PIOMBINO: OGGI CONFERENZA DEI SERVIZI SULLA 398
Prolungamento della quattro corsie fino al porto. Si riunisce nella sala consiliare del comune, la Conferenza di servizi per esaminare il progetto preliminare relativo alla costruzione della strada di collegamento con la 398 da Montegemoli al porto di Piombino, tanto attesa sia dai cittadini che dai turisti che ogni anno vanno all’Elba.
Un progetto consegnato da SAT, Società Autostrade, al sindaco, nel luglio scorso e che, una volta concretizzato, consentirà un drastico miglioramento delle modalità di accesso al centro abitato, alla zona industriale e al porto. Molti i soggetti invitati a partecipare; oltre all’assessore Carlo Barsi, presidente della Conferenza, ai tecnici comunali e al progettista della SAT, ingegner La Camera, saranno presenti rappresentanti dell’Autorità Portuale, Anas, della provincia di Livorno, Genio Civile, Ferrovie dello Stato, Soprintendenza ai beni culturali, architettonici e del paesaggio, Enel, ASA, Telecom, SNAM rete Gas, Toscana Energia, Lucchini, Arcelor Mittal.
In questa occasione i partecipanti presenteranno le loro osservazioni sulle caratteristiche tecniche e sul tracciato individuato, in vista della stesura del progetto definitivo.
Per la realizzazione della strada sono tuttora previsti i 60 milioni di euro del primo accordo di programma quadro di Bagnoli, firmato il 21 dicembre del 2007, e stanziati con delibere CIPE del consiglio dei ministri. Nonostante questo, nell’ambito della discussione tuttora in corso tra amministrazione e governo sulla definizione dell’accordo relativo alle bonifiche, il sindaco non esclude la possibilità di una rimodulazione delle risorse e di una eventuale riacquisizione del progetto anche in termini finanziari da parte dello Stato, come stralcio anticipatore del corridoio tirrenico.
La nuova infrastruttura, inoltre, è inserita nell’accordo di pianificazione che sarà discusso mercoledì prossimo nel consiglio comunale di Piombino, che ridefinisce il futuro economico della città attraverso la programmazione delle aree portuali, della nautica da diporto, cantieristica, dello sviluppo industriale e della piccola e media impresa. Due percorsi paralleli che stanno procedendo di pari passo.
IL TRACCIATO:
Il tracciato stradale, che si snoda per oltre 5 km, ha inizio in corrispondenza del punto finale della SS 398 a Montegemoli. Qui sarà realizzata una rotatoria e due ponti di 30 metri che dovrebbero prolungare la 398 sopra la strada Geodetica, senza soluzione di continuità per chi arriva quindi da Venturina. Il percorso proseguirà poi parallelamente al fosso Cornia mantenendosi affiancato alla sua sponda destra, e attraverso il fosso Montegemoli.
Attraverso un viadotto di 300 metri circa di lunghezza, verrà scavalcata la linea ferroviaria di collegamento Lucchini-FS e il fosso Cornia vecchia, proseguendo alla sinistra dello stesso e mantenendosi per poco più di un km nella zona tra la ferrovia e il fosso.
Un altro svincolo importante è previsto alle “Terre Rosse”, punto centrale del tracciato, che garantisce il collegamento alla futura zona cantieristica, alla struttura di diporto su via delle Terre Rosse, e poi su viale Unità d’Italia. Il collegamento sarà reso possibile da un’altra rotatoria posta a destra del fosso Cornia vecchia che permetterà lo smistamento dei flussi.
Il secondo tratto del percorso è caratterizzato invece dal passaggio all’interno della zona industriale di proprietà Lucchini e dalla presenza della ferrovia Campiglia-Piombino. A valle della rotatoria il tracciato attraverserà infatti la viabilità stradale e la linea ferroviaria, entrambe di proprietà Lucchini, con un viadotto lungo circa 90 metri.
Proseguendo verso il porto la strada attraverserà la linea ferroviaria che, nel tratto fino alla stazione di Portovecchio, verrà riconfiguratoa con un viadotto. A Portovecchio sono previste inoltre due rampe per il collegamento con il porto commerciale di Piombino, in uscita e in entrata. A questo punto il tracciato principale si alza per passare al di sopra del cavalcaferrovia previsto e proseguire verso il porto con solo due delle quattro corsie originali.
La strada si divide poi in due rampe che permettono il collegamento, con un sistema di collegamento ad anello, alla zona di imbarco del porto commerciale e al futuro porto turistico di Poggio Batteria.
Bene così quelli che fanno le gara sulla strada davanti a casa mia ( che i vigili non hanno voglia di beccare altrimenti metterebbero una autovelox ) si sposteranno sulla 4 corsie
inoltre, io che abito direttamente davanti a dove verrà fatto il cavalcavia per soprassare la stazione, per AGGIUSTARE il muretto davanti a casa che mi cascava a pezzi ho dovuto chiedere l’autorizzazione alle belle arti, per il cavalcavia non serve ?
LUCA forse non ti ricordi che sono 20 anni che parlavano di fare il
cavalcaferrovia : dovevano astettare ancora???
in merito alla 398 quanto tempo dobbiamo aspettare ancora per la sua
realizzazione! riusciranno a vederla completata i nostri nipoti?
troppi interlocutori , le decisioni definitive non vengono mai prese,!! ci vorebbe
una forza politica piu decisa per lo sviluppo exstra industriale .
A parte che i “nostri governati ” locali hanno sempre ragione e tutto quello che fanno deve andare bene, salvo chiedere l’opinione dei cittadini per riqualificare una piazza piuttosto che per chiedere pareri su decisioni pressoche insignificanti;
penso che l’annosa questione della strada di accesso a Piombino poteva essere risolta al tempo dell’ampliamento della 398.
Si poteva benissimo evitare di costruire il cavalcavia di Campo all’Olmo (visto che non ci passa un cane o perlomeno qualche trattore e qualche ciuco), lasciando solo quello della zona industriale che con opportuno svincolo poteva servire sia il Ponte di Ferro che lCampo all’Olmo. Un cavalcavia poteva essere fatto sulla geodetica in corrispondenza della fine della 398 per rendere scorrevole il traffico verso Follonica e permettere ai mezzi pesanti che vanno a Lucchini e Dalmine di evitare l’incrocio passandoci sotto, le agenzie di trasporto che sono a Fiorentina spostarle a Ischia di Crociano visto che ci sono ettari lasciati alle erbacce, e quindi una strada a 4 corsie (visto che il posto c’è) fino a Viale della Resistenza.
Comunque ci sono eccelsi personaggi profumatamente pagati che studiano i piani strutturali quindi che dire “faccin lori” a noi non resta che subire e quando c’è da fare un pollaio:
– aprire la dia;
– chiedere la valutazione d’impatto ambientale;
– applicare la direttiva seveso, la legge sarno, ecc. ecc.
Ahi Noi !