PIOMBINO: APPROVATO A COLPI DI MAGGIORANZA IL PRG SU NAUTICA E INDUSTRIA

Approvata in consiglio comunale a Piombino, con i soli voti del PD e dopo una discussione dai toni accesi e articolati, l’adozione della Variante al PRG (Piano Regolatore Generale) vigente per la portualità, il distretto nautico, il riassetto delle aree industriali, e del nuovo piano regolatore portuale. Un atto molto importante, per le previsioni che riguardano lo sviluppo della città e del territorio, ma anche molto complesso, che ha destato inevitabili perplessità e distinguo tra le forze politiche in particolar modo per la fine di Città futura che dopo quattordici anni (il vecchio piano regolatore fu infatti approvato nel 1994) rischia di tornare ad essere solo un “progetto utopia”.

Sul voto, infatti, relativo all’adozione della Variante, si è astenuta Sinistra Democratica, che rappresenta una parte della maggioranza, insieme a Verdi, Alleanza Nazionale, Nuova Piombino, il gruppo misto di Andrea Baldassarri, portavoce della posizione del Partito socialista. Contrari invece Rifondazione Comunista e Lista Civica.

Nel corso del suo intervento, il capogruppo di SD Ilio Benifei, ha sollevato sia questioni di metodo nella discussione complessiva dell’accordo di pianificazione, denunciando uno scarso approfondimento della questione, sia di merito, parlando soprattutto del rapporto città-fabbrica. Poco condivisibile, infatti, secondo SD, il fatto che, con la costruzione del nuovo impianto di laminazione Mini-mill si avvicini la fabbrica alla città e nello stesso tempo, con il progetto Città Futura, si avvicini la città alla fabbrica con la previsione di nuovi alloggi. Oltre a questo Benifei ha sollevato dubbi e perplessità legati ai rischi ambientali, di inquinamento acustico, che potrebbero essere legati alla costruzione del nuovo impianto.

Questioni che sono state poi riprese anche negli interventi successivi, con alcuni distinguo. Per Andrea Baldassarri, infatti, il problema principale nei confronti dell’accordo, è rappresentato dalle nuove previsioni per la nautica con il porto turistico a Poggio Batteria e un’area per la cantieristica nella zona della Chiusa, a scapito della ipotesi lanciata precedentemente di un possibile porto a Tor del Sale.

Il sindaco nel suo discorso conclusivo, nel ribadire la strategicità di questo accordo e la sua rilevanza per favorire una reale diversificazione del territorio, ha richiamato anche la necessità di dare risposte responsabili alla cittadinanza. “Questo accordo – ha detto il sindaco – che anticipa il Regolamento Urbanistico, produce uno sforzo di qualità e di coerenza con il Piano Strutturale”.
A chi lo accusava di scarsa autonomia culturale, soprattutto nei confronti della Lucchini, Anselmi ha risposto dicendo: “Io non so come la Lucchini reagirà a questo piano. Certo è che noi non contrattiamo niente con l’azienda.”

Su Città Futura, inoltre ha risposto proponendo di lavorare nelle commissioni consiliari su un’approfondimento delle previsioni urbanistiche, che potranno essere riviste e adeguate.
Ha poi ricordato i miglioramenti ambientali perseguiti in questi anni e i nuovi investimenti previsti dalla Lucchini stessa con il rifacimento dell’impianto biologico, il nuovo impianto sottoprodotti, il nuovo filtro a calce. “Sono solo alcune delle compensazioni chieste dall’amministrazione comunale e previste nell’accordo”.

Scritto da il 2.10.2008. Registrato sotto ambiente/territorio. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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