LUCCHINI: PRESENTEREMO LE NOSTRE OSSERVAZIONI AL PRG
Interviene anche la Lucchini, con un suo comunicato stampa, nella polemica scaturita dall’approvazione delle varianti al PRG in consiglio comunale a Piombino. Leggiamolo insieme.
«La “Variante al P.R.G. e al P.S. d’area” – della quale siamo venuti a conoscenza solo via internet e
che pertanto non è mai stata oggetto di confronto e contrattazione – ed alcuni dei commenti che
sono apparsi sugli organi di stampa a seguito della sua adozione, danno la sensazione che non vi sia
piena volontà da parte del territorio di rendere possibili i progetti di sviluppo a suo tempo condivisi.
Nella stesura attuale vengono infatti imposte condizioni e soluzioni impiantistiche o logistiche che
non tengono in alcun conto della loro reale fattibilità sia tecnica che economico-finanziaria.
Dispiace peraltro sottolineare che a tale stesura unilaterale si sia arrivati dopo che, a più riprese e
con grande trasparenza ed apertura, la Lucchini ha segnalato tutti i vincoli e criticità possibili
all’Amministrazione, alla Conferenza dei Capigruppo e ad ampie fasce di rappresentanza sociale e
di cittadini in svariate occasioni di pubblico confronto.
L’azienda si riserva ovviamente di riproporre nella fase delle osservazioni tutti i temi che possono
ripristinare la fattibilità del progetto complessivo, nella convinzione di avere solide motivazioni
tecniche e giuridiche e con la certezza di proporre un Piano di sviluppo che, come purtroppo sta
dimostrando l’andamento di mercato di queste settimane, è l’unico che consentirebbe alla Lucchini
di stare sul mercato anche in fasi di congiuntura sfavorevole.
Proseguiremo pertanto con determinazione il confronto, con la serenità di chi si sente sicuro di
proporre una occasione di sviluppo non soltanto per lo stabilimento, ma anche per la Città di
Piombino e più in generale per il Paese».
SEGUE CRONISTORIA DELLE ATTIVITA’ PROPOSTE DA LUCCHINI A PIOMBINO
A metà dello scorso anno, la Lucchini ha presentato alle Istituzioni e Sindacati locali e nazionali il
Piano Industriale 2008-2016 finalizzato al consolidamento e sviluppo dello stabilimento di
Piombino.
Il Piano prevede investimenti per 1 miliardo di euro, dei quali circa 180 milioni in fase di
completamento ed altri 600 già autorizzati dagli Azionisti.
L’obiettivo di tale Piano – coerentemente con quanto anticipato nel Luglio del 2006 alle
Organizzazioni Sindacali nazionali e locali – è quello di aumentare la produzione complessiva dello
stabilimento (con relativo incremento occupazionale), migliorare il mix produttivo abbandonando i
semiprodotti (bramme) per affiancare alla tradizionale produzione di laminati lunghi (barre,
vergella e rotaie) una nuova linea (MiniMill) da 1,5 milioni di tonnellate/anno di coils. Il tutto in un
quadro di modernizzazione impiantistica generalizzata e di miglioramento dell’impatto ambientale
complessivo andando oltre a quanto previsto dalle norme ambientali vigenti (Bat). Contestualmente
la Lucchini si è impegnata anche risolvere in autofinanziamento il problema della delocalizzazione
del cantiere Siderco che aveva generato un pluriennale contenzioso fra l’Azienda e la municipalità
di Piombino.
Per rendere operativo il Piano, ed in particolare la realizzazione del MiniMill, la Lucchini aveva
fatto presente a tutte le Istituzioni locali e nazionali che era necessario avere le autorizzazioni
edilizie entro la fine del 2008. A tutte le Istituzioni locali e nazionali la scadenza proposta era sembrata assolvibile in quanto si aveva a disposizione un anno e mezzo per gestire le relative modifiche dei Piani urbanistici.
Sulla base della disponibilità manifestata e confermata in più occasioni, anche pubbliche, la
Lucchini ha affidato questa estate alla società italiana Danieli l’ordine chiave per la parte di
ingegneria e impiantistica del MiniMill (oltre 200 milioni di euro).
Viste le difficoltà che poneva la localizzazione del nuovo parco rottame, l’Azienda ha inoltre
compiuto un ulteriore sforzo trovando una soluzione diversa anche se decisamente complessa dal
punto di vista tecnico ed molto più onerosa sotto il profilo economico.