PIOMBINO: PD E PS RIFLETTONO SULLA VARIANTE AL PRG
Riportiamo altre due riflessioni sulla discussa variante al PRG di Piombino su portualità e industria che è stata approvata la scorsa settimana con i soli voti dei consiglieri del PD (16 su 30 presenti). La prima è del segretario del Partito Democratico Matteo Tortolini, la seconda di Stefano Ferrini e Andrea Baldassarri del Partito Socialista.
«Il lavoro, l’impresa, la buona crescita duratura e qualificata, scelte nette su energia e infrastrutture, il recupero di potere d’acquisto per i lavoratori ancorato alla produttività. Sta qui la funzione nazionale di Piombino nel tempo in cui viviamo, stanno qui le ragioni politiche oltre che amministrative dell’ Accordo di Pianificazione.
Il nuovo Piano Regolatore del Porto con 900 mila metri quadri di superifici portuali, un porto turistico e un porto cantiere con le aree per le attività produttive legate alla filiera nautica, il riassetto delle aree industriali con un impianto nuovo che darà 200 posti di lavoro, il tracciato della 398, una nuova area filtro per il quartiere Cotone-Poggetto, la riacquisizione pubblica delle aree di Ponte d’oro.
Nel tempo in cui domina l’economia virtuale e i furbetti vecchi e nuovi, in un paese in cui si incrinano fiducia, civismo, accoglienza lasciando spazio a paura, insicurezza e intolleranza, qui c’è un territorio dove pianifica il pubblico e le multinazionali investono dentro un potente piano di sviluppo che supera un arido industrialismo senza aggettivi che lega concretamente, come mai nella nostra storia, il territorio a nuove vocazioni per le piccole e medie imprese.
Certo ci sono ancora problemi irrisolti, le implicazioni dettagliate del progetto del mini mill, l’ ipotesi di rivedere il carico residenziale su “Citta Futura 1”, la correlazione tra piano regolatore e prospettive produttive e impiantistiche. Su questo siamo disponibili a ragionare dentro un piano di rilancio e di allargamento della nostra maggioranza di centro-sinistra fondato su alcuni pilastri solidi: apertura tavolo politico per condividere i punti programmatici di fine legislatura, intesa su elementi qualificanti del programma futuro, strutturazione di metodi di funzionamento della maggioranza più collegiali e più efficienti.
Il PD in questo territorio non ha mai abbracciato una sterile idea di autosufficienza nonostante la forza che ci contraddistingue, ma il superamento dell’autosufficienza non ci toglierà il gusto di denunciare operazioni politiche che contrastano con un modo serio e corretto di stare nelle maggioranze, così come non potremo tacere rispetto al rischio dell’emergere di un profilo politico inadeguato rispetto alle sfide di questo territorio. La dovuta discussione non può disgiungersi dalla funzione nazionale che svolgiamo anche quando parliamo di noi, è una questione di rispetto verso i cittadini che vengono prima dei partiti.
Questa è la base su cui costruiremo programmi e alleanze nel rispetto delle autonomie altrui ma essendo ciò che siamo, riformisti e democratici che vogliono cambiare questo territorio».
Matteo Tortolini
Segretario PD Federazione Val di Cornia-Elba
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«Come lista Insieme per lo Sviluppo – Partito Socialista riteniamo, al di là delle considerazioni sui toni usati dai singoli consiglieri, che l’ultimo Consiglio Comunale ponga una serie di problemi su cui riflettere. Valutiamo infatti positivamente l’apprezzamento al nostro voto di astensione da parte del PD, ma questo purtroppo non li risolve.
La realtà è che forze dell’attuale maggioranza, pur con motivazioni diverse, non si riconoscono in alcune scelte compiute negli ultimi anni. Le divergenze non sono marginali e per quel che ci riguarda interessano temi importanti come i ritardi nello sviluppo della diversificazione economica, il rapporto tra città e fabbrica e le difficoltà nella difesa di alcuni servizi essenziali come la sanità.
È stato più e più volte richiesto un maggiore coinvolgimento nelle scelte, ma tale richiesta è stata puntualmente disattesa sia dall’amministrazione che dal maggiore partito. E’ perfettamente inutile convocare forum, assemblee e riunioni se si tratta di discutere i dettagli marginali di scelte che, nella loro sostanza, sono già state definite. L’esito dell’ultimo Consiglio non è altro che il portato di questa progressiva degenerazione dei rapporti di maggioranza e, in generale, del modo di fare politica e di confrontarsi in questa città. Rileviamo, per altro, che questa tendenza al decisionismo, discutibile di per sè, si traduce in scelte che, a nostro modo di vedere, allontanano le poche opportunità di sviluppo alternativo, prima di tutto la scelta di rinunciare al progetto di sviluppo della nautica sulla foce del Cornia, che poteva attivare importanti investimenti sul nostro territorio in aree già disponibili e senza attendere i tempi di realizzazione della 398.
Ribadendo quindi che vorremmo essere messi nella condizione di poter confermare per le prossime elezioni amministrative l’alleanza col PD, riteniamo che si debba ridefinire il modo col quale si sta in un’alleanza e si rispetta la dignità dei propri alleati, perché i matrimoni bisogna farli e crederci in due. È tempo di riaprire un confronto che, partendo da un bilancio serio di questi anni e che non ci pare assolutamente tutto rose e fiori, porti a riflettere sul presente e sul futuro di questa città e sulle sue opportunità mancate o ancora inespresse. Vorremmo che questa discussione fosse aperta, nel metodo e negli esiti, e, ovviamente, che non fosse condizionata da veti del PD nei confronti di forze politiche che esprimono in consiglio il proprio legittimo pensiero.
Naturalmente guardiamo anche a cosa accade intorno a noi e siamo aperti al confronto con altre forze politiche ed associazioni varie, ma ciò che maggiormente ci interessa è aprire un dialogo con tutti quei cittadini che, anche al di là delle idee politiche a livello nazionale, vogliono condividere con noi un progetto di cambiamento di questa città».
Stefano Ferrini – Coordinamento Insieme per lo Sviluppo – PS Piombino
Andrea Baldassarri – Consigliere Comunale