dove si potrebbero formare le cariche che vanno nel convertitore. Avremmo voluto che questa eventualità fosse verificata da tecnici dell’ufficio di piano.
Il rischio è che invece ci si ritrovi davanti ad un’altra soluzione pasticciata e comunque impattante, anche se diversa dalla prima, con modalità “prendere o lasciare”.
Per quanto riguarda la nuova cokeria – conclude il comunicato – chiediamo che sia inserito nelle norme tecniche del regolamento urbanistico il vincolo che l’impianto sia progettato in modo che i volumi di coke prodotti non superino il fabbisogno dell’altoforno».